Libri di F. Sossi
La scrittura del disastro
Maurice Blanchot
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2021
pagine: 232
«Leggere, scrivere, come si vive sotto la sorveglianza del disastro: esposti alla passività fuori passione. L'esaltazione dell'oblio. Non sarai tu a parlare; lascia parlare in te il disastro, non importa se attraverso l'oblio o il silenzio.» Ultima fra le opere teoriche di Maurice Blanchot, La scrittura del disastro risponde alla necessità di riflettere sul tema del linguaggio poetico e letterario che si era imposta imperiosa con Lo spazio letterario, ma che qui va oltre - «al di là» - il problema di dire ciò che è, al di là del bisogno di appagamento, al di là della descrizione di una totalità. È una ricerca che rompe questa totalità, che turba ogni cosa, e prima di tutto la scrittura. Ha a che vedere con l'interruzione, con la frammentazione, con la catastrofe. Con il disastro. La scrittura stessa allora si frantuma, soccombe a un'esigenza che non trova - che non cerca - la redenzione, ma un'altra possibilità di se stessa. La scrittura diventa qualcosa che porta al meno, all'oblio, al non detto, al mai cominciato. Blanchot recupera gli scrittori amati, antichi (Ovidio) e moderni (Kafka, Melville, Hölderlin), e si confronta con maestri del pensiero come Heidegger e Levinas, per scavare nella non possibilità della parola letteraria, nella possibilità del silenzio senza scopo. Sullo sfondo, Auschwitz, che rivela e mette a nudo «tutte le caratteristiche di una civiltà» e che impone di continuare a «vegliare, senza posa, sull'assenza smisurata». Con uno stile che, adattandosi al disastro, si fa fratto e ossimorico, Maurice Blanchot invita alla lettura chiedendole di rinnovarsi e continua la meditazione che ha praticato (e che lo ha guidato) per tutta la vita, scardinando quanto è venuto prima. Perché «c'è domanda, eppure nessun dubbio; c'è domanda, ma nessun desiderio di risposta; c'è domanda, e nulla che possa essere detto, ma solo da dire».
Il razzismo. Pregiudizi, teorie, comportamenti
Pierre-André Taguieff
Libro
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 1998
pagine: 126
Dopo la sconfitta del nazismo e del suo credo nella superiorità della razza ariana, nessuno oggi potrebbe definire il razzismo come una dottrina che si fonda sull'affermazione di una gerarchia tra le razze umane. Si tratta, allora, se si vuole combattere un fenomeno così diffuso, di pensare a una sua ridefinizione. E ciò comporta, contemporaneamente, la necessità di una ridefinizione dell'antirazzismo, il quale si trova di fronte alle nuove forme di razzismo dell'epoca postnazista: la persecuzione delle minoranze, la xenofobia anti-immigrati, le manifestazioni e le guerre etnonazionaliste.
Saggio sui dati immediati della coscienza
Henri Bergson
Libro
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 2001
pagine: XIV-156
Il volume contiene tutti i grandi temi della filosofia di Bergson e in particolare l'idea di durata, ovvero di un tempo qualitativo non riducibile al tempo spazializzato dagli orologi. Questa originale nozione influenzerà l'intero orizzonte filosofico del Novecento ma anche zone consistenti dell'esperienza letteraria (Proust vi si ispirò direttamente). Insieme alla "durata" Bergson propone altre idee decisive come quella di "differenza" (che verrà raccolta soprattutto da Deleuze), di "virtuale", di "creatività", di "libertà", e naturalmente di "coscienza".
Un vivo che passa. Auscwitz 1943 - Theresienstadt 1944
Claude Lanzmann
Libro: Copertina morbida
editore: Cronopio
anno edizione: 2020
pagine: 121
"Cerchi di andare all'interno dei campi, cerchi di vedere tutto quello che può". Essere soprattutto due occhi e vedere, cercare di vedere al di là di ciò che gli veniva mostrato: questo era il compito di Maurice Rossel, delegato della Croce Rossa Internazionale cui fu concesso di visitare il campo di Auschwitz nel 1943 e, qualche mese dopo, il ghetto di Theresienstadt. Eppure questa intervista che egli ha concesso a Claude Lanzmann nel 1979 diventata un film autonomo, parla solo della sua cecità, del suo aver visto senza vedere ed è in grado di interrogare, oggi, lo sguardo opaco che caratterizza il nostro presente.
La natura
Maurice Merleau-Ponty
Libro
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 1996
pagine: XXIV-406
L'autore, uno dei più importanti filosofi francesi di indirizzo fenomenologico e uno degli intellettuali più originali del nostro secolo, legge, interpeta e discute in queste pagine le più significative riflessioni che i filosofi occidentali hanno via via dedicato alla natura. Si confronta così con il pensiero dei Greci, di Cartesio e con le riflessioni più moderne, da Schelling a Bergson, fino a Husserl. Il libro, uscito postumo, è la testimonianza dell'ultimo grande tema affrontato al Collège de France da Merleau-Ponty prima della sua improvvisa scomparsa nel 1961.
