Libri di Donatella Izzo
Daisy Miller. Testo inglese a fronte
Henry James
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2017
pagine: 240
Racconto tra i più letti di Henry James, “Daisy Miller” fu, quando uscì nel 1878, un immediato successo di scandalo, di volta in volta letto dai suoi detrattori e difensori come un oltraggio alle fanciulle americane o un'esaltazione della loro innocenza, come una rappresentazione diffamatoria dei connazionali all'estero o una parabola volta ad ammonirli sulle insidie del Grand Tour europeo. Nonostante la sua apparente leggerezza di commedia sentimentale, il racconto mostrava così la sua capacità di toccare alcuni nervi scoperti della cultura degli Stati Uniti a quel tempo, in bilico fra perdurante provincialismo da ex colonia e incipienti ambizioni di potenza globale. In più, con il suo comportamento e le conseguenze che ne derivano nel racconto, il personaggio di Daisy Miller metteva in questione la posizione sociale della donna, i modelli che ne definivano i ruoli, i rapporti di potere fra i generi in una società attraversata dai primi fermenti femministi. Il tutto in un miracoloso equilibrio fra la prosa scintillante e leggibile del primo James e la sottigliezza e l'ambivalenza che segneranno la sua fase più matura.
Il ritorno della «diaspora». Migranti italiani di ritorno dagli Stati Uniti nel Novecento
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2024
pagine: 216
Nell'immaginario comune, gli italiani che migravano al di là dell'Atlantico lo facevano al fine di stanziarsi in modo permanente nella società di arrivo. Al contrario, gli italiani migrati negli Stati Uniti mantennero spesso una relazione intensa e durevole con i propri familiari e connazionali lasciati in patria. Pratiche transnazionali come l'invio di lettere, rimesse, regali, beni di consumo furono fondamentali per preservare contatti con una realtà a cui si rimaneva legati da vincoli profondi, pur a fronte delle pressioni assimilatorie esercitate dalla società statunitense. Fra queste pratiche transnazionali figurano i ritorni nella terra di origine: visite di piacere, più o meno lunghe, a parenti o amici; viaggi d'affari o patriottici; e anche, rientri permanenti nella terra d'origine, che danno vita alla figura del "migrante di ritorno". Il tema del "ritorno", temporaneo o permanente, assume quindi una certa rilevanza nell'ambito dei Migration Studies e degli Italian American Studies. A questo argomento, in buona parte inesplorato e meritevole di molteplici approfondimenti, è dedicato questo volume, che coinvolgendo storici, letterati, geografi ed esperti di marketing, rappresenta un primo tentativo di analisi interdisciplinare del fenomeno.
Ritratto di signora
Henry James
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2024
pagine: 624
Quando l’americana Isabel Archer, orfana di buona famiglia ma dai mezzi limitati, viene portata in Europa dalla facoltosa zia Touchett, si rivela “intelligente e generosa”, una “bella natura” desiderosa d’indipendenza. In un mondo in cui “la maggior parte delle donne aspettavano, in atteggiamento più o meno graziosamente passivo, che un uomo si facesse avanti e le provvedesse di un destino” lei sembra avere “propositi personali”. Una premessa che fa presagire per lei la libera espansione di tutte le sue potenzialità e la capacità di scegliere un matrimonio d’amore. Ma la vicenda avrà sviluppi inattesi, e Isabel si scoprirà preda di tutti quei condizionamenti – istituzioni sociali, presupposti culturali, vincoli mentali e materiali – cui da ragazza aveva ingenuamente negato qualunque valore. La voce narrante non si sofferma sulle peripezie dell’ascesa sociale di Isabel, ma indaga e ci mostra lo scavo della coscienza in tutta la sua mutevolezza. "Ritratto di signora" assume così una fisionomia più inedita e innovativa, momento inaugurale di un diverso modo di concepire il genere del romanzo, come Donatella Izzo ben illustra nella sua altrettanto innovativa Introduzione. La nuova traduzione di Alberto Rossatti restituisce la maestria di una prosa riccamente articolata e al tempo stesso precisa e controllata nelle scelte lessicali.
The experts: representing science, technology, and specialized knowledge in 21st Century tv series
Libro: Libro in brossura
editore: Fabrizio Serra Editore
anno edizione: 2018
pagine: 112
Questo numero di «Fictions» è dedicato a un’analisi delle competenze e delle modalità della narrazione televisiva negli Stati Uniti. Alcuni dei contributi si collegano all'era di Trump, leggendo gli spettacoli televisivi come sintomatici di alcuni dei processi sociali e culturali che hanno portato alla sua elezione, mentre molti altri si occupano della rappresentazione degli "esperti popolari" e della inadeguatezza di queste figure. Fra gli altri, Figler legge il protagonista di "Breaking Bad" e la sua recezione popolare come sintomatica di fenomeni che sarebbero venuti in piena luce con l'elezione di Donald Trump. Lo studio di M. Guglielmi presenta un atteggiamento ambivalente nei confronti dell’esperto, una figura che è resa insieme centrale e inefficace in "13 Reasons Why"; e nel saggio di S. M. Melchiorre l'analisi linguistica incontra gli studi di genere.