Libri di Diana Quarantotto
Il logos nella filosofia antica. Cinque studi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2020
pagine: 160
Gli autori, tra i maggiori esperti in storia della filosofia antica, affrontano da molteplici punti di vista il complesso tema del logos. Partendo da Omero e passando per le declinazioni che il logos ha avuto nella linguistica, nella logica e nella dialettica, giungono fino al logos divino in Filone di Alessandria.
Condividuale. Genealogie di un concetto mancato
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2024
pagine: 192
Questo lavoro nasce dall’esigenza di analizzare lo statuto di singolarità non indivisibili e perciò aperte a dinamiche relazionali “con-dividuali”. A partire da competenze e ambiti di ricerca molto diversi, l’obiettivo è quello di metterne in luce le potenzialità, inesplorate perché sopraffatte dalla prevaricazione dell’idea moderna di individuo. Compongono il volume, per un verso, analisi che tengono conto dei mutamenti avvenuti nelle società contemporanee, nelle quali, nonostante l’innegabile presenza di rapporti sociali individualizzanti, ci si ritrova sempre più scissi, sempre più “dividui”, nell’accezione negativa del termine: soli e isolati, per quanto sempre più connessi in reti digitali astratte. D’altra parte, i contributi qui raccolti tentano di recuperare, a partire da un’indagine genealogica del concetto medievale di “dividuo”, paradigmi filosofici differenti da quello moderno e capaci di configurare modelli di convivenza alternativi rispetto a quelli dominanti. Qui i “dividui”, intesi stavolta in un’accezione non alienante bensì costruttiva, si danno come singolarità già sempre abitate da relazioni complesse, appunto con-dividuali. Il libro si divide in due parti. La prima parte – Genealogie – è dedicata alla ridefinizione di alcune categorie della filosofia antica (Claudia Zatta e Diana Quarantotto) e moderna (Alessio Vaccari), con particolare attenzione al concetto medievale di “dividuo” (Luisa Valente). Questa parte si apre con un saggio di Francesco Remotti, il quale mette a punto l’utilizzo del concetto di “con-dividuale”, il neologismo da lui precedentemente proposto che ha ispirato questo lavoro. La seconda parte – Indagini – raccoglie differenti riflessioni focalizzate in senso filosofico sulla contemporaneità (Elettra Stimilli), sull’utilizzo, nel dibattito più recente, del “transindividuale” come proficua categoria antropologico-filosofico-politica (Vittorio Morfino, Carlo Capello e Chiara Bottici), e sull’importanza del punto di vista femminista per una declinazione con-dividuale delle relazioni (Caterina Botti). Introduce questa parte un saggio di Gerald Raunig, autore di Dividuum. Machinic Capitalism and Molecular Revolution, punto di partenza per questa indagine.
L'universo senza spazio. Aristotele e la teoria del luogo
Diana Quarantotto
Libro: Libro in brossura
editore: Bibliopolis
anno edizione: 2017
pagine: 290
La teoria del luogo di Aristotele è stata discussa e criticata sin dall’antichità, già dai primi allievi e collaboratori di Aristotele. Questo volume mira a mostrane le ragioni e l’efficacia. È relativo principalmente a "Physica" IV 1-5, dove Aristotele espone il nucleo della teoria. L’analisi di questo testo è condotta con una particolare attenzione agli aspetti euristici dell’indagine di Aristotele. L’esito di questo lavoro di analisi e di ricostruzione è una nuova interpretazione della definizione di luogo come “primo limite del corpo contenente” (o “primo limite immobile del corpo contenente”) e una proposta di soluzione, sostanzialmente inedita, del discusso problema dell’immobilità del luogo.
Causa finale, sostanza, essenza in Aristotele. Saggio sulla struttura dei processi teologici naturali e sulla funzione del telos
Diana Quarantotto
Libro: Libro in brossura
editore: Bibliopolis
anno edizione: 2007
pagine: 380
Il concetto di "causa finale" svolge un ruolo centrale nell'ambito della filosofia aristotelica. Scopo di questo saggio è avanzare l'ipotesi che la definizione di "natura" come principio interno del movimento e della quiete, formulata in "Physica" B 1, sia allo stesso tempo una definizione della teleologia naturale e che fornisca significative informazioni circa la struttura dei processi finalistici e la funzione ontologica ed epistemologica del telos.