Libri di Francesca Viscone
La speranza non è una terra straniera. Storie di sindaci e amministratori minacciati dalla 'ndrangheta
Francesca Viscone
Libro: Copertina morbida
editore: Città del Sole Edizioni
anno edizione: 2010
pagine: 342
"In questo volume Francesca Viscone, ancora una volta, ci regala un lavoro che, innanzitutto, rappresenta un piccolo gioiello di scrittura poetica: ritratti di persone, di situazioni e di luoghi che testimoniano una passione civile e un amore sofferto per la sua terra. Si tratta di un saggio che va al cuore dei problemi che oggi assillano la Calabria, il Mezzogiorno e l'Italia tutta: da una parte le lacune dell'amministrazione pubblica, dall'altra la criminalità di stampo mafioso, la sua capillare presenza nella vita quotidiana, il suo peso sulle scelte politiche e amministrative e la sua prepotenza nei riguardi dei cittadini. La speranza è - o non è - una terra straniera? Ovvero, la speranza diventa un lusso incalcolabile quando la terra che ci appariva familiare assume via via le sembianze di un continente estraneo, irriconoscibile? Una terra di bellezza struggente, deturpata da una volgarità criminale distruttiva e grossolana. Eppure, i mafiosi rappresentano una minoranza. È l'area opaca del consenso col malfattore che consente loro di spadroneggiare." (Prefazione di Renate Siebert)
Concerto a Berlino
Francesca Viscone
Libro: Copertina morbida
editore: Città del Sole Edizioni
anno edizione: 2009
pagine: 118
Le porte del silenzio
Francesca Viscone
Libro
editore: La Mongolfiera
anno edizione: 2000
pagine: 96
La globalizzazione delle cattive idee. Mafia, musica, mass media
Francesca Viscone
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2005
pagine: 252
I meridionali sono tutti mafiosi? Che cosa significa essere "uomo d'onore"? E che cos'è "l'onore"? Si può parlare di "valori" mafiosi? I mafiosi credono in Dio? Che cos'è la musica della mafia? Perché alcuni tra i più prestigiosi giornali del mondo hanno dipinto i mafiosi come se fossero eroi ribelli e i calabresi come fossero tutti conniventi? Come mai i giornalisti stranieri sono riusciti ad intervistare i boss della 'ndrangheta? L'autrice cerca di rispondere a queste domande, senza mai dimenticare che non è possibile difendere o mettere in discussione il sistema nel quale si è nati e cresciuti senza conoscer neanche gli aspetti più inquietanti.