Libri di Emidio Campi
Riformare la Chiesa. Storia di un'idea
Emidio Campi
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2019
pagine: 72
Assieme alle truppe italiane che il 20 settembre 1870 fecero il loro ingresso a Roma attraverso la breccia di Porta Pia c’erano anche due venditori ambulanti con un carretto carico di Bibbie, tirato da un grosso cane che portava nientemeno che il nome di Pio Nono. Per gli italiani quel giorno rappresentava il compimento di un lungo e travagliato cammino verso l’indipendenza e l’unità nazionali. Ma per coloro che, oltre a essere italiani, erano anche evangelici, l’evento assumeva un significato ancor più grande e suggestivo. Lo vissero come un passo decisivo verso la riforma religiosa del loro popolo, purché gli fosse data la possibilità di accedere liberamente alle Sacre Scritture. Con questa premessa, l’autore ci introduce all’argomento di questo libro: il significato del termine «riforma» nella storia bimillenaria del cristianesimo. Spigola in alcune interpretazioni patristiche e soprattutto medievali della locuzione reformatio ecclesiae, si sofferma sull’uso che ne è stato fatto nelle controversie confessionali del XVI secolo e dell’età moderna, esamina il significato odierno del termine in una prospettiva ecumenica.
Protestantesimo nei secoli. Fonti e documenti. Volume Vol. 2
Emidio Campi, Massimo Rubboli
Libro
editore: Claudiana
anno edizione: 1997
pagine: 448
Oliver Cromwell e la causa valdese. Con altri saggi sul nonconformismo religioso nell'Inghilterra del XVII secolo
Giorgio Vola
Libro
editore: Claudiana
anno edizione: 2022
pagine: 398
Il volume riunisce tutti gli articoli che Giorgio Vola ha pubblicato – o stava preparando per la pubblicazione – sulla storia del Seicento inglese. Si tratta di quattordici saggi comparsi in riviste specialistiche dal 1973 al 2001, a cui sono stati aggiunti tre studi rimasti incompiuti a causa della morte prematura dell’autore nel marzo del 2005. Il volume è suddiviso in due sezioni, di cui la prima comprende articoli su Oliver Cromwell e la causa valdese, la seconda si occupa di figure e movimenti del variegato mondo del nonconformismo religioso nell’Inghilterra del XVII secolo. Essi formano insieme una intricata rete di richiami reciproci, assicurando omogeneità alla collezione. Allo stesso tempo essi documentano gli esiti di una lunga stagione di ricerca, in cui si va delineando in maniera sempre più consapevole la posizione interpretativa dell’autore che ravvisava nelle rivoluzioni inglesi, soprattutto nelle frange più radicali, momenti d’importanza decisiva nella storia europea. Molte delle questioni qui affrontate, anche se sollevate anni fa, rendono il volume un contributo ancora attuale e stimolante per la comunità scientifica e per i lettori interessati. Prefazione di Emidio Campi. Introduzione di Giorgio Spini.
La battaglia delle vocali. L'autorità della Scrittura nel dibattito protestante
Emidio Campi
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2016
pagine: 64
Con l'affermazione che il magistero della Chiesa non è al di sopra della Sacra Scrittura, ma al suo servizio, la Riforma protestante accende un dibattito che ha conseguenze sull'intero cristianesimo occidentale e sulla cultura europea della prima età moderna. Lo sforzo di procedere nel solco della teologia medievale, il vigoroso tentativo umanistico di privilegiare la Bibbia alle cerimonie e ai riti esteriori e l'applicazione pratica del principio del sola scriptura come unica fonte della rivelazione e norma della fede non sono tuttavia né semplici né pacifici. Se in campo cattolico questo tema diviene la prima questione teologica di peso affrontata al Concilio di Trento, con dibattiti accesi e prolungati, in ambito protestante si verifica un processo di identificazione tra Scrittura e Parola di Dio che produce l'effetto di considerare la Bibbia un libro ispirato persino nell'apparato di vocalizzazione del testo ebraico. L'insolita "battaglia delle vocali" che ne deriva scuote le Chiese riformate per oltre mezzo secolo e mostra i limiti e la grandezza del protestantesimo del Seicento nel mezzo di una transizione epocale dall'aristotelismo al cartesianesimo.