L'era del testimone
Annette Wieviorka
Libro
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 1999
pagine: 186
In tutti i ghetti della Polonia invasa dai nazisti, gli ebrei cominciarono a scrivere, a raccontare, a raccogliere le loro testimonianze, nella consapevolezza che la loro esperienza potesse passare alla storia solo attraverso questo lavoro di registrazione di ciò che stavano vivendo. Eppure, dovette passare molto tempo dopo la fine della Seconda guerra mondiale affinchè i testimoni ebrei dei Lager nazisti venissero ascoltati. L'autrice, partendo da questa considerazione, ricostruisce la storia della figura del testimone della Shoah, e pone vari interrogativi sul rapporto tra storia e memoria, sul ruolo dello storico dinanzi al testimone, su che cos'è storia e che cos'è testimonianza.
Corpi di donna, sguardi d'uomo. Sociologia del seno nudo
Jean-Claude Kaufmann
Libro: Libro in brossura
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 2007
pagine: XVI-269
Una spiaggia, donne più o meno numerose che si abbronzano a seno scoperto. Nessun problema? I problemi in realtà sono molti. Quali giustificazioni ci si dà per sbarazzarsi di un pezzo del costume? Quale posizione si sceglie per rendere il più disinvolto possibile un gesto di libertà? Con l'aiuto di numerosi casi concreti, l'autore svela i dettagli di una pratica apparentemente banale ma fondata su regole precise benché segrete. Ogni donna deve rispettare un codice di comportamento suggerito dalla struttura del suo corpo, dalla sua età, dalla sua cultura e dalla tipologia della spiaggia, decifrare i segnali inviati dagli sguardi che si posano su di lei e rispondervi con gesti adeguati.
Spazi in migrazione. Cartoline di una rivoluzione
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2012
pagine: 206
17 dicembre 2010-14 gennaio 2011: sono le date che ricordiamo come l'inizio e il primo compimento di una rivoluzione che ha dato il via a un improvviso sommovimento dello spazio che ha stupito il mondo. Il gesto estremo di Mohamed Bouazizi che si dà fuoco e poi il rapido riempirsi di piazze e strade, dalla Tunisia all'Egitto, da Sana'a a Tripoli e Damasco. Rivoluzioni contro le dittature e contro l'insostenibilità delle proprie vite, con pratiche di lotta che nella "presa dello spazio" hanno trovato un'insospettata capacità di azione comune. Esistenze che hanno deciso di contare, prendendosi strade, piazze, kasbe e medine, incontenibili nel loro movimento, dal Maghreb al Mashreq. Dalla Tunisia all'Europa. Sì, perché le "rivoluzioni arabe", e quella tunisina in particolare, sono riuscite a riempire di esistenze e di corpi anche le strade, le isole, le stazioni e i parchi dell'Europa, unendo due rive e due continenti, cancellando secoli di storia, agendo la loro "naturale" vicinanza. I materiali che compongono questo volume cercano di restituire alcune immagini di quanto accaduto a partire dal 17 dicembre 2010, provando a tracciare un racconto necessariamente frammentato, qualche cartolina appunto, inseguendo gli spazi in migrazione di questa rivoluzione lungo la scia del suo sommovimento a partire dai luoghi in cui le autrici e gli autori del libro sono collocati.
Proust. L'opera, la vita, la critica
Jean-Yves Tadié
Libro: Libro in brossura
editore: Net
anno edizione: 2003
pagine: 335
Il critico Jean-Yves Tadié ha tracciato una panoramica agile e completa su uno dei più grandi autori del XX secolo. Attraverso uno studio complessivo delle caratteristiche della sua scrittura, viene messa in evidenza la rivoluzione che Proust ha portato all'interno del romanzo con la sua geniale commistione di elementi comuni alla narrativa, alla saggistica, alla poesia e ad altre arti quali l'architettura, la pittura, la musica. Inoltre il libro di Tadié tiene largamente conto delle seimila pagine di cahiers che precedettero la redazione definitiva della Recherche e dedica un ampio spazio alla critica proustiana, ripercorrendo i vari metodi di analisi e i risultati, a volte contraddittori, cui sono pervenuti.
Scoprire l'esistenza con Husserl e Heidegger
Emmanuel Lévinas
Libro
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 1998
pagine: 276
Husserl e Heidegger, i più importanti filosofi di questo secolo, vengono letti e interpretati da Emmanuel Lévinas, che ha sempre visto nella fenomenologia husserliana e in "Essere e tempo" di Heidegger la fonte inesauribile di un pensiero capace di proporre una nuova visione del soggetto, del mondo, e dell'esperienza del soggetto nel mondo. Ma il libro è importante anche perché lascia intravedere l'evoluzione del pensiero di Lévinas: dai primi articoli in cui si fa semplice commentatore dell'opera di Husserl e Heidegger al suo distacco soprattutto da quest'ultimo, dovuto anche all'adesione di Heidegger al nazismo, sino ai saggi più recenti dove si delineano il suo pensiero dell'alterità, dell'incontro col volto dell'altro.