Libri di Eike Schmidt
Essere. Antony Gormley agli Uffizi
Libro: Libro rilegato
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2019
pagine: 224
Al centro della ricerca artistica di Anthony Gormley (nato a Londra nel 1950), uno dei maggiori artisti contemporanei, è la figura umana; la sua tecnica abituale è la scultura, soprattutto in metallo. Questo catalogo racconta la mostra con cui una selezione di sue opere dialoga con la collezione degli Uffizi, un dialogo attorno al tema del corpo, entità indefinita e monumentale.
Wang Guangyi. Obscured Existence
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2023
pagine: 144
Dedicata a uno dei più importanti pittori cinesi dei nostri tempi, nella cui ricerca si incontrano le tradizioni artistiche orientali e occidentali, la monografia presenta una selezione di opere realizzate dal 2013 a oggi, comprendenti le serie Daily Life (2013-2014), Ritual (2015), Obscured Existence (2018-2020), The Shadow of Memory (2021), insieme ad autoritratti e altri dipinti. Pubblicato in occasione della sua prima mostra personale in Italia, il libro include i saggi di Eike Schmidt, Demetrio Paparoni e un'intervista all'artista di Elio Cappuccio. Nel Novecento la svolta nell'arte cinese l'ha data la generazione di Wang Guangyi, spiega il curatore Demetrio Paparoni. Nella seconda metà degli anni Ottanta lui è tra quanti in Cina hanno dato vita a una rivoluzione linguistica e contenutistica con lo stesso spirito che tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo ha animato in Europa l'azione delle avanguardie storiche. Il peso assunto dalla sua ricerca filosofica e spirituale, portata avanti attraverso la pittura, la scultura, le grandi installazioni, fa di Wang Guangyi uno dei grandi protagonisti della storia dell'arte contemporanea cinese. Le opere di Wang Guangyi, che ha partecipato alla Biennale di Venezia del 2013, sono presenti nelle collezioni permanenti di musei pubblici di tutto il mondo, tra cui il nuovo M+ di Hong Kong, i musei di Shenzhen, Guangdong, Shanghai, Chengdu e Pechino, la Tate Modern di Londra, il San Francisco Museum of Modern Art, il Museum Ludwig di Aachen e molti altri. Nato nel 1957 ad Harbin in Manciuria, nel nord della Cina, Wang Guangyi è diventato uno dei grandi protagonisti dell'arte contemporanea cinese grazie alla serie Great Criticism. Ha analizzato sia gli effetti della propaganda politica e commerciale, con particolare riferimento alla Guerra Fredda, sia il rapporto con il divino. Inoltre, il suo lavoro è radicato nell'estetica di Kant come punto di riferimento fondamentale.
I musei civici archeologici della Toscana
Libro: Libro rilegato
editore: Le Lettere
anno edizione: 2023
pagine: 168
"Nell’estate del 2021 le Gallerie degli Uffizi hanno organizzato un ciclo di incontri dedicati ai Musei Civici Archeologici della Toscana, nel cui ambito i direttori e i custodi di questo incredibile patrimonio descrissero a un pubblico affascinato, appena uscito dalle clausure imposte dal Covid, l’inaspettata ricchezza di luoghi così vicini eppure così poco noti ai cliché del turismo toscano. È stata un’autentica sorpresa, a cominciare dal sottoscritto, scoprire che località come Montopoli, Dicomano, Campi Bisenzio o Piombino, nomi che poco o nulla dicono all’industria del turismo di massa, custodissero collezioni archeologiche che nulla hanno da invidiare alle più celebri raccolte statunitensi o europee. Credo, però, che sia stata una sorpresa non meno grande per il nostro pubblico apprendere che anche mete ben note al Grand Tour turistico toscano, come San Gimignano, Volterra e Cortona, fossero ancora in grado di offrire qualcosa di non scontato e al riparo dal main stream turistico di quelle magnifiche cittadine. Sono convinto, infatti, che proprio partendo dalle sale, purtroppo spesso così vuote, di questi musei civici sia possibile ripercorrere la millenaria storia di quelle terre, osservando da un punto di vista del tutto nuovo città e paesi che eravamo convinti non ci riservassero più sorprese. Quel ciclo di conferenze (e questo splendido libro che ne è il risultato) è un ulteriore, importante, tassello di una politica di valorizzazione del territorio che le Gallerie degli Uffizi possiedono come parte integrante del proprio DNA. Sin dalla fine del XIX secolo, opere provenienti dai depositi degli Uffizi presero la via di chiese, conventi ed edifici pubblici toscani e italiani, quasi a dare concreta attuazione a quella “restituzione al popolo” del patrimonio artistico mediceo voluta dall’Elettrice Palatina. In anni più recenti, le Gallerie hanno sempre avuto ben chiaro questo compito, perseguito con le iniziative legate al “museo diffuso”, promosse negli anni Ottanta e Novanta del secolo scorso da Antonio Paolucci, e che, da ultimo, hanno assunto forma strutturata e capillare con il progetto “Uffizi diffusi”. Sono sempre stato convinto, infatti, che fosse una politica culturale giusta e illuminata “spendere” la fama che la nostra Istituzione ha a livello planetario per restituire a quei luoghi e musei della nostra regione, sorprendentemente ancor oggi da qualcuno definiti “minori”, la visibilità e la notorietà che meritano, con la speranza di poter contribuire in questo modo alla nascita di un turismo più maturo e consapevole nell’interesse di Firenze e di tutta la Toscana". Introduzione di Eike Schmidt.
