Libri di Epifanio Li Calzi
13 progetti per Como
Stefano Fontana, Epifanio Li Calzi, Andrea Pirollo
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2012
pagine: 120
Questo libro è la raccolta dei tredici progetti, svolti dagli studenti all'interno del Laboratorio di Progettazione II nell'Anno Accademico 2011/2012, finalizzati alla riqualificazione del lungolago di Como; tema particolarmente critico e difficile, vista la complessa morfologia della città comasca e il costante rapporto con il lago. L'approccio da parte degli studenti alla progettazione del lungolago è stata supportata da specialisti settoriali i cui contributi, sia teorici che pratici, trovano riscontro all'interno di questa pubblicazione. Il risultato complessivo sono tredici proposte, quasi tutte assimilabili ad una "progettazione preliminare"; tutti dotati di "freschezza" progettuale e non legati ai "soliti" vincoli della pratica professionale. I lavori sono stati oggetto di una presentazione pubblica alla cittadinanza di Como e un comitato scientifico ha segnalato e premiato i progetti più interessanti.
Per una storia dell'architettura ospedaliera
Epifanio Li Calzi, Alessandra Sandolo, Stefano Fontana
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2008
pagine: 387
Questo libro rappresenta uno strumento storico-critico e una riflessione sull'architettura dell'Ospedale dai greci alla nostra epoca. Riflessione difficile se vista con gli occhi dell'inquietudine della cultura contemporanea. Preso alla lettera può sembrare un excursus attraverso i secoli delle modificazioni che di volta in volta sono state introdotte nella tipologia ospedaliera. Ma la lettura dei singoli capitoli è plurima perché la passione, la fermezza del dato critico si alleano con il dialogo che si stabilisce con il pubblico, specie quello degli studenti di Architettura e medicina, cui il libro principalmente si rivolge: dialogo che intende perseguire alcune affermazioni di principi ma anche duttile presa di coscienza di una realtà in continuo sviluppo. La storia e la conoscenza si mescolano di continuo: non si fa architettura, in particolare dell'ospedale, senza valutare in profondo le condizioni storiche, politiche, morali di un'epoca e senza valutarle in termini di possibilità di impegno nel presente e perciò di razionale e organico rapporto tra innovazione e tradizione.