Libri di Fondazione Leone Moressa
Rapporto annuale sull'economia dell'immigrazione 2020. Dieci anni di economia dell'immigrazione
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2020
pagine: 208
Già dieci anni fa molti analisti consideravano l'immigrazione una componente strutturale della società e dell'economia italiana ed europea. Era tuttavia difficile prevedere il peso che avrebbero avuto i fenomeni migratori all'interno del dibattito pubblico. In pochi anni la popolazione straniera residente è passata da poco più di 3 milioni a oltre 5 milioni, con evidenti ricadute sociali ed economiche. Nel decennio 2010-2019 la drastica riduzione dei permessi di soggiorno per motivi di lavoro (-96%) e l'aumento esponenziale degli sbarchi di migranti nel Mediterraneo hanno spostato l'attenzione dell'opinione pubblica e dei media sulle tematiche dell'accoglienza, ponendo in secondo piano le politiche migratorie vere e proprie (canali di ingresso legali) e le politiche di integrazione degli stranieri già presenti in Italia. In questi ultimi mesi, poi, la chiusura delle frontiere causata dall'emergenza sanitaria ha messo in ginocchio molti settori caratterizzati da una forte presenza di lavoratori stagionali, come il turismo e l'agricoltura. Ma l'intera economia italiana, in cui un occupato su dieci è straniero, sarà messa a dura prova. L'integrazione degli immigrati, quanto mai necessaria per la ripresa, sarà una delle sfide che il nostro Paese dovrà gestire nei prossimi anni.
Rapporto annuale sull'economia dell'immigrazione 2014
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2014
pagine: 211
Con il perdurare della crisi la presenza dei lavoratori stranieri nell'economia italiana è oggetto di nuova attenzione: il rapporto tra costi e benefici dell'immigrazione, la competitività tra lavoratori italiani e stranieri e il ruolo degli stranieri nel sistema produttivo nazionale sono temi sempre più al centro del dibattito pubblico. Il quarto rapporto della Fondazione Leone Moressa, attraverso l'analisi delle dinamiche occupazionali, del comportamento finanziario e dell'inclusione economica e sociale degli immigrati, offre un contributo scientifico alla riflessione, utilizzando l'analisi statistica dei dati come strumento per riflettere sulla rilevanza della popolazione straniera nel tessuto economico e produttivo italiano. A completare il rapporto, esperti, studiosi di immigrazione e rappresentanti delle istituzioni approfondiscono il tema dell'inclusione lavorativa degli immigrati: tenendo presente che gli occupati stranieri rappresentano ormai il 10% della forza lavoro complessiva, non è più possibile considerare il lavoro degli immigrati come componente distaccata dalle dinamiche nazionali ma, sempre di più, come parte integrante di esse.
Una prova di democrazia in tempo di crisi. Processi di democrazia deliberativa: il caso di Venezia
Libro
editore: Marcianum Press
anno edizione: 2010
pagine: 168
Una tavola rotonda in cui diversi Attori territoriali (sindacati, associazioni di categoria, diocesi, Istituzioni Pubbliche) si confrontano per offrire un quadro "dinamico" della realtà e intervenire nel dibattito in corso sulla crisi economica-finanziaria in modo innovativo e costruttivo. Lo sviluppo futuro passa attraverso un nuovo modo di fare politica e politiche. Dalla prefazione del Cardinale: Innovazione, cultura ed educazione sono per me le tre parole chiave per affrontare il delicato momento presente.
Quali giovani per quale futuro? Dalla formazione all'occupazione, i giovani visti dal mondo del lavoro
Libro: Libro in brossura
editore: Marcianum Press
anno edizione: 2012
pagine: 347
Il libro raccoglie l'esperienza di confronto di diversi attori del territorio della provincia di Venezia sul tema dei giovani, argomento affrontato in un modo innovativo e costruttivo attraverso la metodologia della democrazia deliberativa. Il progetto ha coinvolto per oltre un anno quasi una trentina di rappresentanti di Enti e Istituzioni. Il volume espone opinioni, considerazioni e riflessioni dei maggiori operatori economici e sociali del territorio su una realtà sempre più in difficoltà, non solo da un punto di vista economico e occupazionale, ma anche sociale e antropologico.
