Libri di Enzo Ciconte
Borbonici, patrioti e criminali. L'altra storia del Risorgimento
Enzo Ciconte
Libro: Libro in brossura
editore: Salerno Editrice
anno edizione: 2016
pagine: 175
All'alba della costituzione del Regno d'Italia si consolidavano, nelle strutture portanti dello Stato e in una parte rilevante della classe dirigente, i contatti con gli homines novi: mafiosi, camorristi, uomini della 'ndrangheta. Quali effetti produsse un tale modo di fare politica nella formazione dello spirito pubblico della nuova Nazione? Enzo Ciconte in questo suo saggio indaga le reciproche "fascinazioni" tra movimento risorgimentale e organizzazioni criminali - nuove o vecchie che fossero - scandaglia le ragioni delle interazioni tra i due mondi, con il ricorso frequente alla violenza, e l'uso che se ne fece: da soggetti privati, per difendere o accrescere i loro interessi, da soggetti pubblici, per garantire la sicurezza comune o fornire un puntello alle fragili istituzioni.
L'insonnia della civetta. Dialoghi sulle mafie nella letteratura
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Santa Caterina
anno edizione: 2020
pagine: 144
La mafia ha perso le sue caratteristiche di nascondimento notturno tipico della civetta e ormai compare alla luce del sole, come ci ha insegnato Il giorno della civetta: da questa sua insonnia parte l'itinerario qui proposto tra le opere della letteratura che parlano di mafie, a cominciare dal libro di Sciascia e fino ai casi dell'avvocato Guerrieri di Carofiglio, passando da un incipit fulminante di Calvino: «C'era un paese che si reggeva sull'illecito». Gli scrittori contemporanei, che raccontano nei loro romanzi i diversi territori della nostra penisola, sono qui in dialogo con giornalisti, storici, professori e procuratori per illuminare meglio quella civetta che vola ancora di giorno senza trovare riposo in un'attualità sempre investita di mafia e corruzione. Testi di Gianrico Carofiglio, Danilo Chirico, Enzo Ciconte, Giuseppe Creazzo, Diego De Silva, Gianluca Di Feo, Fabrizio Feo, Giuseppe Pignatone, Michele Prestipino, Gaetano Savatteri, Giovanni Tizian, Alberto Vannucci. Introduzione di Enzo Ciconte.
Alle origini della nuova 'ndrangheta. Il 1980. Le reazioni del PCI e le connivenze della politica e della magistratura
Enzo Ciconte
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2020
pagine: 208
La Calabria del 1980 è una regione dove succedono tante cose. C'è una trasformazione della 'ndrangheta, una mutazione dei suoi caratteri originari che erano legati al mondo agricolo. Oramai la mafia calabrese ha molti interessi in città e nel campo dell'edilizia, partecipa al contrabbando delle sigarette estere, al traffico di droga, ai sequestri di persona. Adesso è arrivato il tempo di avventurarsi nei marosi dell'economia e di affrontare in termini nuovi il rapporto con la politica. I mafiosi tentano di affrancarsi dal vassallaggio con la politica e candidano propri rappresentanti al Consiglio regionale e al Consiglio comunale di Reggio Calabria. Muta il rapporto con i partiti: il Pci entra nel mirino dei mafiosi che uccidono rappresentanti autorevoli di questo partito nel giro di una manciata di giorni: Peppe Valarioti a Rosarno e Giannino Losardo a Cetraro. Cos'è la 'ndrangheta: frutto di arretratezza o di modernizzazione? Su questo interrogativo si scontrano il Pci e la corrente del Psi facente capo a Giacomo Mancini. È un anno che vede emergere posizioni diverse dentro la magistratura dove c'è uno scontro tra vecchio e nuovo, e dentro la Chiesa dove accanto al prete-padrone di Africo don Stilo c'è la Chiesa di don Natale Bianchi e gli appelli di monsignore Agostino vescovo di Crotone e di monsignore Sorrentino vescovo di Reggio. Infine, c'è tutta la questione sociale con il fallimento del pacchetto Colombo e le crisi industriali dal Quinto centro siderurgico a Gioia Tauro, alla Sir di Lamezia Terme, alla Liquichimica di Saline Joniche.
