Libri di Filippo La Porta
Roma è una bugia
Filippo La Porta
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2014
pagine: 114
Le cronache di quartiere e i cliché sul carattere dei romani. La costante oscillazione tra lo stupore 'dell'anvedi' e il ruvido disincanto del 'che tte frega'. L'indolenza contagiosa e l'ironia su ogni pretesa di grandezza, il quieto disincanto e la dolce sbracatezza. I ricordi, dalla scuola con Carlo Verdone al concerto del '68 di Jimi Hendrix, dalla inflessibile 'militanza' politica in periferia a un'istantanea del centro storico nell'ultimo momento in cui è stato bello. Da Fellini a Nanni Moretti e a Sorrentino, da Carlo Levi a Pasolini e ai nuovi narratori della città. Tutto questo è Roma, raccontata da Filippo La Porta: un'ambigua, barocca miscela di disfacimento e di vitalità.
Poesia come esperienza. Una formazione nei versi
Filippo La Porta
Libro: Copertina morbida
editore: Fazi
anno edizione: 2013
pagine: 254
Perché un'antologia poetica oggi? L'Italia, paese di poeti, oltre che di santi e navigatori, sembra affetta da una singolare schizofrenia: da una parte ha smesso di leggere la poesia, dall'altra tende a celebrarla come unico certificato di creatività (contiamo due milioni di poeti!). In questo viaggio alla riscoperta dei principali nomi della poesia italiana, da Dante a Zanzotto, passando - ne citiamo solo alcuni - per Petrarca, Ariosto, Tasso, e ancora Leopardi, Saba, fino a Pasolini e Amelia Rosselli, e per alcuni imprescindibili autori stranieri - tra cui Keats, Baudelaire, Rimbaud, ma anche Hikmet e Szymborska -, il critico e saggista Filippo La Porta rivendica il valore dei versi nel mondo contemporaneo. Oggi più che mai l'esperienza del linguaggio poetico, quella del corpo materiale del testo che si apre a innumerevoli orizzonti di senso, è un prezioso antidoto contro l'assuefazione a una comunicazione onnipresente e standardizzata: "equivalente emotivo del pensiero" (Eliot), la poesia risponde al nostro bisogno di un "sapere" degli affetti, di una scienza "esatta" delle relazioni invisibili (e non ovvie) tra le cose.
Il bene e gli altri. Dante e un'etica per il nuovo millennio
Filippo La Porta
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2018
pagine: 256
Come educare oggi un giovane, immerso in una cultura che ignora l'umanesimo e i tradizionali veicoli del sapere? In che modo riformulare i dilemmi dell'etica dopo che gli dei hanno abbandonato i nostri cieli? L'”inattuale” Dante - uomo del Medioevo e abitante di un universo ancora stabile - può darci indicazioni preziose attraverso l'ausilio involontario di Simone Weil. La filosofa francese ha scritto: “È bene ciò che dà maggiore realtà agli esseri e alle cose, male ciò che gliela toglie”. Alla luce di questa intuizione La Porta individua l'idea morale all'origine della “Commedia”, dove i sette peccati capitali tolgono tutti realtà al prossimo. Così Dante può aiutarci a ridefinire un'etica che non consiste in imperativi categorici ma che ci permette di far esistere il mondo, nella sua inviolabile, corposa, mutevole alterità. E che ci chiede di “ascoltare” gli altri proprio al fine di farli esistere, e di far esistere così anche noi.
Un'etica per il futuro. Conversazione con Filippo La Porta
Fernando Savater, Filippo La Porta
Libro
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2017
pagine: 47
Che significa pensare eticamente? A partire da cosa si pensa in modo etico? Su cosa si fonda il pensiero etico? L’etica è quella parte della filosofia che interessa tutti gli esseri umani, perché pone la questione del bene e del male, delle scelte quotidiane che ciascuno di noi si trova a compiere nel corso della propria esistenza. In questa brillante conversazione con Filippo La Porta, il filosofo Fernando Savater ci insegna che l’etica non è una somma di precetti o prescrizioni imperative da eseguire, bensì una ricerca, una prospettiva: il tentativo di realizzare quel che può costituire una vita buona per l’uomo. Un dialogo socratico del XXI secolo che ci permette di riflettere sulla possibilità di costruire una vita felice per il tempo presente e per le generazioni a venire.
