Corponove
Il lupo
Nazareth Simoncelli
Libro: Libro rilegato
editore: Corponove
anno edizione: 2020
pagine: 144
Un ritaglio del Corriere della Sera dell'11 settembre 1879. Un annegato, forse suicida. Un nome, anzi due, Alessandro Antonio. Nessun cognome. Un caso chiuso in fretta. Ma su di lui sarebbe caduta la gogna di un tremendo passaparola. Un incontro a Milano nel 1994. Un vecchio nipote dell'annegato affida quel ritaglio a uno sconosciuto per trovare una verità che riabiliti il nonno da ogni ombra. Non si rassegna di vederne la memoria infangata da illazioni gravissime: l'aver ucciso delle bambine e abusato delle loro intimità. "Mio nonno non avrebbe fatto male ad una mosca! Un uomo che ama la montagna non può fare quelle cose lì!". Lo sconosciuto lavora a Milano ma abita proprio fra i monti dell'Alta Valle Seriana: Ardesio, il paese dove fatti innominabili e innominati di un secolo prima sono rimasti sospesi fra verità e dicerie. Una ricerca difficile. Pochi risultati nelle cronache locali di quel 1878. Tracce. Piccole. «Una grave notizia corre per la valle nostra, destando sensi di disgusto e sorpresa in molte famiglie». «Turpitudini innominabili...». Il filo di Arianna di quei ritagli conduce alla segheria di Antonio, il vecchio nipote che porta lo stesso nome dell'annegato. Montanaro di poche parole, parole di verità. Frammenti. Così il nostro scrittore si trova a praticare quell'arte che a lui tanto piace. «I giapponesi la chiamano: kintsugi, arte delle preziose cicatrici. È un'operazione ricercata, va oltre la conservazione ostinata di un oggetto, dà senso alle cose, alla vita. l'oro o l'argento ricuciono i frammenti, ridando lustro ad un oggetto. Il perdono può superare una rottura e l'amore ricomporre un conflitto; ecco perché amo il Kintsugi». È il procedere dell'autore nel ricostruire i fatti di tre tragiche estati, quando i lupi, anzi il Lupo, si prese colpe non sue, e il branco ne fu sterminato, ma poi ebbe vendetta. E l'autore lo fa delineando fatti e caratteri, vizi nascosti, virtù ingannatrici, ipocrisie, debolezze ammantate di autorità, situazioni cosi ben narrate che pare di sentirne i sussurri e i sospiri. La commozione trattenuta, e quindi più profonda, per quelle bimbe pastorelle all'alpeggio, una dopo l'altra violata e uccisa. Non si può dire di più perché il romanzo è un noir e deve rispettarne le regole. Presentiamo allora i personaggi. Ombra è il lupo, il nobile capobranco, che il Tone, boscaiolo solitario nella sua capanna fra i boschi, ammira. Il Tone innamorato ricambiato da Gloria. Due figure che si ergono per carattere e grandezza morale. E poi in ordine di apparizione sulla scena del romanzo: il giovane don Lionello, fresco presbitero, predicatore raro e prezioso, venuto per dar man forte al vecchio parroco, don Giuseppe, nella stagione estiva. La montagna è la sua gran passione, "dopo l'amore per Cristo, s'intende". In canonica fa da perpetua la nipote del parroco, la Ligia, detta Luigia, rimasta vedova nel fior degli anni. In canonica, con un garbo fra il malizioso e l'innocente, ritrova i mancati piaceri sponsali con i notabili del paese, primo fra tutti il capo delle guardie. Dopo due bimbe uccise, nell'estate successiva toccò a Elena. L'aveva trovata il Tone. Distesa con le braccia aperte: «Non poteva lasciarla lì, i corvi e altri animali l'avrebbero presa... Il corpo ancora tiepido, dissanguato, più bianco della neve. La pietà avrebbe prevalso su qualsiasi altra idea... Ma quali lupi! Il taglio nella gola era talmente netto che quasi le staccava la testa. Una discesa piangente, con quel fardello leggero... Non era un peso per il Tone... Elena era purtroppo la sua sconfitta, un fiore colto, strappato alla terra... Le indagini dell'imbelle capoguardie condussero in carcere persino il povero vecchio e grasso parroco, che mai avrebbe potuto salire la montagna... C'era una lista: Agnese, Veronica, Elena, Maria Grazia, Angela, Rina, Irma, Anna Maria... Sentenze per bambine, alcune eseguite, altre in attesa di esecuzione...
