Libri di Elena Raponi
Il romanzo storico tedesco di fine Ottocento come scuola di inumanità: Felix Dahn (1834-1912). Una biografia critica
Elena Raponi
Libro: Libro in brossura
editore: Ledizioni
anno edizione: 2025
pagine: 194
Il volume raccoglie i risultati di lunghe e approfondite ricerche condotte dall'autrice sulla figura di Felix Dahn (1834-1912), professore di discipline giuridiche e di storia del diritto nella Germania bismarckiana e guglielmina, ma soprattutto autore di successo di romanzi storici, la cui enorme fortuna contribuì a diffondere e a rendere popolare un Germanesimo tragico-eroico fatale per la corrosione di ogni principio di umanità, con ripercussioni infauste sulla formazione di intere generazioni di giovani Tedeschi fino alla Seconda Guerra mondiale. L'autrice ricostruisce le origini del mito germanico nell'opera di Dahn attraverso una approfondita indagine biografica che mette in luce gli intrecci tra la vicenda personale dello scrittore e la storia culturale e politica del suo tempo, attingendo per la prima volta a una ricchissima documentazione inedita, costituita in particolare dalla corrispondenza familiare e dalle lettere di amici e colleghi, custodite presso la Biblioteca Nazionale Bavarese e l'Archivio Centrale di Stato di Monaco, finora mai utilizzate dagli studiosi.
«Ödipus und die sphinx» di Hugo von Hofmannsthal. Una rilettura con documenti inediti
Elena Raponi
Libro: Libro rilegato
editore: Sedizioni
anno edizione: 2017
pagine: 128
Il mito di Edipo, figlio parricida e incestuoso, ha continuato in ogni tempo ad affascinare lettori e scrittori, artisti e uomini di scienza. La tragedia in versi "Ödipus und die Sphinx" (1906) di Hugo von Hofmannsthal (1874-1929) mette in scena un Edipo moderno, dalle inquietudini freudiane. Ma il fatale responso della Pizia, qui riproposto in chiave psicoanalitica come interpretazione dei sogni di Edipo prima ancora che come profezia di futuri tragici eventi, finisce per assumere inconsapevolmente nelle parole del protagonista una funzione di metafora, per quanto paradossale, della condizione umana, della instancabile ricerca di una necessità superiore che sottragga le azioni dell'uomo al potere del caso e all'apparente relatività dell'esistenza. Proprio questo motivo conferisce unità e coerenza a un testo caratterizzato da una ricchissima e disarmante molteplicità di reminiscenze letterarie antiche e moderne, da Calderón a d'Annunzio, attraverso Péladan, e lascia allo stesso tempo intravedere gli sviluppi futuri dell'opera di Hofmannsthal. Il volume è arricchito da documenti inediti e corredato di un indice dei nomi.
Hofmannsthal e l'Italia. Fonti italiane nell'opera poetica e teatrale di Hugo von Hofmannsthal
Elena Raponi
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2002
pagine: XIV-302
Se non sono mancate saltuarie indicazioni della critica su origini e influenze italiane in Hugo von Hofmannsthal (1874-1929), questo studio indaga per la prima volta sistematicamente e in una prospettiva complessiva il fitto tessuto di relazioni che unisce Hofmannsthal alla letteratura italiana e in modo particolare, senza tacere il posto occupato da Manzoni, a D'Annunzio e a Goldoni. La ricerca si apre con la ricostruzione della formazione italiana e milanese del poeta, prosegue con l'analisi delle letture italiane di Hofmannsthal, dei saggi critici e delle traduzioni, e culmina nell'esame dei prestiti stilistici e tematici che il poeta austriaco derivò, nei due periodi fondamentali della sua attività, quello lirico giovanile e quello drammatico della maturità, dall'opera di D'Annunzio e di Goldoni.