Libri di Francesco De Core
Mondiali 1982. La rivincita. Dalla polvere alla gloria: il trionfo dell'Italia
Francesco De Core
Libro: Libro in brossura
editore: DIARKOS
anno edizione: 2020
pagine: 309
Un allenatore contestato, solo contro giornali, tv e opinione pubblica. Il re del gol appena uscito dal gorgo del calcioscommesse. Un capitano di quarant'anni tra i pali. Enzo Bearzot, Paolo Rossi, Dino Zoff: dalla polvere alla gloria, il Mundial di Spagna del 1982 segna la loro rivincita. La rivalsa dell'Italia. Il riscatto di un gruppo che, isolatosi dal mondo esterno, porta a termine un'impresa sportiva memorabile, ribaltando ogni pronostico. Un cammino cominciato male, tra i veleni, nel girone di qualificazione di Vigo: tre pareggi, nessuna vittoria. Poi il silenzio stampa e il trasferimento a Barcellona: la cavalcata contro Argentina, Brasile e Polonia, quindi il trionfo nella notte magica di Madrid. Un successo straordinario che simbolicamente è racchiuso nell'urlo di Marco Tardelli al gol del 2-0 sulla Germania: rabbia e gioia insieme all'ennesima potenza. Liberate nell'estate più dolce della nostra vita.
Polvere per scarafaggi
Nando Vitali
Libro: Libro in brossura
editore: ad est dell'equatore
anno edizione: 2019
pagine: 169
“Vitali elabora, annota, cuce, chiosa senza mai giudicare, non c'è traccia di sentenza nella sua scrittura affilata e raffinata, ma una pietas e una curiosità indagatrice che allargano lo sguardo e il cuore, anche quando il cuore pare soccombere, e il male - come quasi sempre accade - prevalere come macigno che non si sposta, perché ingombrante, dalla strada di ciascuno.” (dalla prefazione di Francesco de Core)
La scelta dei compagni
Ignazio Silone
Libro: Libro in brossura
editore: E/O
anno edizione: 2023
pagine: 63
Cresciuto nella Marsica, a Pescina, Secondo Tranquilli, figlio di contadini benestanti, in seguito al terremoto del 1913 e la morte di genitori e cinque fratelli fu accolto a Roma da don Orione, un grande prete “di sinistra”. Conobbe molti militanti socialisti e diventò, nel 1921, uno dei fondatori del Partito comunista italiano. Dal comunismo si staccò nel 1930, avendone visto subito e combattuto la deriva autoritaria, anzi dittatoriale, quand'era esule in Svizzera, dove proprio in quell'anno pubblicò con il nome che si era scelto nella clandestinità il suo capolavoro, quel Fontamara che, descrivendo le condizioni di vita dei suoi contadini e la loro sete di riscatto, fu amato da lettori di mezzo mondo, ed ebbe una grande influenza, non ancora studiata a dovere, sulle letterature di tanti paesi, sulla vocazione di tanti scrittori, in Asia come in Africa, nelle Americhe, in Europa... Forse, prima del Cristo di Levi che in qualche modo ne seguiva la tracce, fu il libro italiano più noto e più amato nel mondo, soprattutto in quello che ci siamo abituati a chiamare “terzo mondo”. Un altro suo testo molto letto dagli antifascisti fu La scuola dei dittatori (1938), ma il suo intervento più noto fu quello in cui denunciava il tradimento sovietico, raccolto nel 1955 insieme a quelli di altri testimoni che avevano creduto nel comunismo, Uscita di sicurezza. Inoltre, con una lucidità ben rara tra i suoi contemporanei, Silone punta subito il dito sulla piaga parlando del “nichilismo di massa” come del nuovo, immane pericolo: l'accettazione del mondo come viene, vivendolo alla giornata, senza interrogarsi su quanto ha alle spalle e quanto ha davanti, e su dove ci sta portando. E se oggi questo testo straordinario ha tanto da insegnarci è proprio sul nostro presente, sulla nostra accettazione della società così come il potere e il capitale (e i politici e intellettuali al suo servizio, anche tanti che si dicono “di sinistra”) predispongono per noi. Prefazione di Francesco De Core.
