Libri di Franco Zazzara
Il futuro dei Marsi-The future of the Marsi
Franco Zazzara
Libro: Copertina morbida
editore: Gruppo Albatros Il Filo
anno edizione: 2014
pagine: 131
"Il fiume Sangro fino a Gioia (Vecchio) e giù verso Sperone, Lecce nei Marsi, Ortucchio, Antino, Angizia e il fiume Pitone-Giovenco da Bisegna a Pescina, ad Armenio, Cerchio ed Aielli, sono stati un affascinante veicolo di movimento di uomini per lunghissime distanze, migliaia di anni fa, alla ricerca della vita lungo quelle acque. Il terminale di quei viaggi che riguarda la nostra storia era Pit-Sa-In (apertura nella roccia-quella-fiume), il nome sumerico della mia straordinaria cittadina (Pescina) alla foce del fiume-serpente Pitone che alimentava il Lago Fucino, che il Potere, non la Storia (Cultura e Religione), vorrebbe cancellare".
Marsi. Non libro di storia né di archeologia, ma storia dell'uomo, vinto
Franco Zazzara, Emilio Cerasani
Libro: Copertina morbida
editore: Gruppo Albatros Il Filo
anno edizione: 2013
pagine: 290
"La Marsica, questa celebrata terra, incastonata come uno smeraldo nel cuore verde dell'Italia centrale e che ogni natìo si porta dentro come un macigno irremovibile dell'anima, ci restituisce un'altra mirabile testimonianza della sua straordinaria cultura. Testimonianza di un popolo protagonista nella storia, dove le parole, nel libro di Franco Zazzara, si assumono come pietre monumentali, capaci di irrompere nella possibilità di una storia altra, di visuale prospettica diversa dell'uomo nella nostra madre terra."
Santa Rosalia di Palermo e San Berardo dei Marsi
Franco Zazzara, Graziella Di Salvatore
Libro: Copertina morbida
editore: Gruppo Albatros Il Filo
anno edizione: 2012
pagine: 94
Un documento del XVII secolo redatto dallo storico Pietro Antonio Tornamira cela le tracce di un legame tra San Berardo (1079-1130), Vescovo e Cardinale della Diocesi dei Marsi, e di Santa Rosalia Vergine (1130-1166), Patrona di Palermo. Franco Zazzara e Graziella Di Salvatore riescono a ricostruire, passo dopo passo, attraverso quella che loro stessi definiscono una successione di "apparenti casualità", un legame profondo tra due realtà italiane apparentemente molto distanti. Al di là però della documentazione storica e storiografica, resta la testimonianza di un momento cardine della vita dei due autori, mosso da uno studio sui Santi, come attestato nella postfazione di Graziella Di Salvatore.