Arlecchino che parla bergamasco
Eliseo Locatelli
Libro: Libro rilegato
editore: Corponove
anno edizione: 2016
pagine: 128
"Racconta una filastrocca che il costume di Arlecchino sia nato dalla fantasia di una mamma che lo rimediò dai ritagli di altri costumi più ricchi. Naturalmente questa è solo un'invenzione, ma ricordo una mamma, la mia, che cucì per davvero il costume di Arlecchino al suo bambino. E forse non ebbe neppure la soddisfazione di un sorriso, perché io preferivo mascherarmi da Zorro o da cowboy... Ringrazio ora la mia mamma per avermi insegnato che Arlecchino ha una dignità che va ben oltre l'occasione di una mascherata: vive nel cuore e vive in rapporto al dialogo che si instaura quando va in scena la commedia, spesso rappresentazione stessa della vita. Nasce da qui l'impegno di difendere la verità con questo libro, quasi confidenziale, ricco di sfolgoranti immagini e documenti storici, così da assolvere anche un debito di riconoscenza verso sinceri maestri dai quali ho imparato ad approfondire valide testimonianze del passato per tener vivo il dibattito culturale. La speranza è che il libro sia ben accolto anche da quanti non lo riterranno sempre ortodosso."
Teshuvà
Stefano Zanchi
Libro: Libro rilegato
editore: Corponove
anno edizione: 2015
pagine: 224
"Il tempo dell'Esodo non è semplice tempo di crisi, ma è un lungo passaggio. Un tempo in cui ci si sente persi, si è tentati di voltarsi indietro alla propria schiavitù, si è tentati di dubitare, ma è anche un tempo abitato dalla speranza, da una promessa, da una profonda fede. Siamo in Esodo perché siamo stati schiavi, e lo siamo ancora. Perché abbiamo l'ardire di costruire la vita solo su noi stessi. La terra, giardino dell'Eden, è ferita per le offese alla vita biologica, ma ferita anche nel suo paesaggio, nella dignità dei viventi che la abitano, dell'umanità stessa così capace di autodistruzione, oltre che di distruzione. Eppure, non possiamo non tentare, stretti alla fede nella vita stessa, i cammini di liberazione che ci portano verso una terra e una promessa al tempo stesso nuove ma anche antiche. C'è moltissimo da riscoprire, da riconoscere, da contemplare, da vivere... Che la terra ci parli, che il mondo in cui viviamo sia in relazione con noi stessi e che comunichi con noi non è certo una novità. È solo questione di imparare nuovamente a viverlo, ma anche a trovare le parole per narrarlo oggi... Questo libro vuol essere una ricerca delle parole per narrarlo."
Il testamento di Ishka
Jessica Belli
Libro: Libro rilegato
editore: Corponove
anno edizione: 2015
pagine: 48
In un villaggio senza tempo, oppresso dai soprusi di un avaro sovrano, un silente grido di riscatto s'innalza dal bosco proibito. Un'alleanza tra uomini ed enti magici sconvolgerà il destino del villaggio, rivoluzionando il pensiero dei suoi stremati abitanti.
