Libri di Filippo Grazzini
Dante per tutti. Tempi, luoghi, culture
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2023
pagine: 148
Gli Atti del colloquio dantesco dell'Università della Tuscia (6-7 maggio 2021), con presenze di italianisti di fama, di dirigenti di istituzioni della ricerca e di personalità del mondo della comunicazione, propongono un ampio spettro disciplinare, esteso ben oltre l'espressione letteraria: fino alla matematica, al cinema, al paragone tra l'etica dell'Alighieri e la nostra, a interrogativi sui lettori futuri della Commedia. Il ventaglio tematico documenta l'eccezionale incidenza del poeta e del prosatore medievale, lungo i secoli, su molteplici ambiti del sapere e su una pluralità di forme artistiche. Con nuove ragioni si ribadisce la centralità di Dante nell'intera cultura italiana e, al di fuori di essa, la sua universalità.
Tre occasioni machiavelliane
Filippo Grazzini
Libro: Libro in brossura
editore: Sette città
anno edizione: 2012
pagine: 100
Tre studi su aspetti diversi di Machiavelli: scrittore, più che pensatore politico o Segretario e diplomatico della repubblica di Firenze. Nel primo si cerca di fare luce sul trattamento a cui nell'ultimo capitolo del Principe sono sottoposti versi famosi del Petrarca patriottico. Nel secondo viene proposto un esame della valenza teatrale di pagine non intenzionalmente scritte per la comunicazione scenica. Nel terzo saggio, dedicato peraltro più a Francesco Vettori che al suo grande concittadino, nonché amico, si esamina l'esperienza umana, diplomatico-politica e letteraria costituita dalla trasferta alla corte di Massimiliano II d' Asburgo (1507-09), con il Viaggio in Alamagna che ne consegue.
Taccuino per «Satura». Elaborazione e tematiche del quarto libro di Montale
Filippo Grazzini
Libro: Copertina morbida
editore: Sette città
anno edizione: 2012
pagine: 66
Un piccolo libro, meglio: un taccuino. Non nel senso di successione di annotazioni affrettate o impressionistiche, funzionali solo a cogliere un momento di realtà: la poesia chiede - dovrebbe chiedere - tempi lunghi e distesi. Taccuino per indicare una pubblicazione consapevole dei propri evidenti limiti, e originata da una reazione personale a versi che, spesso, non sono quasi più versi: abbassati di quota per dire a modo loro la quotidianità, non protesi alle vette del pensiero o del sentimento. Il Montale di "Satura" non è più, o quasi più, il poeta onorando dei primi tre libri. Satura, infatti, echeggia i balbettii, il vociare confuso, gli strepiti, le esplosioni e - a un tempo - i silenzi scoraggiati di una fase della vicenda italiana: tra rinnovamento culturale (con i suoi rischi forse inevitabili anche di banalizzazione e fumosità), confronto politico-civile a momenti asperrimo e disagio delle coscienze.