La Divina Commedia di Dante illustrata da Federico Zuccari
Dante Alighieri
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2021
pagine: 828
La Commedia è un'opera-mondo, tra le più perfette create dall'uomo, che nei secoli ha continuato a essere letta, tradotta, commentata, illustrata e riscritta, in una parola esplorata, come una terra che non smetta mai di mostrare angoli di significati prima nascosti, o mai visti. Ecco quindi che il settecentesimo anniversario dalla morte di Dante Alighieri ha offerto l'occasione per riscoprire il capolavoro pressoché inedito di un grande artista tardo manierista, Federico Zuccari, celebre per aver affrescato la cupola di Santa Maria del Fiore. Grazie all'opera di digitalizzazione degli 88 fogli della Commedia istoriata operata dalle Gallerie degli Uffizi, che custodiscono le tavole originali dal 1738, oggi i dipinti di Zuccari possono essere sfogliati e ammirati da tutti in questo libro. Create a fine del Cinquecento, le tavole rappresentano la prima grande opera illustrata della Divina Commedia, che precede di molto anche la più conosciuta di Gustave Doré. Dalla selva oscura fino alle alte sfere del Paradiso, Zuccari attraversa l'opera dantesca regalando a ogni cantica un gusto estetico differente, privilegiando atmosfere cupe e forti contrasti nella cantica infernale, giochi drammatici di luce e ombra per il Purgatorio fino ad assurgere ai Cieli con un tocco quasi evanescente. Con il commento esegetico e le note dello stesso pittore, questa edizione illustrata della Commedia ci regala una nuova esplorazione artistica nell'universo di Dante, destinata ad accompagnarci nel futuro. Introduzioni di Eike Schmidt e Natascia Tonelli.
Giuseppe Penone. Alberi in versi. Ediz. inglese
Renata Pintus, Gianfranco Maraniello, Carlo Ossola
Libro: Libro rilegato
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2021
pagine: 160
Per Giuseppe Penone (Garessio 1947) l’albero è immagine di una giovinezza trascorsa tra i boschi delle Alpi Marittime e perciò frequentata assiduamente negli ormai oltre cinquant'anni di ricerca. L’albero rivela, attraverso la sua crescita a cerchi concentrici, una forma essenziale, strettamente necessaria alla sua stessa esistenza e al suo stesso sviluppo: è saldamente piantato nella terra ma con i rami protesi verso il cielo. Tra gli alberi l'artista predilige le conifere, per il loro tronco resistente alle torsioni e i rami a palco dall’andamento regolare: in pratica, una sintesi formale dell'idea stessa di albero. Per questi motivi l’opera che Penone ha scelto di collocare in Piazza della Signoria, a Firenze, è un abete monumentale. Il tronco e i rami sono stati realizzati in fusione di acciaio inossidabile, avvolta da un reticolo che conferisce all’installazione un senso ascendente: i diciotto elementi che lo formano sono stati modellati in bronzo, con un procedimento di fusione da calchi di bambù. Abete ha anticipato di qualche mese l’apertura della mostra voluta dalle Gallerie degli Uffizi, e rivela l’interesse di Penone per gli aspetti ambientali dell’arte, soprattutto nello spazio urbano dove, secondo l’artista, si sviluppa la continuità tra cultura e natura, tra il tempo della storia e quello della vita, tra passato e presente. La mostra si colloca nell’ambito delle celebrazioni dantesche previste per il 2021. Lo stesso titolo allude al tema dantesco dell'«albero che vive della cima».
