Sillabe
La grandezza dell'universo nell'arte di Giovanna Garzoni
Libro
editore: Sillabe
anno edizione: 2020
pagine: 264
Protagonista riconosciuta nell’evoluzione dell’illustrazione scientifica, Giovanna Garzoni è meno nota come illustratrice dell’immaginario geografico dell’epoca barocca. In composizioni armoniche e spesso di piccole dimensioni, la pittrice combinò infatti oggetti esotici e di provenienze diverse come porcellane cinesi, nautili del Pacifico, zucche e fiori messicani, piante sudamericane o cani da salotto inglesi, con il fine ultimo di stupire e divertire. Scostandosi dal modello di vita femminile del suo tempo, la Garzoni viaggiò in Italia, forse in Francia, ed ebbe accesso alle più importanti collezioni di curiosità. In mostra saranno esposte le sue opere collezionate dai Medici e tutt’ora patrimonio delle Gallerie, oltre a prestiti mirati che illustrano il campo d’azione dell’artista e la sua abilità di ritrattista. Sulla base di un inventario inedito, una sezione ricostruisce la Wunderkammer di Vittoria della Rovere ospitata nella Sala dell’Aurora al Poggio Imperiale, facendo quindi luce, indirettamente, su una figura di spicco della famiglia granducale.
Ai piedi degli dei. Le calzature antiche e la loro fortuna nella cultura del Novecento. Catalogo della mostra (Firenze, 17 dicembre 2019-19 aprile 2020)
Libro: Copertina morbida
editore: Sillabe
anno edizione: 2020
pagine: 287
"Se dovessimo dare una risposta alla domanda 'cosa distingue l'Uomo dagli altri animali', siamo istintivamente tentati di perderci in complesse questioni teoretiche che rischiano di sconfinare nella teologia e nel dogmatismo. Eppure, per un tale quesito, esiste una risposta semplice e incontestabile: la stazione eretta. Unico fra tutti gli esseri viventi, primati compresi, l'Uomo è in grado di camminare per lunghi tratti, mantenendo il tronco dritto e le ginocchia estese. A giudizio dei paleoantropologi questa singolare attitudine, oltre a determinare una graduale specializzazione e differenziazione degli arti superiori da quelli inferiori, fu all'origine di un processo che comportò l'aumento della scatola cranica e del suo contenuto. I piedi, autentici protagonisti di questo salto evolutivo, erano quindi arti preziosi che al pari, e forse più, delle mani, andavano accuratamente protetti. Forse non fu Dio il primo calzolaio della Storia, come pure credeva l'Antiquaria francese del XVII secolo, ma le scarpe furono senz'altro fra i primi indumenti in assoluto a esser stati pensati e creati dall'Uomo per difendere e, se possibile, accrescere esponenzialmente il suo speciale potere. Queste banali considerazioni credo siano sufficienti da sole a renderci persuasi che la scarpa non ha mai avuto il ruolo di semplice accessorio del vestiario, bensì quello di autentico protagonista della storia della cultura e della civilizzazione, divenendo espressione diretta dei rituali sociali, del gusto e persino del credo religioso di coloro che le hanno create. Nonostante questo, gli studiosi hanno a lungo dedicato un interesse marginale ed episodico al mondo delle calzature. Mostre dal taglio analogo a quello affrontato da 'Ai piedi degli dei', ad esempio, sono sorprendentemente rare nell'intero panorama internazionale degli ultimi decenni. Credo che proprio l'idea di affrontare un argomento così interessante, eppure stranamente così trascurato dagli addetti ai lavori, sia il principale merito che debba essere riconosciuto ai curatori di questa iniziativa. Non ho dubbi, infatti, che questo catalogo segnerà l'inizio di un grande interesse per una branca