Libri di Ettore Mo
Giardino di tenebra. Viaggio in Nagorno Karabagh
Pietro Kuciukian
Libro: Libro in brossura
editore: Guerini e Associati
anno edizione: 2007
pagine: 167
Guerra tra Azerbaigian e Armenia per il possesso del Nagorno Karabagh: 30.000 morti, quasi un milione di sfollati. Nell'estate del 1994 si giunge a un armistizio che regge tuttora, sebbene costantemente interrotto da singoli episodi di scambio di fuoco. È pace armata che non può protrarsi all'infinito. In una terra di conflitto, nella quale non esiste sviluppo, né ricostruzione, è quasi impossibile ogni sorta di approvvigionamento, in particolare quello energetico. Pietro Kuciukian si è avventurato in Nagorno Karabagh e con questo libro che è anche diario di viaggio ci racconta la storia di un paese insanguinato al centro degli interessi geopolitici mondiali. Introduzione di Ettore Mo.
La peste, la fame, la guerra
Ettore Mo
Libro: Libro in brossura
editore: Hoepli
anno edizione: 1987
pagine: XIV-338
All'interno del presente volume: Introduzione - La peste, la fame, la guerra - Diario dall’Afghanistan - Nel Kurdistan, con i guerriglieri - Iran, Irak: nel nome di Allah - Medio Oriente - Cambogia - India - America Latina: Messico, Honduras, Costa Rica, Nicaragua, Cuba, Perù - Carbone d’Europa fine di un’epoca.
Chi ha ucciso Che Guevara-Il mito resiste
Saulo Gomes, Ettore Mo
Libro: Libro in brossura
editore: Andromeda Editrice
anno edizione: 2004
pagine: 214
Il libro risponde ad alcuni interrogativi che, impietosamente ma definitivamente, solleva il velo sulla verità storica degli ultimi giorni del grande guerrigliero. Lo fa con la testimonianza diretta del più autorevole responsabile della cattura e della prigionia del guerrigliero: il Generale Gary Prado Salmon, comandante la pattuglia che nella boscaglia boliviana fronteggiò e sconfisse la guerriglia catturando Che Guevara. A distanza di 37 anni da quei tragici avvenimenti, in un servizio esclusivo registrato nella sua residenza in Bolivia nel 1994, il Generale rende la sua puntuale testimonianza, quasi una sofferta confessione, ad uno dei più autorevoli giornalisti brasiliani Saulo Gomes.
Treni. Nove viaggi ai confini del mondo e della storia
Ettore Mo
Libro: Copertina rigida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2004
pagine: 228
Tra il 2003 e il 2004, Ettore Mo ha percorso migliaia di chilometri in treno: nel deserto del Sahara, tra l'Atlantico e una miniera di ferro a cielo aperto; tra Addis Abeba e Gibuti, insieme ai pendolari che masticano qat, un'erba allucinogena; in Birmania sul Mandalay Express, che ha visto le battaglie per la libertà del premio Nobel per la pace Aung San Suu Kyi. Sono anche viaggi nella storia e nella memoria: da Salonicco ad Atene insieme a un ebreo greco scampato alla deportazione, nel 1943, grazie alla fuga in treno e alla buona volontà di un console italiano. Per Ettore Mo (e per il fotografo Baldelli, di cui l'inserto offre le immagini più emozionanti), il viaggio è lo strumento per conoscere gli uomini, e il giornalismo è una grande avventura.
Sporche guerre. Dall'Afghanistan ai Balcani le avventure e gli incontri di un grande inviato
Ettore Mo
Libro
editore: Rizzoli
anno edizione: 2000
pagine: 293
Dal "Vietnam" sovietico dell'Afghanistan alla guerriglia peruviana, dal "cimitero dei vivi" delle carceri turche al mattatoio balcanico, dall'inferno della Cecenia alle terre dell'integralismo islamico, a quelle che Giorgio Manganelli definiva le "pattumiere della storia": la Birmania, la Colombia, le città disperate dell'India. Un grande inviato ci racconta le sporche guerre che (non) sconvolgono il mondo.
