Libri di Enrica M. Ferrara
Disaster narratives in early modern Naples. Politics, communication and culture
Libro: Libro rilegato
editore: Viella
anno edizione: 2018
pagine: 257
L'uomo senza volto
Clarice Gouzy Tartufari
Libro: Libro in brossura
editore: Antonio Tombolini Editore
anno edizione: 2018
È difficile non lasciarsi catturare dalla prosa nitida ed agile de L’uomo senza volto, romanzo postumo della scrittrice Clarice Tartufari (1868-1933) che oggi possiamo leggere grazie a questa nuova preziosa edizione. Romanzo al femminile, data la posizione di rilievo conferita alle donne nel discorso narrativo, ma anche, sorprendentemente, romanzo dell’uomo, del soldato, del reduce, le cui “intermittenze del cuore” sono illuminate con grande finezza di analisi psicologica e con uso sapiente del flusso di coscienza che cela e rivela frammenti di ricordo, emozioni presenti e passate, allucinazioni e speranze. [...] Attenta a registrare i cambiamenti della condizione femminile fin dalla sua novella d’esordio, Maestra (1887), nella quale vengono messi a nudo i patimenti e le molestie anche sessuali cui le donne erano soggette nell’ambito lavorativo, ne L’uomo senza volto Tartufari ci offre un repertorio di tipi femminili che inizialmente potrebbero sembrare stereotipati e monodimensionali e che invece mettono a fuoco il profondo contrasto tra conformismo borghese di genere e nascente spirito di emancipazione pre-femminista. Prefazione di Enrica M. Ferrara.
Il realismo teatrale nella narrativa del Novecento: Vittorini, Pasolini, Calvino
Enrica M. Ferrara
Libro
editore: Firenze University Press
anno edizione: 2014
pagine: 220
Questo libro racconta il realismo della letteratura novecentesca da un'ottica straniata e inedita, ed esplora l'ipotesi che alcuni scrittori italiani, Vittorini, Pasolini e Calvino, abbiano guardato alle tecniche espressive del linguaggio teatrale come strumento privilegiato per l'elaborazione narrativa di un proprio personale "realismo teatrale". L'individuale approdo alla cultura teatrale da parte dei narratori presi in considerazione è inquadrato nell'ambito di una più ampia tendenza all'interdisciplinarietà e alla rottura delle barriere di genere che riguarda tutta la cultura novecentesca, con riferimenti puntuali alle teorie di Szondi, Brecht, Lukács, Gramsci, Contini e Bachtin. L'autrice completa la sua indagine teorica con un'analisi critica di capolavori narrativi del Novecento come "Il barone rampante" e "Conversazione in Sicilia".