di studi del tutto nuova in Italia, che potremmo battezzare col neologismo di calceologia (dalla parola inglese calceology), destinata a raccogliere risultati ancora difficili da immaginare in tutte le sue potenziali ricadute. I saggi raccolti in questo volume offrono solo alcuni spunti per intuire quali possano essere questi futuri sviluppi. La scarpa così come emerge da questi lavori, opera di alcuni fra i più sensibili e aggiornati studiosi di questa materia, è infatti protagonista indiscussa del mito come delle convenzioni sociali, della musica come della letteratura, dei riti di passaggio dell'uomo e della donna come della seduzione e del mondo dell'eros. [...] per illustrare compiutamente questo 'destino' della calzatura, i cui presupposti sono già nel mondo greco-romano, si è voluto allargare il tema della mostra a due espressioni della cultura contemporanea intimamente legate fra di loro: il cinema e la moda. Sotto l'egida della classicità, i curatori hanno esplorato questo inedito aspetto della fortuna dell'antico, recuperando suggestioni, echi e consonanze che, attraverso le pellicole di film come 'Cleopatra' e l'ispirazione di stilisti come Ferragamo, Pucci a Yves Saint Laurent, creano un inaspettato legame fra passato e contemporaneità. In sintesi, se è vero, come dimostra con grande persuasività Alessandro Muscillo, che il piede nudo era ritenuto dagli antichi la negazione dell'ordine e della civiltà, allora si può concludere che il piede calzato sia la prova più certa ed evidente di quella razionalità e desiderio del Bello che, insieme alla stazione eretta, hanno da sempre contraddistinto la natura umana nell'intero regno animale." (dal contributo di Eike D. Schmidt)
Plasmato dal fuoco. La scultura in bronzo nella Firenze degli ultimi Medici
Libro: Copertina rigida
editore: Sillabe
anno edizione: 2019
pagine: 655
Attraverso una scelta mirata di opere, la mostra intende offrire un quadro completo dell'arte della scultura in bronzo nel capoluogo toscano soprattutto al tempo degli ultimi granduchi di casa Medici. Partendo da una selezione di opere significative del Giambologna, della sua scuola e dei maestri più importanti nella lavorazione metallica del primo Seicento, la scelta delle opere si concentra sulle commissioni nate, essenzialmente, per diretto impulso della corte fiorentina o comunque ad essa legate. Particolare risalto sarà dato alle figure di Giovan Battista Foggini e Massimiliano Soldani Benzi, protagonisti di un profondo rinnovamento della scultura toscana, diventata a tutti gli effetti una delle scuole scultoree europee più rinomate del tempo. Da loro partirà la rinascita della scultura in bronzo a Firenze tra la fine del Seicento e l'inizio del Settecento, cui tutta l'Europa guarderà, grazie alle strepitose creazioni di artefici fiorentini come Giuseppe Piamontini, Giovacchino Fortini, Antonio Montauti, Agostino Cornacchini, Lorenzo Merlini, Girolamo Tacciati, Giovan Camillo Cateni e Pietro Cipriani.
Il soldatino di stagno di Hans Christian Andersen
Patrizia Ercole, Andrea Basevi
Libro: Copertina morbida
editore: Sillabe
anno edizione: 2019
pagine: 32
Attraverso una rilettura originale di un grande classico di Andersen, viene presentata al pubblico dei piccoli lettori una nuova fiaba musicale, nella quale ogni personaggio è associato a un tema musicale e a uno strumento. La musica di Andrea Basevi segue fedelmente lo svolgersi dell'azione creando momenti magici come l'amore tra il soldatino e la ballerina o il pericoloso viaggio del soldatino sulla barchetta di carta. Età di lettura: da 6 anni.
