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Libri di Fabrizio Fiaschini

A venti anni dal Nobel. Atti del convegno su Dario Fo (Pavia, Collegio Ghislieri, 23-24 maggio 2017)

Libro: Libro in brossura

editore: Pavia University Press

anno edizione: 2018

pagine: 132

Il volume raccoglie dieci saggi che affrontano l’opera letteraria e teatrale di Dario Fo da angolature diverse: considerando sia le specificità stilistiche dei suoi testi, sia le strategie recitative di cui si è servito. Sul versante letterario, Luca D’Onghia mostra come Fo ami evocare Ruzante, citandolo in forme anche liberamente ricreative; Pietro Trifone analizza la lingua di "Aveva due pistole con gli occhi bianchi e neri"; Angelo Romano riflette sulle rivisitazioni della maschera di Arlecchino; Stefania Stefanelli fornisce un inquadramento sociolinguistico all’uso di dialetto e italiano. In ambito teatrale, Eva Marinai illustra le strategie mimiche di Fo, dalla bande mimée di Jacques Lecoq al sermo corporis di "Mistero buffo"; Marisa Pizza evidenzia la dimensione militante delle rappresentazioni di Fo e come Franca Rame ne abbia documentato le fasi; Marco De Marinis indaga la dimensione drammaturgica e registica dell’arte attoriale di Fo; Paolo Puppa individua gli aspetti dei monologhi di Fo poi presenti anche nel teatro di narrazione; Simone Soriani sviluppa un confronto tra Fo e Petrolini; Roberto Cuppone studia la nascita del giullare e della sua lingua 'infernale'.
14,00 13,30

Margherita, Alberto e Isabella. Ingressi trionfali a Pavia nel 1599
18,00

L'«incessabil agitazione». Giovan Battista Andreini tra professione teatrale, cultura letteraria e religione

L'«incessabil agitazione». Giovan Battista Andreini tra professione teatrale, cultura letteraria e religione

Fabrizio Fiaschini

Libro: Libro in brossura

editore: Giardini

anno edizione: 2007

pagine: 220

Nell'omaggio ai Benigni lettori milanesi premesso al poema agiografico su Tecla vergine e martire, del 1623, Giovan Battista Andreini definisce come "incessabil agitazione" gli spostamenti che di continuo lo costringono da una piazza teatrale all'altra. L'espressione, non nuova nel mondo dei comici, definisce una condizione artistica e professionale che ha sempre esercitato sugli attori e sugli spettatori il fascino di un'autonomia e di un affrancamento laico e libero, resistente ad ogni tentativo di omologazione sociale e culturale. Una condizione anche pesante però: i riferimenti al "fastidio" e al "travaglio" del "moto perpetuo" ricorrono infatti anch'essi numerosi nelle testimonianze degli attori; assieme ad essi, la consapevolezza di un'assimilazione al mondo del vagabondaggio e dei ciarlatani da cui il teatro si voleva ormai nettamente distinguere attraverso una azione drammaturgica colta, fondata sulle istanze poetico-letterarie dell'epoca. Figura emblematica del periodo fu Giovan Battista Andreini, di cui questo volume ripercorre la carriera, da Firenze a Milano a Brescia, cercando di rilevare le connessioni fra i testi poetici e drammatici ed il contesto storico e culturale.
44,00

I segni dello spettacolo. Rituali della cultura e rituali della fede tra Genova, Firenze e Milano in età barocca
10,00

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