Libri di Federico Goddi
Avvenimenti dopo l'armistizio. La relazione del tenente colonnello Antonio Zitelli (Montenegro, 1941-1944)
Libro: Libro in brossura
editore: Biblion
anno edizione: 2024
pagine: 238
Il generale Antonio Zitelli (1897-1976), già decorato con Medaglia di Bronzo al Valor Militare durante la Prima guerra mondiale e, dopo Caporetto, detenuto nel campo di prigionia Cellelager vicino Hannover, artigliere e aviatore, alla data dell’8 settembre 1943 prestava servizio con il grado di tenente colonnello al Comando Truppe in Montenegro ‒ XIV Corpo d’Armata del Regio Esercito a Podgorica, quale Ufficiale Superiore Osservatore d’aeroplano e Capo Ufficio Informazioni. Decide di sottrarsi alla collaborazione o alla cattura da parte dei tedeschi lasciando lo Stato Maggiore per riunirsi alla Divisione Venezia acquartierata nelle montagne, a Berane. Dal dicembre ’43 fino all’agosto ’44 farà parte della Divisione italiana partigiana Garibaldi. Nella relazione Avvenimenti dopo l’armistizio, pubblicata nella versione completa delle annotazioni autografe dell’autore per volontà della figlia Andreina, che ne ha affidato la curatela a Federico Goddi, Zitelli ci consegna un convincente affresco memorialistico di una delle più significative esperienze di Resistenza militare italiana fuori dai confini nazionali.
La guerra e lo stato 1914-1918
Libro: Libro in brossura
editore: Unicopli
anno edizione: 2018
pagine: 476
Con quali misure i vari paesi europei affrontarono la situazione eccezionale determinata dalla guerra? Quali le trasformazioni delle funzioni pubbliche prodotte dallo stato di eccezione? E quali nuovi rapporti si istaurarono non solo tra i poteri dello Stato e tra civili e militari, ma anche tra il centro e la periferia, tra le istituzioni pubbliche e quelle private? Il volume comprende saggi di studiosi stranieri ed italiani (tra i quali Robert Skidelsky, Gerhard Hirschfeld, Fabienne Boch, Christophe Charle, Pietro Costa, Pierluigi Ciocca, Giorgio La Malfa, Paola Carucci, Luigi Tomassini, Andrea Panaccione), che affrontano sotto diverse angolature le trasformazioni che nei principali paesi europei, e in Italia in particolare, la guerra produsse nella struttura dello Stato, nei rapporti tra i vari poteri, nell'economia e nella vita sociale del paese. Il volume termina con le riflessioni sulle conseguenze del conflitto in Europa nel breve e nel lungo periodo.
Fronte Montenegro. Occupazione italiana e giustizia militare (1941-1943)
Federico Goddi
Libro: Libro in brossura
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 400
Un fronte della guerra italiana oggi dimenticato, un sistema di un'occupazione militare sinora ignorato dagli studi. Eppure l'Italia fascista Iin Montenegro fra 1941 e 1943 sperimentò l'antiguerriglia come non fece altrove nei Balcani durante tutto il secondo conflitto mondiale. Nel quadro della guerra fascista il controllo di quel territorio - incastonato fra la Serbia occupata dai nazisti, lo Stato indipendente croato e l'Albania occupata dall'Italia fascista - rappresentava uno snodo importante. Inoltre il pur piccolo Montenegro offriva agli occupanti risorse economiche cui l'Italia fascista guardava con attenzione. C'era però un problema: i montenegrini mal sopportavano il dominio italiano e nelle montagne della loro regione venne a nascondersi, e ad operare, il cuore della resistenza antifascista e antinazista di tutta la Jugoslavia, compreso Josip Broz Tito. Federico Goddi ricostruisce tutto questo grazie a un'assai ampia ricerca, dragando i più diversi archivi fascisti e traendo spunti dalla storiografia montenegrina. Ne scaturiscono le scelte del Governatorato militare italiano e l'impatto della quotidianità d'occupazione sulla società locale. Emerge distintamente come l'azione repressiva degli occupanti fu segnata da un complesso conflitto fra autorità militari con aspirazioni egemoniche e autorità civili.
Fronte Montenegro. Occupazione italiana e giustizia militare (1941-1943)
Federico Goddi
Libro: Copertina morbida
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2016
pagine: 308
Un fronte della guerra italiana oggi dimenticato, un sistema di un'occupazione militare sinora ignorato dagli studi. Eppure l'Italia fascista Iin Montenegro fra 1941 e 1943 sperimentò l'antiguerriglia come non fece altrove nei Balcani durante tutto il secondo conflitto mondiale. Nel quadro della guerra fascista il controllo di quel territorio - incastonato fra la Serbia occupata dai nazisti, lo Stato indipendente croato e l'Albania occupata dall'Italia fascista - rappresentava uno snodo importante. Inoltre il pur piccolo Montenegro offriva agli occupanti risorse economiche cui l'Italia fascista guardava con attenzione. C'era però un problema: i montenegrini mal sopportavano il dominio italiano e nelle montagne della loro regione venne a nascondersi, e ad operare, il cuore della resistenza antifascista e antinazista di tutta la Jugoslavia, compreso Josip Broz Tito. Federico Goddi ricostruisce tutto questo grazie ad un'assai ampia ricerca, dragando i più diversi archivi fascisti e traendo spunti dalla storiografia montenegrina. Ne scaturiscono le scelte del Governatorato militare italiano e l'impatto della quotidianità d'occupazione sulla società locale. Emerge distintamente come l'azione repressiva degli occupanti fu segnata da un complesso conflitto fra autorità militari con aspirazioni egemoniche e autorità civili.
Fronte Montenegro. L'occupazione italiana e giustizia militare 1941-1943
Federico Goddi
Libro: Libro in brossura
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 400
Un fronte della guerra italiana oggi dimenticato, un sistema di occupazione militare sinora ignorato dagli studi. Eppure l’Italia fascista in Montenegro fra 1941 e 1943 sperimentò l’antiguerriglia come non fece altrove nei Balcani durante tutto il secondo conflitto mondiale. Nel quadro della guerra fascista il controllo di quel territorio – incastonato fra la Serbia occupata dai nazisti, lo Stato indipendente croato e l’Albania occupata dall’Italia fascista – rappresentava uno snodo importante. Inoltre il pur piccolo Montenegro offriva agli occupanti risorse economiche cui l’Italia fascista guardava con attenzione. C’era però un problema: i montenegrini mal sopportavano il dominio italiano e nelle montagne della loro regione venne a nascondersi, e ad operare, il cuore della resistenza antifascista e antinazista di tutta la Jugoslavia, compreso Josip Broz Tito. Federico Goddi ricostruisce tutto questo grazie ad un’assai ampia ricerca, scandagliando gli archivi fascisti e traendo spunti dalle storiografia montenegrina. Ne scaturiscono le scelte del Governatorato militare italiano e l’impatto della quotidianità d’occupazione sulla società locale. Da questi studi emerge distintamente come l’azione repressiva degli occupanti fu segnata da un complesso conflitto fra autorità militari con aspirazioni egemoniche e autorità civili. Fronte Montenegro, che si avvale di una presentazione di Nicola Labanca, ribadisce insomma, per quella regione come più in generale, le discrepanze fra i progetti del fascismo italiano e le sue realizzazioni effettive. Prefazione di Nicola Labanca.