Dianora Marandino. Artigiana del tessuto
Gabriella Nocentini
Libro: Copertina morbida
editore: Sillabe
anno edizione: 2019
pagine: 143
La narrazione di Gabriella Nocentini ci restituisce la vita di una donna la cui storia e la cui personalità inquieta e creativa non potrà che lasciare il lettore affascinato: Dianora Marandino non fu né una vera stilista né una vera artista né una vera imprenditrice, ma tutte queste cose insieme. Più di ogni altra cosa, come lei stessa amava definirsi, fu un'ARTIGIANA DEL TESSUTO, che inventò gli strumenti e le tecniche per la realizzazione dei suoi stessi abiti, passando attraverso tentativi e esperimenti, fino a diventare una delle stiliste più originali e moderne del dopoguerra i cui abiti erano indossati dalle star dell'epoca. I suoi abiti rientrano in quello che è stato chiamato il prêt-à-porter. Attraverso questa biografia, emerge un quadro singolare della Firenze del Novecento dove si incontrano pittori, scrittori, poeti, architetti, fotografi, personalità di spicco della vita culturale nazionale e internazionale a cui è dedicata un'interessante galleria di profili.
La cattura di Cristo di Caravaggio. Un recupero per le Gallerie degli Uffizi
Libro: Copertina morbida
editore: Sillabe
anno edizione: 2019
pagine: 158
La pubblicazione di questo volume avviene in occasione del restauro e della presentazione di una versione non autografa della Cattura di Cristo di Caravaggio, recuperata in un deposito esterno delle Gallerie Fiorentine. Il volume è anche l'occasione per ripercorrere la storia e le vicissitudini legate al dipinto di Caravaggio, che il pittore lombardo eseguì per Ciriaco Mattei nel 1602. A questo tema è dedicato un lungo saggio di Gianni Papi, che passa in rassegna la storia critica e collezionistica della Cattura (dipinto cruciale dell'attività del Merisi), esaminando anche le ultime vicende relative alle varie versioni del soggetto. Il volume contiene un saggio di Maria Sframeli, che ha riscoperto la copia molto interessante delle Gallerie Fiorentine; la studiosa ne recupera esattamente la storia e l'arrivo a Firenze nelle collezioni lorenesi. Concludono il volume i contributi di Lisa Venerosi Pesciolini - che ha curato il restauro della tela fiorentina, e di Anna Pelagotti e Emanuela Massa - che relazionano sulle analisi compiute sull'opera.
Marco Nereo Rotelli. Poetry: a glass garden. Adonis. Mark Axelrod. Yang Lian. Victor Rodríguez Núñez. Catalogo della mostra (Venezia, 7 maggio-24 novembre 2019). Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro in brossura
editore: Sillabe
anno edizione: 2019
pagine: 153
Poetry: a Glass Garden è il nuovo progetto che l’artista veneziano Marco Nereo Rotelli ha realizzato per Ca’ Sagredo Hotel insieme alla fornace di Massimiliano Schiavon, con il contributo di quattro scrittori di livello internazionale provenienti dai diversi continenti, i poeti Adonis (Siria), Yang Lian (Cina), Víctor Rodríguez Núñez (Cuba) e il romanziere Mark Axelrod (Stati Uniti). L’iniziativa gode del Patrocinio del Comune di Venezia. L’esposizione inizierà con quattro installazioni in Campo Santa Sofia e una sul Canal Grande, alte più di cinque metri l’una, e proseguirà all’interno di Palazzo Sagredo. Le basi delle installazioni saranno dei grandi treppiedi formati da briccole recuperate nella Laguna di Venezia, dove galleggiavano alla deriva perché spezzate dall’azione congiunta dell’acqua salmastra, delle onde e delle teredini. Rotelli non si è voluto arrendere al destino di questi pali, che hanno accompagnato un tratto della storia della città, e ha voluto inglobarli in un gesto artistico che avesse un valore non solo estetico ma anche etico, in cui il rispetto