Libri di Fabrizio Foni
Almanacco dell'Italia occulta. Orrore popolare e inquietudini metropolitane
Libro: Libro in brossura
editore: Odoya
anno edizione: 2022
pagine: 336
L’orrore popolare che era radicato nella civiltà rurale (credenze, fole, magie, superstizioni) si è inurbato a seguito dei fenomeni di migrazione interna al Paese e, anziché inaridirsi, si è innestato sul tessuto cittadino, assorbendo linfa dalle inquietudini e dai conflitti della vita metropolitana. La cronaca, la televisione, il cinema, la narrativa, il fumetto sono stati permeati da paure perlopiù sentite come attuali, la cui origine folclorica però, a grattare la superficie, si perde nella notte dei tempi. L’ombra degli Antichi, siano essi gli Etruschi o i nostri nonni, ci ha sempre seguìto, scivolando tra le rotative della stampa, scrutandoci dal ciglio dell’autostrada, studiandoci dal luminescente schermo del televisore, manifestandosi tra le note di alcune canzoni. In questo libro l’Italia che ci è familiare mostra il suo volto occulto, notturno, fantastico, attraverso le voci di oltre venti autori che hanno scelto (e non di rado mescolato) la testimonianza, il saggio, il racconto vero e proprio. Facendoci scoprire che, in fondo, questo lato insolito della nostra cultura è familiare anche a noi, più di quanto pensiamo. Da sempre. "Almanacco dell’Italia occulta" invita i lettori a un variegato viaggio tra case infestate, indagini misteriose, culti innominabili, cronache bizzarre, evocazioni medianiche, fatti inspiegabili, treni fantasma e castelli incantati dei baracconi, suoni e canti che scatenano danze macabre, inneggiano al Maligno e attestano contatti con dimensioni ultraterrene.
Almanacco dell’orrore popolare. Folk horror e immaginario italiano
Libro: Libro in brossura
editore: Odoya
anno edizione: 2021
pagine: 400
Da qualche tempo, in Gran Bretagna, si parla di folk horror per indicare quel miscuglio di isolamento rurale, paganesimo e paure ctonie che sembra animare come un filo segreto la cultura degli anni Settanta, tesa fra occultismo, psichedelia e incubi rurali. Al tempo stesso, sulla scia di pensatori come Jacques Derrida e Mark Fisher, folk horror ha preso a indicare qualcos’altro: non solo certe atmosfere del passato più prossimo, ma anche e soprattutto i rapporti che noi contemporanei intratteniamo con quelle atmosfere, cercando in esse un antidoto al vuoto di senso che sembra caratterizzare il presente. Almanacco dell’orrore popolare non è solo un viaggio alla scoperta del folk horror della provincia italiana. È, anzitutto, un’indagine sulle tensioni più segrete che animano la cultura della penisola: l’onnipresenza del passato e la compresenza di antico e moderno, la permeabilità tra mondo subalterno e cultura alta e lo slittare continuo tra centro e margine – sia esso geografico, sociale o culturale – che dà alla cultura italiana un’impronta perennemente decentrata, diasporica, soggetta a ibridazioni. Almanacco dell’orrore popolare raccoglie saggi, racconti e testimonianze senza inseguire una (impossibile) completezza. Ne risulta un singolare missaggio, nel quale pop e folk, invenzione e tradizione si confondono: delineando così l’ombra di una Repubblica Invisibile della quale facciamo tutti, inconsapevolmente, parte.
Jolanda & Co. Le donne pericolose
Libro: Libro in brossura
editore: Cut-Up
anno edizione: 2018
pagine: 366
Avventuriere, corsare, piratesse, salgariane. Guerriere, divine, diaboliche, esotiche. Troppo, per nulla o non del tutto umane. Dark ladies, femmes fatales, cyborg, libertine. Antiche, moderne, vamp o addirittura vampire. Famose, famigerate, amate, temute. Per degnamente parlare di loro è stata raccolta una squadra di diciotto firme da un altrettanto variegato orizzonte. Questo libro non può e non vuole vantare alcuna forma di esaustività sul tema, perché l’immaginario vastissimo delle donne pericolose non si fa certo disciplinare in un unico volume. Ma in questa consapevole incompletezza, basata su criteri scopertamente idiosincratici e soggettivi, il ventaglio di ritratti emerso è di straordinaria latitudine: diciotto policromi itinerari, fino a un congedo che apre a una diversa, possibile chiave di approccio. Una guida scopertamente faziosa, perché alle archetipiche donne pericolose si deve soltanto obbedienza e amore incondizionato.
Piccoli mostri crescono. Nero, fantastico e bizzarrie varie nella prima annata de «La domenica del corriere» (1899)
Fabrizio Foni
Libro: Copertina morbida
editore: Perdisa Pop
anno edizione: 2010
pagine: 249
Pionieristica nave scuola del fantastico, del mistero e dell'avventura nostrani, la "Domenica del Corriere" rappresentò una svolta per l'editoria periodica italiana. Con sguardo attento e rigoroso, questo saggio analizza e mette in luce la nascita di un'informazione davvero popolare e immaginativa: avvistamenti di creature mostruose, telepatia e spiritismo, enigmi del cosmo, storie di cannibali, scienziati pazzi e arcane cerimonie. Un tipo di ricetta che sarebbe stato sfruttato con successo per molte decadi.
Alla fiera dei mostri. Racconti pulp, orrori e arcane fantasticherie nelle riviste italiane 1899-1932
Fabrizio Foni
Libro: Libro rilegato
editore: Tunué
anno edizione: 2007
pagine: 358
Una ricca produzione di racconti e libri popolari è stata seguita, tra il 1899 e il 1932, da appassionati di varia estrazione socioculturale su riviste come "La Domenica del Corriere" e "Per terra e per mare" diretta da Emilio Salgari. Il fantastico, l'orrore e la protofantascienza italiani ebbero a concorrere in quegli anni, per inventiva e qualità, con le celebri riviste pulp statunitensi "Weird Tales" e "Amazing Fantasy". Una tradizione per decenni disprezzata, denominata «paraletteratura» e poi dimenticata, in questi anni è riemersa in coraggiosi studi di cui "Alla fiera dei mostri" prende il testimone con uno sguardo appassionato e filologicamente ineccepibile.