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Libri di Filippo Astone

Industriamo l'Italia! Viaggio nell'economia reale che cambia

Industriamo l'Italia! Viaggio nell'economia reale che cambia

Filippo Astone

Libro: Libro in brossura

editore: Magenes

anno edizione: 2016

pagine: 320

"Industriamo l'Italia!" è un appassionato pamphlet in favore delle nuove fabbriche, dell'economia reale, della politica industriale. Stiamo per vivere una rivoluzione industriale e sociale di enorme portata per tutti, innescata da Industry 4.0, Nanotech, Robot collaborativi, Stampa 3D. Questa svolta ci deve far riscoprire l'enorme valore della fabbricazione di oggetti materiali. Vivere tra bit, immagini televisive, musica, social network e astrazioni finanziarie ci potrebbe aver fatto dimenticare un dato di fatto ineludibile: esistiamo perché produciamo oggetti, cose concrete, che si vedono e si toccano. Senza industria, non siamo niente. Ciò è ancora più vero per l'Italia, secondo paese manifatturiero d'Europa e settimo al mondo. Quando la politica se lo dimentica, si fanno solo passi indietro. L'ultima recessione economica mondiale (2007-2013) nasce proprio dalla sciagurata illusione che il mondo occidentale possa fare a meno della produzione, da delegare ai paesi più poveri, per concentrarsi su finanza e servizi. Da sempre, l'Italia è un paese trasformatore, anche perché povero di materie prime. Siamo artigiani tra i migliori al mondo, e questo nostro saper fare ha generato eccellenze in ogni campo, e ci permette, ancora oggi, di competere nella civiltà globalizzata.
19,00

La riscossa. Fabbriche & Europa per far decollare l'economia italiana. E un viaggio nei suoi segreti...

Filippo Astone

Libro: Libro in brossura

editore: Magenes

anno edizione: 2014

pagine: 303

"La Riscossa" è un viaggio nell'industria italiana e nei suoi lati nascosti compiuto da Filippo Astone, un giornalista noto per le sue inchieste controcorrente. Nella "Riscossa", Astone fa vedere che cosa va a gonfie vele in Italia e, a partire da questo, indica che cosa si dovrebbe fare davvero per ottenere una ripresa economica, sociale e culturale. Attraverso alcune storie godibili come brevi racconti, il libro dimostra perché sia necessario tornare all'economia reale, al produrre oggetti e strumenti. Noi italiani in questo siamo bravissimi e dobbiamo continuare a esserlo, mantenendo le fabbriche qui, invece di delocalizzarle. Andare all'estero per risparmiare sul costo del lavoro è un grave errore. Basta con la finanza, i servizi e le chiacchiere. L'Italia - che è il secondo paese manifatturiero d'Europa - deve valorizzare i suoi stabilimenti, i suoi operai, i suoi ingegneri e tecnici, la sua cultura industriale. E deve muoversi seriamente in Europa. Per valorizzare le fabbriche che ci sono qui, poi, è importante far crescere la domanda interna, cioè rimettere denaro nelle tasche degli italiani. Ma come? "La Riscossa" suggerisce di aumentare gli stipendi e costruire infrastrutture di qualità. Ma anche innovazioni coraggiose, come il salario di cittadinanza. Insomma, questo libro racconta come si può fare per arrivare alla riscossa dell'Italia, e perché va fatto.
18,00 17,10

La disfatta del Nord. Corruzione, clientelismo, malagestione

La disfatta del Nord. Corruzione, clientelismo, malagestione

Filippo Astone

Libro: Copertina morbida

editore: Longanesi

anno edizione: 2013

pagine: 409

Nel 1994 la nuova classe dirigente leghista e berlusconiana calava su "Roma Ladrona" con il preciso intento di risolvere la questione settentrionale e con essa tutti i mali del Paese. Celebrando le virtù del libero mercato, del lavoro e dell'imprenditoria, il nuovo potere nordista proclamava di voler cancellare decenni di centralismo, inefficienza e corruzione partitocratica. A vent'anni di distanza non solo i leader del Nord non hanno imposto i loro presunti valori al resto d'Italia ma paiono averli dimenticati. Alla meritocrazia si è sostituito il nepotismo, alla concorrenza i favori personali, al libero mercato i sistemi di potere foraggiati con i soldi pubblici, all'austera operosità borghese una sfacciata rincorsa alle ricchezze, all'onestà i legami più o meno consapevoli con la criminalità organizzata. Passando da Maroni a Formigoni, da Monti a Tosi e Ponzellini, dalla Lega a Comunione e Liberazione; tra banche che finanziano gli amici anziché le piccole imprese, grandi aziende pronte a fuggire all'estero, ricchezze accumulate a scapito della salute dei cittadini e amministratori che antepongono gli interessi privati al bene collettivo, Filippo Astone sfata il mito dell'efficienza settentrionale. La disfatta del Nord ripercorre passo dopo passo l'inesorabile corsa verso il declino economico, politico e morale delle regioni che pretendevano di guidare il riscatto del Paese ma hanno finito per scoprire che Meridione e Settentrione non sono poi così diversi.
18,80