Disorganici. Maestri involontari del Novecento
Filippo La Porta
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2018
pagine: 201
«Se l'insegnamento è soprattutto oralità, come può il maestro parlare al discepolo se non lo conosce? Probabilmente quel "faccia a faccia" si può ricreare attraverso lo stile dell'autore. (...) Quando leggo Camus, Orwell, Simone Weil, Nicola Chiaromonte, Carlo Levi o Pasolini - alcune grandi figure di irregolari del '900, potremmo dire maestri assai poco disciplinati, intellettuali più dilettanteschi che specialistici - sento che si rivolgono proprio a me. Perché? Probabilmente perché il loro stile ha a che fare, sia pure indirettamente, con la poesia, con una soggettività esibita, con un pensiero emotivo».
Filosofia dell'individuo e romanzo moderno. Lionel Trilling tra critica letteraria e storia delle idee
Raffaele Ariano
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2019
pagine: XXI-286
Romanziere, critico letterario e della cultura, storico delle idee, Lionel Trilling (1905-1975) è stato una delle personalità più importanti del Novecento letterario americano. Figura-guida dei cosiddetti New York Intellectuals, ha lasciato un'impronta riconoscibile sull'immaginario progressista, contribuendo all'elaborazione culturale di alcuni dei momenti più rilevanti nella storia politica e intellettuale statunitense. Filosofia dell'individuo e romanzo moderno propone per la prima volta al pubblico italiano un ritratto complessivo di Trilling, guidando il lettore, attraverso la pluralità dei contesti di riferimento, alla scoperta dell'originalità del suo pensiero. Prefazione di Filippo La Porta.
Diagnosi eretiche. Un pediatra detective dalla parte dei bambini
Antonello Pisanti
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2020
pagine: 128
Attraverso la descrizione di alcuni casi clinici “indimenticabili”, il pediatra Antonello Pisanti trasmette con passione il messaggio che la medicina non è solo scienza ma anche arte, ovvero la capacità di scrutare i segni e le emozioni che ciascun paziente rivela all’osservatore attento e sensibile. Non esistono schemi preordinati nel rapporto medico-paziente, è necessario che si crei empatia tra questi due attori. La soluzione di ogni singolo caso clinico, secondo Pisanti, è da attribuire sicuramente a una buona preparazione tecnico-scientifica, ma soprattutto a forti capacità intuitive, a un profondo senso di responsabilità, a grande motivazione e a un intenso rapporto emozionale. Ricco di informazioni utili e approfondimenti riguardo alcune importanti tematiche – dal parto naturale all’allattamento al seno, alla pratica vaccinale dell’infanzia – questo libro è una testimonianza di chi ha scelto di essere «l’avvocato dei bambini», sempre. Introduzione di Filippo La Porta.
Alla mia patria ovunque essa sia
Filippo La Porta
Libro: Libro in brossura
editore: GOG
anno edizione: 2020
pagine: 87
La modernità ci vuole tutti sradicati: occorre non avere radici né tradizioni né famiglia per essere i perfetti consumatori compulsivi delle metropoli. La soluzione, però, non è il revival del nazionalismo, argine ingannevole alle derive della globalizzazione. Il radicamento è ancora possibile, ma è necessario, come insegnano Svevo e Pavese, Pasolini e Levi (scrittori italiani universali proprio in quanto “provinciali”) tornare alle piccole patrie interiori, patrie d'elezione individuali e perciò collettive: perché le uniche radici – multiple e celesti – sono quelle che ognuno decide di avere, le patrie vere sono solo quelle immaginarie, e prima di essere difese, vanno conosciute e interiorizzate.
