Libri di E. Leonardi
Il resto indivisibile. Su Schelling e questioni correlate
Slavoj Žižek
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2012
pagine: 292
L'elemento distintivo delle grandi opere del pensiero materialista, dal De rerum natura di Lucrezio, attraverso Il Capitale, e fino agli scritti di Lacan, è il loro carattere incompleto. I frammenti di "Le età del mondo di Schelling" appartengono a questa stessa categoria, con il loro reiterato tentativo di formulare un "inizio del mondo" come passaggio da un universo pre-simbolico del reale, caratterizzato dal movimento rotatorio delle pulsioni, all'universo del logos. L'originale opera di Schelling preannuncia sia la critica di Marx all'idealismo speculativo, sia la nozione propriamente freudiana di pulsione, cioè di impulso cieco alla ripetizione che mai può essere superato nel medium ideale (e simbolico) del linguaggio. Il resto indivisibile è una dettaglia analisi delle due opere in cui Schelling ha raggiunto l'apice della sua audacia speculativa, cioè le "Ricerche filosofiche sull'essenza della libertà umana" e le bozze di "Le età del mondo", esaminate in un serrato confronto con il pensiero di Hegel e lette attraverso gli strumenti di decifrazione concettuale messi a disposizione dalla teoria psicoanalitica di Lacan.
Colloqui con una professoressa. Da insegnamento a movimento: l'esperienza del Pacinotti dagli anni '70 all'85
Mirella Bocchini
Libro: Libro in brossura
editore: Cantagalli
anno edizione: 2011
pagine: 160
Il Sessantotto è trascorso da tempo, ma i suoi influssi sulla società, e particolarmente sui giovani, ci accompagnano ancora. La situazione generale dei giovani in Italia denota un grande vuoto, un abbandono, una situazione a rischio che li investe trascinandoli verso una vita vuota e priva di senso. L'esperienza della comunità del 'Pacinotti', non molto posteriore al Sessantotto, mostra una via d'uscita: la scuola, palestra di vita e luogo ove l'esperienza forma l'uomo in tutte le sue manifestazioni caratteriali e esistenziali.
Lavoro in frantumi. Condizione precaria, nuovi conflitti e regime neoliberista
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2011
pagine: 222
Cosa resta oggi del lavoro che abbiamo conosciuto nella modernità industriale? Verosimilmente solo alcuni frammenti, che non è facile, e forse nemmeno utile, cercare di ricomporre. La moderna relazione tra lavoro e cittadinanza è oggi, infatti, rimessa completamente in discussione. Se da un lato essa è l'esito di una insistita strategia di deregolamentazione e umiliazione del lavoro, il cui effetto principale è una condizione di precarietà generalizzata, dall'altro occorre trovare, all'interno e contro di essa, una via di fuga capace di favorire l'emergere di quella montante eccedenza di soggettività che la fine del lavoro fordista lascia intravedere. Per comprendere il fenomeno nella sua complessità occorre allora evitare di ridurre l'analisi della condizione del lavoro all'interno di un tanto necessario quanto insufficiente paradigma dell'afflizione, e studiare invece il rapporto che nel capitalismo postfordista e biopolitico viene a instaurarsi tra lavoro, produzione sociale e appropriazione della ricchezza. Il volume propone in particolare una riflessione transdisciplinare sul modo in cui le diverse forme del lavoro si inscrivono nel nuovo processo di creazione del valore fondato, ormai in modo sempre più diretto, sull'intero tempo di vita e sulla cooperazione sociale. L'intento è quello di indagarne la frantumazione e la precarizzazione come uno degli elementi cardine, accanto ai processi di finanziarizzazione, del nuovo regime di accumulazione capitalistico.
E mi voleva anche bene
Libro: Copertina rigida
editore: Stella Montis
anno edizione: 2009
pagine: 24
Una generazione in movimento. Gli adolescenti e i giovani immigrati. Atti del Convegno (Reggio Emilia, 20-21 ottobre 2005)
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2007
pagine: 320
La nascita e la socializzazione dei figli dei migranti producono uno sviluppo delle interazioni, degli scambi, dei conflitti tra popolazioni immigrate e società ospitante: rappresentano un punto di svolta dei rapporti interetnici e obbligano a prendere coscienza di una trasformazione irreversibile nella geografia umana e sociale dei paesi in cui avvengono. Per le popolazioni immigrate, la nuova generazione rappresenta un momento decisivo per la presa di coscienza del proprio status di minoranze ormai insediate in un contesto diverso da quello della società d'origine. Con la nascita e la crescita dei figli in contesti stranieri, sorgono esigenze di individuazione, rielaborazione e trasmissione del patrimonio culturale, nonché dei modelli di educazione familiare. Nasce, o si acuisce, il problema dell'identità culturale e del suo passaggio da una generazione all'altra e si pongono domande cruciali: chi siamo noi? In che cosa siamo diversi dalla società in cui ci troviamo a vivere? Che cosa abbiamo in comune con i connazionali rimasti in patria? Il volume raccoglie gli atti dell'VIII Convegno dei Centri Interculturali e presenta testimonianze, racconti e voci che mostrano la pluralità delle elaborazioni e delle risposte che enti, associazioni, ricercatori e cittadini stranieri hanno formulato per disegnare una società possibile e un mondo condiviso.