Rapporto annuale sull'economia dell'immigrazione 2012
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2012
pagine: 303
Nel 2011 gli stranieri presenti in Italia sono quasi cinque milioni. Rappresentano il 7,5% della popolazione residente e contribuiscono al Pil nazionale per oltre il 12%. La presenza degli stranieri in Italia è un fenomeno significativo, non solo rispetto alla questione di una piena integrazione sociale ancora difficile da conquistare, ma anche rispetto all'apporto economico che gli stessi danno o possono dare a un paese in piena crisi. La Fondazione Leone Moressa ha voluto pertanto raccogliere in questo volume i risultati di un'intensa attività di ricerca e di analisi sull'economia dell'immigrazione in Italia, allo scopo di offrire al lettore dati e informazioni, anche inediti, su alcuni aspetti di una materia ancora troppo poco esplorata. Dinamiche occupazionali degli stranieri, tipologie di impiego e percorsi professionali, ruolo della manodopera straniera nella piccola impresa, imprenditoria straniera, imposte, risparmi e comportamento economico degli stranieri sono solo alcuni degli indicatori che la Fondazione Leone Moressa ha analizzato, allo scopo di restituire la dimensione e la portata economica dei flussi migratori in Italia negli ultimi anni. L'auspicio è che le informazioni veicolate in questo volume arricchiscano i temi della discussione pubblica sugli stranieri, troppo spesso intenta a raccontare avvenimenti sensazionalistici e troppo poco attenta a restituire i contorni di un fenomeno che ha tutti i numeri per esser considerato una risorsa del Paese.
Il valore dell'immigrazione
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 150
Conoscere il contributo economico dell'immigrazione per combattere gli stereotipi impropri. L'immigrazione fa notizia, occupa spazi importanti sulle prime pagine dei giornali, spesso è presente nei titoli di testa, ed indubbiamente entra in vario modo a far parte della nostra quotidianità. L'attenzione crescente che i media riservano alla questione, però, pone un problema circa la qualità delle informazioni divulgate. Che tipo di informazione veicola la carta stampata italiana sul tema dell'immigrazione, e qual è il ruolo che ricopre nella costruzione dell'immagine pubblica degli immigrati? In quale misura partecipa a quel processo di costruzione di senso comune che, per definizione, è il modo di "sentire" del grande pubblico? Queste sono alcune delle domande che costituiscono l'oggetto della presente pubblicazione. Attraverso l'analisi di articoli di quotidiani italiani e approfondimenti tematici, la Fondazione Leone Moressa mette in rilievo, con l'utilizzo di diversi approcci, quali siano gli attori sociali, le aree tematiche e le "parole" che concorrono alla formazione del senso comune e della nostra percezione della realtà.
Rapporto annuale sull'economia dell'immigrazione 2024. Le conseguenze economiche della recessione demografica
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2024
pagine: 184
Secondo le previsioni Eurostat, la popolazione residente in Italia è destinata a ridursi dagli attuali 59,0 milioni a 53,3 milioni nel 2070. Sempre nel 2070, il 33,6% degli italiani avrà almeno 65 anni e il rapporto tra individui in età lavorativa e individui inattivi passerà dal circa tre-a-due attuale a una sostanziale parità, comportando uno squilibrio nel bilancio dello Stato per quanto riguarda la componente pensionistica. In questo «inverno demografico», le cui radici sono legate ai cambiamenti sociali e culturali degli ultimi decenni, il contributo degli immigrati è positivo ma non sufficiente ad arrestare o invertire i trend generali. Tanto più che, per effetto del processo di integrazione, il numero medio di figli è in diminuzione anche tra le donne immigrate. Quale sarà l'impatto sociale, economico e fiscale di questo scenario? Il Decreto flussi pone parziale rimedio alla carenza di manodopera segnalata di recente da molte categorie produttive ma non basta ad arginare la crisi demografica in corso. L'edizione 2024 del Rapporto sull'economia dell'immigrazione riflette su questi fenomeni, a partire da analisi e statistiche accurate, per fornire al dibattito elementi indispensabili per decisori politici e amministratori.
