Libri di Enrichetta Cesarale
Memoria e perdono, atteggiamenti ontici per la felicità, in Dietrich Bonhoeffer e Paul Ricoeur
Enrichetta Cesarale
Libro: Libro in brossura
editore: StreetLib
anno edizione: 2024
Il testo desidera ripercorrere l'affascinante pensiero e sentiero di vita di due grandi uomini e maestri, Dietrich Bonhoeffer e Paul Ricoeur, e ne rilegge il movimento a spirale, paradossalmente lineare, che partendo da una intuizione iniziale progredisce avanzando verso un fine, che è, per entrambi, il fine della vita. Partendo dallo stesso interrogativo, “Chi sono io?”, inizia il loro lungo viaggio, nella crescita della consapevolezza e della comprensione del Dasein, dove ogni esperienza di rottura è motivo di ri-sistemazione dell'ordine dei pensieri. Sia Bonhoeffer che Ricoeur hanno conosciuto personalmente la perdita di cose inestimabili, hanno sperimentato le interruzioni del senso nel tempo, la continuità spezzata col passato e col futuro, ma hanno compreso che niente va perduto e hanno, così, teorizzato la forza della memoria.
I tanti volti della Bibbia. Per una conoscenza senza argine
Michele Antonio Corona
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Palumbi
anno edizione: 2022
pagine: 176
Un percorso attraverso 28 personaggi “minori” presenti nella Bibbia. 21 dell’Antico Testamento (7 del Pentateuco, 7 dei Profeti e 7 degli scritti successivi) e 7 del Nuovo Testamento. Vengono presentati uomini, donne e coppie. Per ogni personaggio trattato П indicata la citazione biblica e una caratteristica. Il libro si pone l’obiettivo di farci scoprire questi personaggi minori per il gusto dell’approfondimento e per aprire lo sguardo della riflessione nel nostro cuore e nel nostro animo alla ricchezza e alla profondità spirituale della Bibbia. Prefazione Enrichetta Cesarale.
L'agnello, il drago e le donne. L'invidia della triade demoniaca e la vittoria di Cristo Agnello in piedi come ucciso
Enrichetta Cesarale
Libro
editore: Cittadella
anno edizione: 2022
pagine: 436
Il titolo del libro è pieno di significati e promesse nascoste. Così come i titoli delle tre parti in cui è divisa l’opera: Il velo rimosso, L’Agape Trinitaria e l’invidia della triade demoniaca, L’ira dell’Agape ferita. Questi e gli altri titoli che troviamo nel libro ci introducono nel dramma divino-umano, nel dramma della salvezza. Tra i protagonisti del dramma ci sono due donne: da un lato la donna celeste, la donna-Chiesa, e dall’altro «Babilonia la grande, la madre delle prostitute e degli abomini della terra» (Ap 17,5). Non è però la donna prostituta a costituire il nucleo del male che si oppone all’Agnello. Questo ruolo spetta al drago, il serpente antico, il Satana, e alle sue bestie scudiere. Il concetto del dramma ci fa ricordare la grande opera di Hans Urs von Balthasar, soprattutto la seconda parte della sua trilogia, cioè la TeoDrammatica. Potremmo dire che il libro di Enrichetta Cesarale è balthasariano. L’autrice con grande passione attraversa l’Apocalisse, dimostrando Dio coinvolto direttamente nel dramma umano, ma non nel senso delle mitologie classiche, dove gli dèi sono implicati nei cicli del cosmo e nelle sentenze del destino cieco. Il dramma biblico, il dramma apocalittico, si svolge tra le libertà: la libertà infinita di Dio e la libertà finita dell’uomo. In questo intreccio delle libertà, Dio si impegna realmente nella storia umana nel mondo, senza però ridursi a essa. Egli è veramente presente nella storia e, nello stesso tempo, rimane il Signore trascendente e onnipotente, assolutamente altro da tutto il creato (dall'Introduzione di Dariusz Kowalczyk).
«Figli della luce e figli del giorno» (1Ts 5,5). Indagine biblico-teologica del «giorno» in Paolo
Enrichetta Cesarale
Libro
editore: Pontificia Univ. Gregoriana
anno edizione: 2014
pagine: 624
L'Antico Testamento utilizza, a partire dal libro di Amos, l'espressione "giorno di Jhwh" per esprimere il profondo coinvolgimento divino nella storia d'Israele. Nel Nuovo Testamento, soltanto Paolo parla del "giorno del Signore", per indicare il "giorno del Signore risorto". Attraverso un'originale e personale interpretazione teologica, questo lemma, il "giorno" che ricorre 50 volte nelle Lettere paoline, viene a identificarsi, nella predicazione dell'Apostolo, con il "terzo giorno" della resurrezione del Figlio di Dio che ha reso ogni giorno, anche quello più anonimo del lavoro manuale, lavato dal sangue della croce e illuminato dal "giorno ultimo", "quel giorno", che è il "giorno del Signore", in cui il battezzato è costituito " figlio della luce e figlio del giorno". La presente ricerca, attraverso una puntuale analisi esegetica delle 50 ricorrenze paoline, offre al lettore una chiave interpretativa di un elemento originale e fondamentale della Cristologia dell'Apostolo, delle genti ed evidenzia l'enorme portata dell'escatologia verticale realizzata. Ad una spiritualità antropocentrica, costruita sulla legge, Paolo sostituisce, dopo il "giorno" di Damasco, una spiritualità cristocentrica, radicata esclusivamente nella grazia salvifica, che ha reso il "giorno" qualitativamente divino e redento...