Essere. Antony Gormley agli Uffizi. Ediz. inglese
Libro: Libro rilegato
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2019
pagine: 224
Al centro della ricerca artistica di Anthony Gormley (nato a Londra nel 1950), uno dei maggiori artisti contemporanei, è la figura umana; la sua tecnica abituale è la scultura, soprattutto in metallo. Questo catalogo racconta la mostra con cui una selezione di sue opere dialoga con la collezione degli Uffizi, un dialogo attorno al tema del corpo, entità indefinita e monumentale.
Ejzenstejn. La rivoluzione delle immagini. Catalogo della mostra (Firenze, 7 novembre 2017-7 gennaio 2018)
Libro: Libro rilegato
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2017
pagine: 256
Catalogo della mostra, Firenze, Galleria degli Uffizi, 7 novembre 2017 - 7 gennaio 2018. Regista, soprattutto, ma anche disegnatore, fotografo, insegnante, teorico dell'uso delle immagini e del rapporto tra cinema e arti visive, Ejzenstejn realizzò una mole enorme di disegni e schizzi a supporto del suo lavoro di regia, anche teatrale, e gli Uffizi ne ospitano una selezione di circa settanta. In quelle opere si leggono le sue esperienze di viaggio in Messico e in Italia, e il suo rapporto con l'arte medievale e rinascimentale in particolare. A una riflessione scientifica su questo fondamentale aspetto della sua creatività è dedicato il catalogo della mostra, che fornisce così un'originale chiave d'accesso a un periodo cruciale della storia del Novecento.
Helidon Xhixha. In ordine sparso-In random order. Catalogo della mostra (Firenze, 27 giugno-29 ottobre 2017)
Libro: Libro rilegato
editore: Sillabe
anno edizione: 2017
pagine: 180
"Vi è una quiete sospesa quando l'ultima luce scende fra le mura verdi del Giardino. Sospeso è il tempo raccontato dalle sue forme, l'ordine delle geometrie volute dalle mani che le hanno plasmate. Eppure nulla è fermo. Il Giardino muta silenziosamente, accresce la sua materia vivente, affonda le sue radici in un humus fatto di terra e di tempo, di genio, di bellezza, di cura infinita. Tutto evolve e cambia, ma non il rigore delle leggi naturali che regolano quel ciclo perenne di vita e di morte che quotidianamente anche qui accade e che alla vita richiama altro germe per continuare a costruire. È l'ancestrale conflitto ed equilibrio tra un ordine voluto e perseguito e la forza creatrice ed evolutiva che nel mondo naturale governa ogni processo. È così, con queste radici, che il Giardino di Boboli accoglie le opere di Helidon Xhixha. Sono opere che hanno il dono dell'accoglienza: sono prato, albero, squarcio di azzurro, sono l'uomo che le osserva, la luce mutevole di ogni ora del giorno, il buio pulsante della notte del Giardino, dove tutto continua mentre, intorno, il resto riposa. Diventano occhi di pietra e di foglia. La materia, così, che sia quella vivente e legnosa di un albero o inerte dell'acciaio, non segna più soltanto lo spazio fisico di un confine, ma si fa orizzonte, oltre cui c'è ancora infinito spazio di creazione. Ed ogni atto di questa creazione diventa un canto perenne e corale, all'Uomo, alla Natura, e a tutte le loro stagioni. (Bianca Maria Landi, curatore del Patrimonio Botanico Coordinatore del Giardino di Boboli)
Il cosmo magico di Leonardo. L'Adorazione dei Magi restaurata
Libro: Libro in brossura
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2017
pagine: 128
Il volume è il catalogo della mostra di Firenze (Galleria degli Uffizi, 28 marzo - 24 settembre 2017). La tavola di maggiori dimensioni dipinta da Leonardo è un'opera incompiuta. Commissionata all'artista dai monaci della chiesa di San Donato a Scopeto, presso Firenze, nel 1481, fu abbandonata nel 1482 quando Leonardo si trasferì a Milano. Qualche anno dopo i monaci chiesero una versione dello stesso soggetto, l'Adorazione dei Magi, a Filippino Lippi. Entrambe le opere sono ora in mostra agli Uffizi, in un ideale confronto. La tavola leonardesca si ripresenta al pubblico dopo sei anni di accurati restauri, che ne hanno restituito la piena leggibilità. La storia del dipinto e i risultati del restauro, condotto dall'Opificio delle pietre dure, sono al centro dell'attenzione del volume che accompagna la mostra e presenta, per la prima volta, le straordinarie immagini della “nuova” Adorazione.