Beco. Vita in romanzo di Ayrton Senna
Leonardo Guzzo
Libro: Libro in brossura
editore: Pequod
anno edizione: 2021
pagine: 120
«C'è una grandezza superiore in Ayrton Senna, che prescinde da tutto e tutti. Un magnetismo che avvince, al di là delle corse e i motori, al di là dello sport. Anche io l'ho avvertito, occupandomi di Formula Uno da direttore di Tuttosport e poi da inviato colorista de La Stampa, pur senza incocciare mai nel pilota brasiliano. E mi ha toccato, di riflesso, il dolore speciale per la sua tragica scomparsa. Pensavo si chiudesse così ma mi sbagliavo. Molti anni dopo, finito Senna e finito io come inviato speciale nello sport del mondo — il che è più che nel mondo dello sport — mi è piombato addosso questo Senna di Leonardo Guzzo e sono rimasto una volta di più, e in maniera più intensa di una volta, avvolto dal personaggio. Senna non ha vinto più di tutti, e probabilmente non è stato il più bravo di tutti. Però mai nessuno ha attirato tanto amore. In Brasile me lo hanno accostato non a Pelè — troppo facile e poco vero — ma al più difficilmente e intensamente amato Garrincha, calciatore con le stimmate della poliomielite a fargli strano il passo. Senna sembrava aver patito una polio dentro, tutta sua. Traballava, come suggerisce "Beco", il soprannome di quando era bambino che Guzzo mirabilmente assegna come titolo al suo libro. Infantile era l'eroe Senna — misterioso, estremo, puro — come infantile è l'amore di cui resta oggetto. Una spiegazione a questo amore non c'è ma anche non deve a tutti i costi esserci. Il campione, e mica solo dello sport, ha un fluido che ci raggiunge e ci condiziona. Se conoscessimo questo fluido arriveremmo a produrlo in serie e sarebbe uno schifo. Della magia di Senna mi piace sapere che non voglio sapere il perché. Il libro di Guzzo fornisce al mio non sapere una forte dose di parole, come un lungo mantra, una formula esoterica di cui non è obbligatorio conoscere pignolescamente il significato. Basta offrire mente e cuore alla prima pagina per rimanere presi, bloccati — divorati direi — da una scrittura davvero eccezionale: piena ma non barocca, ricca ma non proterva, cesellata ma non narcisistica. Nelle pieghe di questa scrittura corre l'eroismo solitario di Senna, la sua umanità sdrucita, lo sguardo vivo, guizzante e a volte perfino triste, il che vuol quasi sempre dire intelligente. Non c'è modo più efficace di un'evocazione magica per riportarlo in vita. La magia letteraria di Beco ha rinforzato la mia fantasia e la mia "sottomissione" nel rapporto con Ayrton Senna: è come quando uno è innamorato e scopre che quella certa musica, quel certo quadro gli servono per non capire bene il suo amore, e dunque per goderselo di più.» (Gian Paolo Ormezzano)
Con gli occhi di Caravaggio. Napoli, 1606-1610
Francesco De Core, Sergio Siano
Libro: Libro rilegato
editore: Intra Moenia
anno edizione: 2017
pagine: 168
Perché Caravaggio arrivò sul finire di una vita travagliata proprio a Napoli? Da chi si nascondeva, perché era perennemente in fuga? E quali opere riuscì a portare a termine lontano dalla “sua” Roma? Ricostruendo un diario intimo che mescola il vero e il verosimile, il reale e la finzione, Francesco de Core ci propone l’ultimo segmento dell’esistenza del grande maestro affidandosi appunto alle sue parole. Michelangelo Merisi ebbe per Napoli un trasporto viscerale, operando in una città dalle contraddizioni vertiginose, dove ricchezza e povertà hanno convissuto - e ancora convivono - negli spazi stretti dei vicoli, nelle chiese, negli ospedali e nei palazzi. Il testo è accompagnato dalle foto di Sergio Siano, calatosi nelle profondità di una metropoli che dal Seicento a oggi pare vivere un eterno presente. Un diario sofferto che si alterna a immagini capaci di evocare vecchie e nuove suggestioni: così Caravaggio palpita nelle pagine di questo volume, con la sua modernità di uomo ribelle prima ancora che di artista rivoluzionario.
Un pallido sole che scotta. Da Africo a Napoli, viaggio nel cuore del Sud
Francesco De Core
Libro: Libro in brossura
editore: Spartaco
anno edizione: 2015
pagine: 169
Il Meridione raccontato da Francesco de Core è amore e tormento, incisione profonda nella carne di un territorio dell'anima che poteva essere e non è, di una patria con troppe bandiere, un eterno purgatorio di attese tradite. È un cammino della speranza, repressa dagli occhi e voluta con il cuore. In buona, ottima compagnia di scrittori e artisti, apolidi e icone di un'Europa smarrita, anacoreti alla ricerca di un loro deserto dove vivere e pregare, poeti che amano parole e colori. Niente acquerelli, eppure non solo fotografie in bianco e nero, ma nitide tracce di un giornalista che oltre alla penna porta in valigia un'accetta affilata. Attento e curioso, ama aggirarsi tra le mura sbrecciate di Casertavecchia, come Pier Paolo Pasolini. Assieme ad Albert Camus si lascia abbagliare dai resti maestosi ed eterni di Paestum. Schiuma di rabbia con Giuseppe Berto sul suolo calabro violato e si ferma con pudore accanto a Leonardo Sciascia all'ingresso della Certosa di Serra San Bruno. Poi si tuffa nei versi di Alfonso Gatto, il coriaceo amante di Salerno e della divina costiera. A Marcianlse, sulle orme di Roberto Saviano, sale sul ring nella fabbrica di campioni del maestro Domenico Brillantino: qui respira sudore e grinta, disciplina e sacrificio. Sembra soffocare nel corpo dilaniato di Napoli, con le lacrime di cenere di Giuseppe Montesano e i richiami a Elena Ferrante, Nicola Pugliese e Luigi Compagnone. Sullo sfondo il profilo rigoroso di un esule, Gustaw Herling.
Silone, un alfabeto
Francesco De Core, Ottorino Gurgo
Libro
editore: L'Ancora del Mediterraneo
anno edizione: 2003
pagine: 158
Dalla A di anarchia e Abruzzo alla P di partitocrazia, alla S di Stati Uniti, fino alla V di verità, Francesco De Core e Ottorino Gurgo ricostruiscono l'universo di Ignazio Silone, la sua attività di scrittore ma anche quella di pensatore socialista e cristiano mai piegato al potere (politico e della Chiesa).
Silone. L'avventura di un uomo libero
Ottorino Gurgo, Francesco De Core
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 1998
pagine: 464
Questa biografia del "maggior scrittore vivente", come lo definì William Faulkner, ripercorre tutte le tappe dell'esistenza di Silone: dai primi anni nella natia Pescina, alle lotte giovanili in difesa degli umili e degli oppressi; dall'esperienza politica nel PCI alla clamorosa svolta che lo portò a rifiutare Stalin e a denunciare le degenerazioni del socialismo reale sfidando l'isolamento e le persecuzioni; dall'impegno letterario alle grandi battaglie civili che come politico, giornalista e scrittore lo videro sempre in prima linea nella lotta al fascismo e nella difesa della libertà.