Libri di Elena Adriani
Storia del teatro antico
Elena Adriani
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2017
pagine: 194
L'invenzione del teatro e della drammaturgia costituisce una delle eredità irrinunciabili che l'Occidente moderno ha attinto dalle antiche civiltà dei greci e dei latini. Ad Atene, tra il VI e il IV secolo a.C. si assiste all'ascesa, allo splendore e al declino di una stagione fertile di autori e attori, in un tempo in cui il fenomeno teatrale si carica di inedite valenze sociali, politiche e rituali. È l'età d’oro del V secolo, quando nella figura del drammaturgo si riassumono le competenze del poeta, del musicista, del coreografo, dell'interprete e del metteur en scène. I tragediografi e i commediografi romani assimilano l'esperienza spettacolare attica e vi conferiscono l'impronta della propria creatività, nel contesto di un universo civico e religioso profondamente mutato rispetto a quello ateniese. La miglior fortuna della commedia si accompagna all'ampio seguito di cui godono, anche oltre il tramonto del teatro letterario, forme spettacolari autonome dal domino della parola drammatica, come la farsa, il mimo, il pantomimo. Focalizzando l'interesse soprattutto sulle personalità e sui generi di maggior rilievo, il libro intende proporre un panorama esauriente della teatralità greca e romana, che presta attenzione sia all'aspetto drammaturgico sia al momento della messinscena.
Medea. Fortuna e metamorfosi di un archetipo
Elena Adriani
Libro: Libro in brossura
editore: Esedra
anno edizione: 2009
pagine: 272
Esistono miti, antichi e moderni, che possono essere definiti "ridondanti", poiché offrono alla rielaborazione letteraria e allo studio critico un'eccezionale densità di temi e pluralità di sensi. Soprattutto quando vengono tradotti in forma drammatica, danno origine a una costellazione di testi, ognuno dei quali è intessuto di richiami e di citazioni tratti dai modelli che lo precedono e, nello stesso tempo, grazie alla ridondanza del soggetto, individua e sviluppa nuclei semantici e schemi strutturali inediti, poi ripresi e rielaborati dalle riscritture successive. Tale è il caso di Medea, da intendere sia come titolazione di una vicenda teatrale sia come antroponimo della sua protagonista. Seguendo l'evoluzione del personaggio e del mito dagli archetipi classici ai più significativi rifacimenti moderni, il libro analizza l'intreccio delle costanti e delle varianti, il gioco dei rimandi e delle contrapposizioni che legano una Medea a un'altra: dalle tracce sparse della leggenda arcaica al capolavoro di Euripide, dal dramma perduto di Ovidio alla versione di Seneca, prototipo forse ancor più seguito di quello greco; dalla fedele rielaborazione euripidea di Ludovico Dolce alla tragedia di Corneille; dalla trilogia di Grillparzer all'atto unico di Anouilh.
Storia del teatro antico
Elena Adriani
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2005
pagine: 194
L'invenzione del teatro costituisce una delle eredità irrinunciabili che l'Occidente moderno ha attinto dalle antiche civiltà dei greci e dei latini. L'esperienza spettacolare attica viene assimilata dai tragediografi e dai commediografi romani, che vi conferiscono l'impronta originale della propria creatività e di un universo civico e religioso profondamente mutato rispetto a quello ateniese. Focalizzando l'interesse sulle personalità e sui generi di maggior rilievo, il volume propone un quadro esauriente della spettacolarità greca e romana, che presta attenzione tanto all'aspetto drammaturgico che alla messinscena.