dell’ambiente si coniugasse alla ritrovata dignità di un manufatto storico. I tronchi secolari, salvati dal macero, sono stati ripuliti, dorati e nobilitati dai segni tracciati dalla mano dell’artista. Grazie all’intervento della fornace di Massimiliano Schiavon, dal loro antico legno sono fioriti centinaia di steli in vetro soffiato, da cui spuntano lettere e parole che si librano nel cielo. Questa volontà poetica, che ha riportato a nuova vita delle briccole condannate dal tempo, è capace di restituire a Venezia, come scrive Massimo Donà nel catalogo della mostra edito da Sillabe, sponsor tecnico, “una ‘trasparenza’ che, per quanto abbia incantato i suoi più illustri visitatori, i detriti della storia stanno sempre più pericolosamente rischiando di offuscare”. La mostra proseguirà all’interno dell’antica dimora dei Sagredo, dove la passione per la cultura della famiglia veneziana sarà ricordata dai libri di vetro, realizzati dagli scrittori chiamati da Rotelli nella fornace di Massimiliano Schiavon a donare parole diverse a una Venezia che rinasce. In questi volumi, belli e fragili, ognuno di loro ha voluto solidificare il suono di un verso, la forma di una idea, la brillantezza di una tonalità. Saranno esposti libri con i colori che nella poetica di Yang Lian rivestono il ruolo di vere e proprie figure di pensiero, dotate di vastissimi significati; le composizioni di colore di Adonis, fuse nel vetro riciclato; il volume aperto che reca la citazione scelta da Axelrod; la copertina con il simbolo dell’amata Cuba, l’ananas, per Núñez. Sempre all’interno del Palazzo, la sala Amigoni sarà dedicata alla nuova serie di opere visive dipinte proprio a Ca’ Sagredo dal siriano Adonis: sono lavori molto differenti dai collagegià esposti a Roma, in cui la scrittura si nasconde nel colore e dominano la luce della notte e il mistero. Lo scalone monumentale del Palazzo e la grande Sala del Portego ospiteranno le Porte d’Oro,un’opera centrale nella ricerca di Marco Nereo Rotelli. Anch’esse oggetti in disuso, anch’esse riportate a nuova vita e trasformate in icone grazie al trattamento a foglia d’oro, cercano di proteggere dal fluire del tempo i versi dei poeti con cui ha collaborato l’artista e di salvare ciò che non può essere perduto. Per rispondere all’appello lanciato da Emanuele Severino e citato nel catalogo della mostra. “Quando la verità e il bene tramontano, che ne è della bellezza?”. Completa l’esposizione F-Lux, una scultura luminosa che trasforma in segno grafico il “lampadario fluido” creato dalla “Signoretto Lampadari” insieme all’Accademia di Belle Arti di Venezia: i moduli di vetro del lampadario veneziano danno vita a un elemento morbido e sinuoso, che diffonde la luce dall’interno.
Alexander Calder. La scoperta della felicità.
Alessandro Zaccuri
Libro
editore: Sillabe
anno edizione: 2019
pagine: 80
In un secolo drammatico e tormentato come il Novecento, l'opera di Alexander Calder (1898-1976) occupa una posizione del tutto particolare: americano di nascita ma ugualmente a suo agio in Francia, l'artista si presenta a noi come il testimone di una felicità possibile, incontrata nella leggerezza dei famosi mobile e ribadita dalla consistenza dei non meno celebri stabile. Sono gli estremi di una ricerca nella quale la dimensione artigianale o addirittura ingegneristica viene sempre messa al servizio di una visione libera e giocosa della realtà, in un intreccio di relazioni che tocca maestri come Marcel Duchamp, Jan Arp e Joan Miró, che di Calder fu amico inseparabile. Un'avventura sempre sorprendente, che ha il suo emblema nell'irresistibile Cirque in miniatura nel quale la fantasia di Calder si dispiega in tutta la sua ironica saggezza.