Eretico controvoglia. Nicola Chiaromonte, una vita tra giustizia e libertà
Filippo La Porta
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2019
pagine: 144
Discepolo di Andrea Caffi, amico di Moravia, di Hannah Arendt, di Camus e di Malraux, con cui combatté in Spagna, Nicola Chiaromonte fu nel secolo scorso uno degli intellettuali italiani più apprezzati all'estero. Ripercorrendone la movimentata biografia dalla Guerra civile spagnola alla fuga a Casablanca fino al lungo esilio tra Francia, Italia e Stati Uniti – dove divenne un punto di riferimento per gli intellettuali americani che volevano creare una sinistra antistalinista – Filippo La Porta ricostruisce il profilo di un umanista malinconico e solo apparentemente inattuale. Pensatore libertario dalle profonde convinzioni antifasciste in un'epoca di totalitarismi, fu un critico radicale di ogni ideologismo e di ogni forma di negazione della libertà individuale. La sua ostinata lucidità ebbe contro tutte le mode e le correnti del pensiero dominante: la totale subalternità ai consumi e alla civiltà industriale, il culto degli idoli sociali (denaro, potere, fama), l'“egomania”, l'ammirazione per la forza e il potere, l'adesione al fatto compiuto. “Immenso saggista e uomo del Sud, cavaliere della Verità e intellettuale laico con il senso del sacro”, Chiaromonte oggi continua a interrogarci sulla modernità italiana in nome della sua segreta utopia della “festa”: uno spazio della vita in cui è contenuto tutto ciò che è gratuito e non immediatamente utile.
Pasolini. Uno gnostico innamorato della realtà
Filippo La Porta
Libro
editore: Le Lettere
anno edizione: 2002
pagine: 100
Una «scienza» con il cuore
Filippo La Porta, Mauro Scarfone
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2017
pagine: 46
In questo dialogo brioso e colmo d'ironia, il critico letterario Filippo La Porta veste i panni dell'umanista un po' interdetto che non capisce l'economia e non se ne sente capito, mentre l'economista Mauro Scarfone illustra maieuticamente le fondamenta della sua anomala scienza. I due intellettuali ci fanno entrare in modo semplice e divertito nell'universo dell'homo “oeconomicus”, chiarendo concetti-chiave dell'economia contemporanea che si trovano quotidianamente sui giornali e spesso risultano indecifrabili. Dallo sferzante confronto i lettori potranno acquisire molte informazioni utili su una delle scienze più importanti nella nostra vita.
Prendere tempo. Un'utopia dell'educazione. Conversazione con Filippo La Porta
Marc Augé, Filippo La Porta
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2016
pagine: 44
L'arte di calcolare il tempo, di prendersi il proprio tempo, al giorno d'oggi è un'arte sempre più ardua da praticare, a causa dei nuovi mezzi tecnologici che ci fanno vivere in un mondo di spontaneità immediata, ma la relazione fra le persone richiede tempo. Prendere del tempo significa "non incalzare", "non andare di fretta", ma anche "prendere in mano il tempo", "gestirlo", "padroneggiarlo". Questo libro mette in scena un dialogo serrato in cui il critico letterario Filippo La Porta incalza il famoso "etnologo nel metrò" sugli enigmi della contemporaneità. Muovendo dai "nonluoghi" che costellano le nostre vite (centri commerciali, sale d'attesa, aeroporti, stazioni, supermercati, ecc.) Marc Augé ci conduce nel fitto intrico di questioni che abitano il mondo globale: le nuove forme di socialità, l'identità e la memoria, la solitudine e la relazione, i giovani e i social network, il ruolo della comunicazione e del consumo, il progresso tecnologico e la scienza. Al cuore di questa intensa riflessione appare, improvvisamente, un testo che viene dal passato: L'educazione sentimentale di Flaubert.