Italia low cost

Filippo Astone, Rossana Lacala

Libro: Libro in brossura

editore: Aliberti

anno edizione: 2012

pagine: 475

Il giro d'affari del low-cost ha raggiunto quota 5 per cento del PIL italiano, con ricavi di 62 miliardi di euro e un tasso di crescita delI'8 per cento. E in futuro riserverà altre sorprese. Perché questo fenomeno non è solo voli Ryanair, auto Dacia o mobili Ikea. Investe anche banche, assicurazioni, mercato immobiliare, ristorazione e spesa di tutti i giorni. Perfino gli studi legali, dentistici e d'architettura. Ormai, gli italiani stanno imparando a scegliere con la testa per riaccendere il proprio desiderio. Il low-cost è un inarrestabile fenomeno di massa. Una rivoluzione che investe l'economia, gli stili di vita, le abitudini di consumo e la cultura. Un po' giocoforza, uomini e donne stanno imparando a dare il giusto valore alle cose. La prima parte del libro è un'inchiesta giornalistica, che racconta come cambia l'Italia low-cost. Un viaggio tra outlet e voli aerei, per mostrare chi ci perde e chi ci guadagna, come gli italiani reagiscono alla crisi e mutano le loro abitudini. La seconda parte è una guida all'acquisto intelligente, per coniugare neosobrietà e piacere di vivere. Non tratta solo del low-cost dominato dalle multinazionali, ma contiene spunti e indirizzi per un approccio innovativo e a buon mercato anche in settori della vita in cui le marche non entrano o possono essere tenute fuori (la spesa, l'orto, perfino l'acquisto della casa a metà prezzo).
12,00 11,40

Senza padrini. Resistere alla mafia fa guadagnare

Senza padrini. Resistere alla mafia fa guadagnare

Filippo Astone

Libro: Copertina morbida

editore: TEA

anno edizione: 2011

pagine: 310

Un classico avvertimento mafioso: quattro proiettili che, nel maggio 2010, vengono recapitati, rispettivamente, al procuratore generale di Caltanissetta Sergio Lari, al procuratore capo di Reggio Calabria Giuseppe Pignatone, al presidente di Confindustria Sicilia Ivan Lo Bello e al vicepresidente nazionale e presidente di Confindustria Caltanissetta Antonello Montante. In genere le mafie minacciano i magistrati e le forze dell'ordine. Perché anche due imprenditori? E perché contemporaneamente a due magistrati? Perché la criminalità organizzata vive di collusioni con la "borghesia mafiosa" e chi le spezza le fa un danno molto rilevante. Specie se, come hanno fatto Lo Bello e Montante, riesce a dimostrare che è possibile operare senza le mafie. Anzi, che liberarsi dal crimine organizzato, oltre che giusto, conviene. E che ormai chi paga il pizzo non lo fa perché costretto, ma perché ritiene che la collusione sia vantaggiosa. Una presa di posizione come quella di Confindustria Sicilia spezza le paure, smentisce i luoghi comuni e toglie l'acqua di coltura alla mafia. Con presa stringente sull'attualità, "Senza padrini" racconta la nascita, l'evoluzione e le prospettive del movimento degli imprenditori che dicono no alla mafia. In nome della legalità, in nome del mercato, in nome dello sviluppo. Una scelta vitale per il futuro della Sicilia, e del resto d'Italia. Prefazione di Andrea Camilleri.
14,00