Una città ideale. Dürer, Altdorfer e i maestri nordici dalla Collezione Spannocchi di Siena. Catalogo della mostra (Siena, 14 dicembre 2018-5 maggio 2019)
Libro: Libro in brossura
editore: Sillabe
anno edizione: 2019
pagine: 64
Con la presentazione in mostra delle opere dei maestri nordici della Collezione Piccolomini-Spannocchi si compie un affascinante viaggio che, a partire dalla fine del XVI secolo, attraversa oltre un secolo di pittura fiamminga, tedesca e olandese. Si tratta di opere di artisti noti (tra essi Albrecht Dürer, Albrecht Altdorfer, Paul Vredeman de Vries) e meno noti, attraenti temi iconografici (ritratti, nature morte, paesaggi, scene d’interni) e copie di soggetti di successo. Come è noto, la Collezione Spannocchi rappresenta un unicum nell’ambiente artistico senese per la significativa compresenza di scuole pittoriche diverse, da quella d’Oltralpe, a quelle veneta e lombarda, con una più limitata presenza di opere senesi. A questi vanno ad aggiungersi, grazie alla disponibilità delle Gallerie degli Uffizi, i due straordinari pannelli di Albrecht Altdorfer raffiguranti Storie di san Floriano, già facenti parte della Collezione Spannocchi e confluiti sin dal 1913 agli Uffizi a seguito di uno scambio di opere con l’Istituto di Belle Arti di Siena. Presentazioni di Luigi De Mossi, Stefano Casciu, Cristina Gnoni Mavarelli, Anna Di Bene, Daniele Pitteri.
Palazzo Pitti e giardino di Boboli. Capolavori e dintorni
Libro: Copertina morbida
editore: Sillabe
anno edizione: 2019
pagine: 255
Un ampio repertorio fotografico di grande pregio orienta il pubblico nella vastissima offerta di Palazzo Pitti, mentre lo scritto di Alessandro Cecchi introduce alla visita di uno dei complessi monumentali più affascinanti al mondo.
Forme di acqua. Il tema dell'acqua nelle fontane e strutture del Giardino di Boboli
Donatella Chiari
Libro: Libro in brossura
editore: Sillabe
anno edizione: 2019
pagine: 48
Con questa guida l’autrice accompagna i più giovani alla scoperta dello splendido Giardino di Boboli attraverso il filo conduttore dell’‘elemento’ Acqua. L’acqua raccolta nell’acquedotto e distribuita attraverso una complessa rete di gallerie sotterranee per innaffiare orti e dissetare animali; acqua che conserva e rinfresca le bevande estive dei Signori fiorentini; acqua che crea energia. Ma, soprattutto, acqua che sgorga in superficie creando spettacolari ‘giochi d’acqua’ nelle innumerevoli fontane che decorano e abbelliscono il giardino. Scultori e architetti hanno progettato le forme delle fontane, le più svariate e originali, tenendo presente il loro uso e aggiungendo a queste figure. Queste parlano di diluvi mitologici, mostri marini, divinità; ma anche racconti di attività più banali e quotidiane, come bere, nuotare e lavare. Bambini e ragazzi saranno immersi in queste storie che li guideranno alla scoperta di uno dei giardini formali più antichi, più grandi e meglio conservati. Età di lettura: da 7 anni.
Trucco e bellezza nell'antichità. I segreti del make up nell'antichità
Rossano De Cesaris
Libro: Libro in brossura
editore: Sillabe
anno edizione: 2019
pagine: 111
Molte sono oramai le scoperte archeologiche, sovente con riferimenti e conferme nella letteratura, che ci permettono di tracciare un profilo piuttosto preciso delle pratiche riguardanti la cosmesi presso Le varie civiltà del passato. Questo volume indaga a fondo tali pratiche in uso nelle antiche popolazioni mediterranee (Egizi, Cretesi, Micenei, Etruschi, Romani e Bizantini), focalizzandosi sull'analisi dettagliata dei tratti distintivi e caratteristici di ogni singola civiltà. È un'indagine che ci conduce a formulare sorprendenti parallelismi con l'attualità e ad annullare talvolta le distanze con il mondo antico.