Rapporto annuale sull'economia dell'immigrazione 2016
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2016
pagine: 214
In epoca di calo demografico e invecchiamento della popolazione, i sistemi produttivi e assistenziali italiani non possono prescindere dall'apporto prezioso della popolazione immigrata, che è ormai una componente stabile del nostro paese ed è da anni protagonista di processi di integrazione sociale, economica e culturale. Inoltre, contraddicendo il luogo comune secondo cui gli immigrati gravano sul nostro bilancio, occorre prendere atto che la spesa pubblica italiana è orientata prevalentemente sulla popolazione anziana autoctona, mentre l'impatto della componente immigrata, mediamente più giovane, è decisamente inferiore. L'edizione 2016 del Rapporto sull'economia dell'immigrazione si concentra proprio su questi aspetti, esaminando - col supporto di fonti statistiche ufficiali nazionali ed europee - il mercato del lavoro, il gettito Irpef, il contributo al PIL e i contributi previdenziali versati. Inoltre, il contributo di esperti e l'analisi di casi di studio forniscono al lettore elementi qualitativi e quantitativi utili a valutare l'apporto degli immigrati al welfare pubblico e al sistema economico nel suo complesso.
Rapporto annuale sull'economia dell'immigrazione 2017
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2017
pagine: 179
Negli ultimi anni il problema della gestione delle migrazioni internazionali ha rischiato di compromettere la tenuta dell'Unione europea. L'accordo UE-Turchia del marzo 2016 ha nuovamente spostato gli ingressi dalla Grecia all'Italia, che ha così registrato un anno record con centottantamila sbarchi. Dal momento che i fattori scatenanti - conflitti, crisi ambientali, instabilità politiche - non accennano a diminuire, appare chiaro che il fenomeno non può essere gestito dai singoli governi, e dovrà coinvolgere sempre di più programmi internazionali di cooperazione allo sviluppo. In questo quadro generale, l'edizione 2017 del Rapporto sull'economia dell'immigrazione si concentra sulla dimensione internazionale del fenomeno migratorio. Pur mantenendo uno sguardo all'impatto economico dell'immigrazione in Italia - con la consueta analisi puntuale di quanto accade a livello di mercato del lavoro, imprenditoria, gettito fiscale e contributi previdenziali, sintetizzando i principali indicatori economici per ciascuna collettività presente - il Rapporto offre quest'anno un'analisi delle rotte dei 250 milioni di migranti internazionali, delle cause che li hanno spinti lontano dai paesi di provenienza e dell'impatto della migrazione non soltanto sui paesi d'arrivo, ma anche su quelli d'origine. Coniugando l'analisi puntuale di banche dati ufficiali con l'autorevolezza dei contributi di esperti istituzionali, il volume mette a disposizione elementi quantitativi e qualitativi utili a valutare i processi in corso e l'impatto dell'immigrazione sul piano internazionale.