Gulag e altri inferni
Ettore Mo
Libro
editore: Rizzoli
anno edizione: 2001
pagine: 228
Ettore Mo ha visitato in un lungo viaggio in Siberia molte isole dell'Arcipelago Gulag, la rete di campi di lavoro e di prigionia in cui hanno sofferto milioni di vittime del comunismo sovietico, e ha raccolto le storie drammatiche che i sopravvissuti raccontano. Con la stessa umanità il giornalista descrive altri inferni, come l'Aghanistan e l'America Latina dilaniati dalla guerriglia e dall'oppressione. Ma il mondo di oggi non è solo un cumulo di macerie provocate dalla sopraffazione, dall'odio, dal cieco fanatismo ideologico. Ci sono persone che, in silenzio, cercano di costruire, invece di distruggere: come le bambine israeliane e palestinesi che insieme danno vita a un giornale a Tel Aviv.
Kabul
Ettore Mo
Libro
editore: Rizzoli
anno edizione: 2001
pagine: 370
Ettore Mo è arrivato a Kabul per la prima volta nel giugno del 1979 per documentare le fasi iniziali della guerriglia dei mujaheddin contro il regime rivoluzionario appoggiato dai russi. Sei mesi dopo l'Unione Sovietica avrebbe mandato le sue truppe d'occupazione, e da allora l'Afghanistan non avrebbe avuto più pace. In tutti questi anni, Mo è tornato, anche illegalmente, su quelle montagne, dove ha conosciuto e intervistato i capi della guerriglia islamica, uniti contro i russi e divisi dopo la vittoria, e ha visto da vicino l'avanzata dei Talebani, appoggiati dal Pakistan e, a lungo, dall'Arabia Saudita e dalle compagnie petrolifere americane. Fino a questi giorni: giorni nei quali sta seguendo in diretta l'attacco dell'America.
I dimenticati
Ettore Mo
Libro: Copertina rigida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2003
pagine: 218
I protagonisti di questi reportage di Ettore Mo sono i guerriglieri bambini della Colombia o le popolazioni del sud-est della Nigeria vittime della "cecità dei fiumi", provocata dalle larve di una mosca che colpiscono il nervo ottico. Sono gli sciamani siberiani o le due anziane signore che sono le ultime discendenti degli indios della Terra del Fuoco. Sono i ragazzi di strada svedesi a cui un industriale insegna a costruire aeroplani, o gli ospiti di una casa di cura viennese per malattie mentali, riservata ad artisti e pittori. Tante storie che hanno un tratto in comune: i loro protagonisti vivono ai margini del mondo globalizzato in cui siamo abituati a muoverci, in territori in cui di solito non osiamo avventurarci.
Gulag e altri inferni
Ettore Mo
Libro
editore: Rizzoli
anno edizione: 2003
pagine: 227
Ettore Mo ha visitato in un lungo viaggio in Siberia molte isole dell'Arcipelago Gulag, la rete di campi di lavoro e di prigionia in cui hanno sofferto milioni di vittime del comunismo sovietico, e ha raccolto le storie drammatiche che i sopravvissuti raccontano. Con la stessa umanità il giornalista descrive altri inferni, come l'Aghanistan e l'America Latina dilaniati dalla guerriglia e dall'oppressione. Ma il mondo di oggi non è solo un cumulo di macerie provocate dalla sopraffazione, dall'odio, dal cieco fanatismo ideologico. Ci sono persone che, in silenzio, cercano di costruire, invece di distruggere: come le bambine israeliane e palestinesi che insieme danno vita a un giornale a Tel Aviv.
Kabul
Ettore Mo
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2003
pagine: 292
Ettore Mo è arrivato a Kabul per la prima volta nel giugno del 1979 per documentare le fasi iniziali della guerriglia dei mujaheddin contro il regime rivoluzionario appoggiato dai russi. Sei mesi dopo l'Unione Sovietica avrebbe mandato le sue truppe d'occupazione, e da allora l'Afghanistan non avrebbe avuto più pace. In tutti questi anni, Mo è tornato, anche illegalmente, su quelle montagne, dove ha conosciuto e intervistato i capi della guerriglia islamica, uniti contro i russi e divisi dopo la vittoria, e ha visto da vicino l'avanzata dei Talebani, appoggiati dal Pakistan e, a lungo, dall'Arabia Saudita e dalle compagnie petrolifere americane.