Mafie del mio stivale. Storia delle organizzazioni criminali italiane e straniere nel nostro Paese
Enzo Ciconte
Libro: Copertina morbida
editore: Manni
anno edizione: 2017
pagine: 171
Cos'è la mafia, come e quando è nata, come si è sviluppata, come è cambiata, quali sono i suoi legami con il potere, con la politica, con le istituzioni, con l'imprenditoria? Enzo Ciconte ricostruisce la storia delle organizzazioni criminali: cosa nostra, 'ndrangheta, camorra, sacra corona unita e anche quelle di origine straniera (cinese, albanese, nigeriana, colombiana, bulgara, romena e altre) da anni attive e stanziali in Italia. Partendo dalle origini, che si possono far risalire agli inizi dell'Ottocento, passando dal momento cruciale dell'Unità d'Italia e del fascismo, per arrivare alla Repubblica e alle connessioni sempre vive tra politica e cupole: quella delle mafie non è soltanto una storia criminale, ma sostanzialmente una storia del potere. Con linguaggio divulgativo e narrazione avvincente Enzo Ciconte ci consegna un saggio fondamentale e necessario per comprendere il fenomeno mafioso in tutte le sue articolazioni. Un libro che è anche un manuale di resistenza civile, un invito alle giovani generazioni perché dalla conoscenza possa nascere un futuro di riscatto.
La grande mattanza. Storia della guerra al brigantaggio
Enzo Ciconte
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2020
pagine: 286
Chi sono i banditi? Criminali comuni, assassini, ladri, disperati. E ancora: nobili decaduti, artigiani, contadini, giovani ribelli che non accettano il giogo attorno al collo, sia quando viene da un aristocratico del luogo sia quando arriva da un invasore straniero. La loro presenza causa incertezza nelle strade, difficoltà nelle comunicazioni, violenza diffusa. E tuttavia, quando c'è aria di mutamenti di regime essi rappresentano un'opportunità per i potenti che li utilizzano contro i propri nemici. Il libro offre un ampio affresco della reazione ai fenomeni di banditismo dagli albori dell'età moderna fino alla repressione messa in atto nei primi decenni dell'Italia Unita. Emerge un quadro complesso che vede al centro questioni sociali legate alla terra. La lotta del regno sabaudo contro il brigantaggio propriamente detto è quindi solo l'ultimo capitolo di una secolare storia di sanguinose repressioni, in cui i poteri statali che si sono via via avvicendati non sono stati in grado di trovare altra risposta che non fosse il sangue. Certo, è soprattutto in uno stato che si definisce liberale che colpisce la delega assoluta concessa ai militari che governano con leggi eccezionali, stati d'assedio e tribunali militari. Ma Enzo Ciconte ci ricorda che quanto è accaduto nel Mezzogiorno non può essere attribuito alla responsabilità dei soli piemontesi: le truppe venute dal Nord sono state aiutate con le armi da tanti meridionali espressione di una borghesia in ascesa.
Chi ha ucciso Emanuele Notarbartolo? Il primo omicidio politico-mafioso
Enzo Ciconte
Libro: Libro in brossura
editore: Salerno Editrice
anno edizione: 2019
pagine: 236
Sicilia, 1° febbraio 1893, sera. Un uomo rientra dal lavoro in treno. A casa lo aspettano. Con la complicità del buio e del frastuono di una galleria, qualcuno si avvicina e lo ferisce a morte con dodici coltellate. La vittima del feroce omicidio viene ritrovata riversa ai margini delle rotaie, senza documenti. Si scoprirà presto la sua identità: si tratta di Emanuele Notarbartolo, ex direttore del Banco di Sicilia ed ex sindaco di Palermo, personalità incorruttibile in una Sicilia di fine Ottocento dove politica e potere, nobiltà, borghesia e magistratura, non sempre hanno comportamenti cristallini. Chi ha ucciso Notarbartolo? Ma soprattutto, perché è stato ucciso? Enzo Ciconte ripercorre le indagini e i processi che seguirono a quel crimine, attraverso la ricostruzione del clima e del contesto politico di una Italia che, per certi aspetti, non appare cosí diversa da quella di oggi. In primo piano troviamo Crispi, Giolitti, Rudiní, Zanardelli, Turati, i Florio, Codronchi, Mirri, Pelloux, Sangiorgi. Seguendo l'appassionante trama di un saggio storico scritto come un giallo giudiziario, l'autore scopre, tramite la lettura di documenti d'archivio inediti, risvolti poco noti, misfatti, depistaggi e moventi del primo omicidio politico-mafioso della storia italiana.
