Libri di Francesca Ruggiero

Bambine per la scuola, per la famiglia che non le ha ancora viste crescere, ma che stanno crescendo, sono già ragazze che scoprono cosa gli piace e cosa non gli piace, che sanno cosa vogliono e cosa non sono disposte a sopportare. Ragazze che si arrabbiano, ma che quello che sono lo possono raccontare solo al proprio diario, uno spazio in cui essere se stesse senza paura del giudizio degli altri. Tre ragazze che vanno nella stessa scuola negli anni '90, che passano i pomeriggi guardando la tv, scarabocchiando sul proprio diario su cui appiccicano foto e ritagli di riviste, che non si conoscono e che incrociandosi danno vita a una storia di formazione pura, corale, diaristica, leggera e pesante come solo quell'età sa essere.

Nell’opera di approfondimento e di riaggiornamento della tecnica schultziana, si inserisce bene anche la ricerca effettuata da Francesca Ruggiero attraverso il confronto operato tra la tecnica dell’orazione di Teresa D’Avila e quella del training autogeno. Lo sforzo della ricerca di Francesca Ruggiero è, usando le stesse parole dell’autrice, quello di tentare «un’interpretazione teorica e tecnica dell’orazione teresiana nell’intento di capire quale esperienza dell’anima, identificata con l’Io, prende forma, attraverso il continuo fluire dall’interno all’esterno, fino a raggiungere il simbolo del centro, equivalente al Sé». E dobbiamo dire, anche con piacere, che tale sforzo riesce in pieno poiché dalla sua analisi e dalla sua opera qui riportata emergono chiaramente i diversi elementi in comune, sia della tecnica autogena della psicoterapia bionomica che della stessa orazione teresiana, a conferma della tesi della sua ricerca. Assai stimolanti anche per la ricerca psicoterapica in genere, tali punti offrono di volta in volta sfaccettature nuove per l’approfondimento non solo della tecnica dell’orazione teresiana, ma anche dello stesso training autogeno bionomico. Presentazione di don Pompeo Delli Santi. Prefazione di Walter Orrù.

In questo libro Francesca Ruggiero racconta gli stati emotivi delle donne che affrontano un percorso di fecondazione assistita, rivelandone le difficoltà fisiche e psicologiche. Un libro pensato per le coppie che intraprendono questo cammino, per gli specialisti del settore e per tutti coloro che desiderano approfondire i disagi più nascosti e profondi che accompagnano il sentiero tortuoso della ricerca di una gravidanza. “Come chicchi di melograno” è uno strumento per tutte le donne che si sentono vulnerabili, sbagliate, mai completamente comprese in ciò che stanno vivendo perché permette loro di riconoscersi e di legittimare il proprio tumulto emotivo nelle varie fasi della PMA. L’autrice scrive: “sarà anche un viaggio che ti arricchirà l’anima, ti cambierà al punto di non riconoscerti più o di conoscerti finalmente, dopo averti cercata a lungo, inconsapevolmente…”Francesca ha il merito e il dono di accompagnare con tatto e con profonda delicatezza tutte quelle barchette in mezzo al mare, andando al cuore dell’esperienza senza tecnicismi, annullando quella distanza dietro la quale gli operatori sanitari si barricano di sovente".