Rapporto annuale sull'economia dell'immigrazione 2018
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2018
pagine: 190
In questi ultimi anni l'attenzione dell'opinione pubblica si è soffermata soprattutto sulle migrazioni forzate e sull'accoglienza dei richiedenti asilo, ma il tema dell'immigrazione interessa ambiti più ampi: dagli scenari demografici, alla dimensione economica, fino alle componenti sociali e culturali. Mentre la popolazione mondiale continua ad aumentare, l'Europa e l'Italia sono alle prese con un preoccupante invecchiamento demografico. Basti pensare che nel nostro Paese il saldo tra nati e morti è quasi ininterrottamente negativo dal 1993, e che senza migrazioni entro il 2050 andremmo incontro a un calo della popolazione del 17%. In questo quadro, quali sono le prospettive per il nostro paese? Questa nuova edizione del Rapporto sull'economia dell'immigrazione si concentra sull'impatto economico, fiscale e sociale dell'immigrazione in Italia, fotografando la situazione attuale e raffigurando alcuni scenari possibili alla luce delle dinamiche in corso. Accanto all'analisi puntuale di banche dati ufficiali, il volume propone approfondimenti tematici a cura di esperti del settore e attori istituzionali, fornendo al lettore una panoramica ampia e informazioni utili a valutare i processi in corso. Nella parte finale si dà conto dell'impatto economico delle principali comunità immigrate in Italia, sintetizzando per ciascuna di esse i principali indicatori economici.
Rapporto annuale sull'economia dell'immigrazione 2019. Volume Vol.
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2019
pagine: 200
In Italia la condizione occupazionale dei giovani è drammatica: nella fascia tra 20 e 29 anni il tasso di occupazione è del 42,7%, oltre 20 punti in meno rispetto alla media dell’Unione europea, mentre la disoccupazione per la stessa fascia d’età è al 25,2%, contro il 12,2% di media Ue. Per questo ogni anno vediamo partire oltre novantamila under 35, molti dei quali senza buone prospettive di rientro. Si aggiunga che l’invecchiamento demografico avrà un impatto sempre più significativo sulla forza lavoro: secondo Eurostat, nel 2050 l’Italia avrà 10 milioni di abitanti in meno, con un aumento della popolazione anziana superiore al 40%. In questo contesto, i flussi migratori interni e internazionali giocheranno un ruolo sempre più determinante. L’edizione 2019 del Rapporto sull’economia dell’immigrazione si focalizza proprio sulle prospettive per i giovani in Italia e in Europa, fotografando i movimenti attuali e presentando alcuni possibili scenari. Accanto all’analisi puntuale di banche dati ufficiali, il Rapporto presenta approfondimenti sul contributo degli immigrati all’economia italiana: il mercato del lavoro, l’imprenditoria, il fenomeno delle rimesse sono alcuni fra i temi analizzati. Nell’ultima parte del volume viene descritto l’apporto delle principali comunità immigrate in Italia, sintetizzando i maggiori indicatori economici di ciascuna di esse.
Rapporto annuale sull'economia dell'immigrazione 2022. L'Italia della resilienza e i nuovi italiani
Libro
editore: Il Mulino
anno edizione: 2022
pagine: 216
Resilienza è la parola chiave della ripresa economica post-pandemia, caratterizzata dagli investimenti europei del Next Generation EU. Nonostante le perduranti incertezze legate ai possibili riverberi della pandemia e alle conseguenze della guerra in Ucraina, gli investimenti previsti dovrebbero consegnarci un'Italia più competitiva, sostenibile ed ecologica. Parallelamente, sarà interessante verificare gli effetti a medio termine sul piano sociale. Nella precedente edizione del Rapporto si evidenziava come i lavoratori stranieri fossero stati i primi a pagare il prezzo della crisi post-Covid. Questa nuova edizione punta invece a individuare il ruolo che potranno avere nel processo di ripresa i lavoratori stranieri e i «nuovi italiani», stranieri naturalizzati che hanno deciso di proseguire il proprio percorso di integrazione nel nostro paese contribuendo a formare una nazione multietnica. Una delle sfide principali, anche per l'Italia, sarà far sì che la ripresa possa essere inclusiva e aiuti a ridurre le disuguaglianze legate non solo alla cittadinanza, ma anche al genere, all'età e alla condizione fisica.