Giovanni Falcone. L'uomo, il giudice, il testimone
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Santa Caterina
anno edizione: 2019
pagine: 138
Questo libro si va ad aggiungere a una bibliografia sterminata che ha come protagonisti Falcone e Borsellino. Perché continuare a scrivere sullo stesso argomento? Perché è giusto ribadire una verità, cioè non dimenticare mai che Falcone e Borsellino, oggi, sono considerati come eroi. Ma quando erano in vita erano considerati tali? Erano tutti d'accordo con loro? E poi c'è un altro aspetto: com'era Falcone in privato? Per questo sono qui raccolte le voci delle persone che hanno conosciuto Falcone o che hanno lavorato con lui. I testi di Giuseppe Ayala, Attilio Bolzoni, Gian Carlo Caselli, Giuseppe Di Lello, Fabrizio Feo, Pietro Grasso, Leonardo Guarnotta, Francesco La Licata, Marcelle Padovani, Angiolo Pellegrini e Vincenzo Vasile riguardano episodi anche privati, minuti all'apparenza, ma significativi di stati d'animo e di umori, sconosciuti o poco noti; assieme ovviamente a una riflessione su Falcone e i suoi anni da magistrato. L'uomo, il giudice, il testimone come finora non era stato raccontato.
Il grande ammiraglio. Storia e leggende del calabrese Occhialì, cristiano e rinnegato che divenne re
Enzo Ciconte
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2018
pagine: 90
La storia di Occhiali è intrigante ed affascinante, ed è quella di un povero giovinetto calabrese, sconosciuto e destinato a una vita difficile nel suo paese, che riesce a raggiungere gloria e potere in un paese straniero dove ha avuto la stima di quattro imperatori, a conferma delle sue capacità non solo militari, universalmente riconosciute in campo amico e in campo nemico, ma anche della sua abilità di tessere relazioni personali, di costruire rapporti, amicizie, interessi. Occhiali è stato sicuramente un personaggio notevole sotto molti aspetti, che richiamò l'attenzione dei contemporanei e il cui fascino è arrivato fino a noi. La vita di Occhiali si svolse tutta sulle sponde e sulle acque del mar Mediterraneo e ci racconta fatti accertati storicamente, ma è una vita che affascina perché ha molti tratti di fiaba e di favola che incantano e attraggono. La Calabria ha dimenticato questo suo figlio e la sua storia ha avuto un andamento carsico: s'inabissa per molto tempo per poi riemergere all'improvviso quando uno meno se lo aspetta. La Turchia ha di lui un ricordo più solido e duraturo perché quello che ha fatto non è stato dimenticato e la sua tomba continua ad essere visitata, meta di pellegrinaggi e di curiosi.
Poteri occulti
Stefania Limiti
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2018
pagine: 123
"Il tema dei poteri occulti è essenziale per comprendere il nostro Paese. Troppo spesso schivato, riposto nell’angolo tra i misteri non comprensibili, spinto nel buco nero di una matassa ingarbugliata e impossibile da sciogliere, o, peggio, tra le favole di cui ridere, è, invece, il cuore della nostra costituzione materiale. È necessario però che la tematica dei poteri occulti non venga esiliata nell’inutile sfera del complottismo e che, al contrario, abbia la sua parte nella comprensione delle faccende italiane. È indispensabile quindi riempire gli spazi vuoti della nostra memoria collettiva, dando ai poteri occulti la parte che 'meritano'. La loro storia, infatti, appartiene non ad una vicenda criminale complessa ma è un segmento criminale della storia d'Italia. È inoltre, un argomento attuale perché il prepotente dilagare di organismi non elettivi e non soggetti a forme di controllo democratico ripropone in modo drammatico e urgente il tema dei poteri invisibili e del danno irreparabile agli ingranaggi democratici." Prefazione di Enzo Ciconte.