Italia low cost

Filippo Astone, Rossana Lacala

Libro: Libro in brossura

editore: Aliberti

anno edizione: 2011

pagine: 499

Il giro d'affari del low-cost ha raggiunto quota 5 per cento del PIL italiano, con ricavi di 62 miliardi di euro e un tasso di crescita delI'8 per cento. E in futuro riserverà altre sorprese. Perché questo fenomeno non è solo voli Ryanair, auto Dacia o mobili Ikea. Investe anche banche, assicurazioni, mercato immobiliare, ristorazione e spesa di tutti i giorni. Perfino gli studi legali, dentistici e d'architettura. Ormai, gli italiani stanno imparando a scegliere con la testa per riaccendere il proprio desiderio. Il low-cost è un inarrestabile fenomeno di massa. Una rivoluzione che investe l'economia, gli stili di vita, le abitudini di consumo e la cultura. Un po' giocoforza, uomini e donne stanno imparando a dare il giusto valore alle cose. La prima parte del libro è un'inchiesta giornalistica, che racconta come cambia l'Italia low-cost. Un viaggio tra outlet e voli aerei, per mostrare chi ci perde e chi ci guadagna, come gli italiani reagiscono alla crisi e mutano le loro abitudini. La seconda parte è una guida all'acquisto intelligente, per coniugare neosobrietà e piacere di vivere. Non tratta solo del low-cost dominato dalle multinazionali, ma contiene spunti e indirizzi per un approccio innovativo e a buon mercato anche in settori della vita in cui le marche non entrano o possono essere tenute fuori (la spesa, l'orto, perfino l'acquisto della casa a metà prezzo).
19,00 18,05

Il partito dei padroni. Come Confindustria e la casta economica comandano in Italia

Il partito dei padroni. Come Confindustria e la casta economica comandano in Italia

Filippo Astone

Libro: Copertina morbida

editore: Longanesi

anno edizione: 2010

pagine: 383

Dopo averci raccontato negli "Affari di famiglia" le molte miserie e la poca nobiltà dei figli dei padroni, Filippo Astone nel suo nuovo libro passa a scoperchiare direttamente la Confindustria, che lui chiama il Partito dei padroni. Per Astone infatti Confindustria è un partito come gli altri, con tanto di scandali, guerre interne, conflitti di interesse, commistioni con mafia e camorra. Diversamente dal sindacato, di Confindustria si è sempre saputo poco o niente. In questo libro, Astone ne esamina la gigantesca struttura e ne svela i meccanismi interni, spiega perché è cosi potente in Italia e come funziona il suo potere, quali sono le leggi e i provvedimenti che ha imposto e in che modo vuole ridisegnare il Paese, delegittimando il sindacato e ottenendo mano libera sui contratti. Inoltre, Astone allarga io sguardo all'intera élite economica della quale Confindustria è espressione, mettendone in luce la mancanza di ricambio, le rendite di posizione, il parassitismo e la tendenza a comportarsi in modo del tutto analogo, se non peggiore, a quello della "casta" politica.
17,60

Gli affari di famiglia. Fatti e misfatti della nuova generazione di padroni

Gli affari di famiglia. Fatti e misfatti della nuova generazione di padroni

Filippo Astone

Libro: Copertina rigida

editore: Longanesi

anno edizione: 2009

pagine: 363

Un impietoso affresco del capitalismo italiano che ritrae un sistema economico in declino attraverso le sue figure più fragili: i rampolli delle grandi famiglie imprenditoriali, tutte alle prese col passaggio generazionale. Sottolineando un male tipicamente italiano, quel "tengo famiglia" che secondo Leo Longanesi avrebbe dovuto essere scritto sulla bandiera tricolore, Filippo Astone passa in rassegna le storie di molti "tesori di papà"; ne racconta vizi e virtù, senza sconti per nessuno, e li classifica in base ai risultati che hanno prodotto. C'è chi ha distrutto le aziende del padre e rovinato la vita ai dipendenti. Chi è sotto inchiesta per aver contribuito a provocare lo scandalo dei rifiuti a Napoli. Chi - pur in assenza di giustificazioni economiche e di merito - riceve compensi e incentivi pari a decine di milioni di euro. Chi (pochi per la verità) è riuscito a fare meglio del padre. Chi si è dedicato anima e corpo a Confindustria. E infine chi è entrato in guerra con il potente genitore che in modo plateale l'ha pubblicamente rinnegato. È il caso, quest'ultimo, di Giuseppe Caprotti e di Roberto Berger, fortemente criticato in "Falce e carrello" il primo, e additato al pubblico ludibrio in "Disonora il padre" il secondo. "Gli affari di famiglia" è anche una risposta a questi due libri che confuta completamente, ribaltandone tesi e conclusioni.
18,60

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