Memorie della Resistenza
Gianni Artifoni
Libro
editore: Corponove
anno edizione: 2015
All'inizio del 1963 Gianni Artifoni (Bergamo 1922-1992) mise mano al memoriale della sua vita... Del corposo materiale in questo libro si pubblica la parte relativa alla partecipazione di Gianni Artifoni alla lotta partigiana della Resistenza tra l'estate 1943 e la primavera 1945, con lo scopo di ricordare il 70° della Liberazione. Sono anni intensi vissuti nei paesi dell'Alta Valle Brembana: Piazzolo, Piazzatorre, Mezzoldo, Olmo al Brembo, Piazza Brembana, Vedeseta, Taleggio e in tante contrade sperdute nei boschi fra la gente del posto, per la stragrande maggioranza avversa al fascismo e alle prese con le notevoli difficoltà quotidiane. Nella lotta partigiana la naturale asprezza della montagna diventa alleata preziosa per compensare la sproporzione di forze rispetto all'esercito nazifascista: è come una battaglia fra Davide e Golia. La città resta sullo sfondo...
Luigi e Luigia Cortesi. Frammenti della storia di due anime gemelle innamorate di Gesù. Diario 1: 1937 e diario: 19 luglio (lunedì)-17 dicembre 1937 (venerdì)
Libro: Libro rilegato
editore: Corponove
anno edizione: 2014
pagine: 168
Una sequenza di intimi colloqui di mons. Luigi Cortesi con la sua anima e con Gesù, in condivisione con la sorella Luigia.
Luigi Mariani. Racconta e si racconta
Gianmario Colombo, Paolo Colombo
Libro: Libro rilegato
editore: Corponove
anno edizione: 2014
pagine: 80
La storia inizia con la poesia semplice e immensa delle fatiche di operai-contadini, di un ragazzo venuto dalla terra, che studiando e lavorando con tenacia ha costruito un'azienda foriera di lavoro e benessere, ed ha saputo, sin dalla giovinezza, unire alla corsa della vita, la corsa della bicicletta con la capacità di sognare, di vincere, di pensare in grande, senza paura, superando tanti momenti difficili. In questo narrare, i lontani diventano vicini: papà Giuseppe che lavorava da stelle a stelle, ogni giorno contadino e operaio in fabbrica; mamma Fiorenza, "piccola ma saporita", nel senso buono di gran carattere acuto e autorevole; l'imprenditore lungimirante Luciano Rumi che gli aprì la strada di industriale con garanzie economiche oggi impensabili. E poi i tanti amici. Un cammino costellato di bei nomi e di benemerenze, la più gradita è forse la meno altisonante: il Premio Unci per opere di beneficenza. Varcato il confine degli ottant'anni gli interessi si aprono a ventaglio con nuovo ottimismo alimentato dalla gioia infantile dei suoi tre splendidi nipoti, ai quali vorrebbe raccontare la storia e il senso della sua vita.
Trecento viaggi 200 paesi
Giorgio Marzoli
Libro: Libro rilegato
editore: Corponove
anno edizione: 2010
pagine: 320
Tracce
Marco Melis
Libro: Libro rilegato
editore: Corponove
anno edizione: 2009
pagine: 128
Racconti. Tracce che illuminano la fantasia, che evocano profumi, rumori, luoghi ("Eterni secondi", "Ora et labora"). Tracce che diventano sentieri in racconti più articolati ("Solo un volo di ali nere"). In ogni pagina Melis sa catturare l'attenzione del lettore e dirgli qualcosa. Impossibile sfuggire alla riflessione leggendo "Una mossa in più", allegoria della cinica ambizione umana; "Traditore", emblema dei turbamenti d'una adolescenza costretta a far posto alla maturità; "Casona", toccante rappresentazione dell'infanzia; "Incaute letture", dal sapore calviniano, manifesto ironico di una società esclusivamente interessata al profitto; "Racconti impossibili", dove personaggi di altrui esperienze letterarie si fondono in un'unica narrazione, in cui è lucidamente sottesa l'importanza della comunicazione tra gli uomini e dell'ausilio dei libri come strumento di conoscenza. Ogni "traccia", quasi "trama" di un romanzo futuro.