La grande mattanza. Storia della guerra al brigantaggio
Enzo Ciconte
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2018
pagine: 277
Chi sono i banditi? Criminali comuni, assassini, ladri, disperati. E ancora: nobili decaduti, artigiani, contadini, giovani ribelli che non accettano il giogo attorno al collo, sia quando viene da un aristocratico del luogo sia quando arriva da un invasore straniero. La loro presenza causa incertezza nelle strade, difficoltà nelle comunicazioni, violenza diffusa. E tuttavia, quando c'è aria di mutamenti di regime essi rappresentano un'opportunità per i potenti che li utilizzano contro i propri nemici. Il libro offre un ampio affresco della reazione ai fenomeni di banditismo dagli albori dell'età moderna fino alla repressione messa in atto nei primi decenni dell'Italia Unita. Emerge un quadro complesso che vede al centro questioni sociali legate alla terra. La lotta del regno sabaudo contro il brigantaggio propriamente detto è quindi solo l'ultimo capitolo di una secolare storia di sanguinose repressioni, in cui i poteri statali che si sono via via avvicendati non sono stati in grado di trovare altra risposta che non fosse il sangue. Certo, è soprattutto in uno stato che si definisce liberale che colpisce la delega assoluta concessa ai militari che governano con leggi eccezionali, stati d'assedio e tribunali militari. Ma Enzo Ciconte ci ricorda che quanto è accaduto nel Mezzogiorno non può essere attribuito alla responsabilità dei soli piemontesi: le truppe venute dal Nord sono state aiutate con le armi da tanti meridionali espressione di una borghesia in ascesa.
Dall'omertà ai social. Come cambia la comunicazione della mafia
Enzo Ciconte
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Santa Caterina
anno edizione: 2017
pagine: 180
Un libro sulla mafia che mancava, scritto da uno dei maggiori storici del fenomeno: perché per capire le mafie bisogna saper ascoltare i silenzi. Enzo Ciconte analizza pregiudizi e luoghi comuni spiegando che si sta passando dall'omertà delle prime generazioni alla comunicazione social delle più recenti, fuori e dentro le carceri, con un'attenzione particolare all'espansione della 'ndrangheta al nord e all'estero. L'analisi si apre agli aspetti di economia, politica e società con i nuovi ruoli delle donne e dei social network.
'Ndrangheta
Enzo Ciconte
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2011
pagine: 237
Oggi la 'ndrangheta è la mafia più forte, più flessibile, più dinamica e più affidabile nel traffico internazionale della droga, la più radicata in tutte le regioni del centro e nord d'Italia e nel mondo. Si infiltra nell'economia in tempi di crisi, si riunisce con gli antichi riti in nome dei cavalieri spagnoli Osso, Mastrosso e Carcagnosso a Polsi nell'Aspromonte, così come a Paderno Dugnano in provincia di Milano o a Singen in Germania. È la mafia meno studiata e più misteriosa, che ha cercato di muoversi al riparo dei riflettori, anche se negli ultimi anni ha richiamato l'attenzione di tutti con l'omicidio Fortugno e con la strage di Duisburg. Enzo Ciconte racconta la storia degli uomini d'onore calabresi dall'Ottocento ai giorni nostri. Descrive la struttura familiare dell'organizzazione, la cultura, l'importanza dei battesimi, il protagonismo nella stagione dei sequestri di persona, le relazioni con il mondo dell'economia, i rapporti con la politica, la partecipazione alle logge deviate della massoneria e le relazioni molto fitte con Cosa Nostra, con la camorra, con la Sacra corona unita.