Libri di Friedrich A. von Hayek
La denazionalizzazione della moneta
Friedrich A. von Hayek
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2018
pagine: 208
Il sistema monetario non è qualcosa di prettamente tecnico e separato dal resto delle istituzioni sociali. La soluzione che viene data al problema della moneta è parte integrante dell'habitat istituzionale dentro cui viviamo. E da essa dipendono i gradi di libertà di possono beneficiare le nostre azioni. Friedrich A. von Hayek, premio Nobel per l'economia e maggiore rappresentante della cultura liberale del Novecento, ha fatto della questione monetaria il tema della sua prima riflessione teorica. Si è poi dedicato ad analizzare i presupposti gnoseologici e normativi su cui si basa la società libera. E ha formulato una severa critica alla "democrazia illimitata", quel tipo di sistema sociale in cui «non è più la volontà o l'opinione della maggioranza a determinare cosa debba fare il governo, ma è il governo che è costretto a soddisfare ogni tipo di interesse, allo scopo di mettere assieme una maggioranza». Tale situazione è in parte sostanziale favorita dal monopolio governativo dell'emissione della moneta. Come dire che, per ripristinare una "democrazia limitata", per circoscrivere cioè il potere del ceto politico, è necessario abbattere quel monopolio, responsabile di inefficienza, disoccupazione, fenomeni degenerativi della vita sociale. Ossia: bisogna affrancarsi da qualsiasi forma di sovranismo monetario. Il che è possibile solo a condizione che la moneta venga offerta da istituzioni che operino in regime di concorrenza. Hayek presenta in questo suo saggio una proposta ben articolata, su cui tutti i difensori della libertà individuale di scelta devono riflettere. Come alcuni commentatori hanno messo in evidenza, è possibile che tale proposta debba essere integrata ed emendata. Lo stesso Hayek lo riconosce. Ma resta il problema che il monopolio dell'emissione della moneta non è compatibile con le priorità funzionali di una società aperta. E una soluzione dev'essere trovata.
Conoscenza, competizione e libertà
Friedrich A. von Hayek
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2017
pagine: 150
Questo volume riunisce i più importanti saggi che Friedrich A. von Hayek ha dedicato al legame che unisce la competizione e la conoscenza. La raccolta si apre con "Economics and knowledge", che è un punto di riferimento obbligato dell'itinerario hayekiano, l'«evento decisivo» (come lo stesso Hayek ha dichiarato) della sua carriera intellettuale. Il saggio è la più conseguente critica dell'impostazione economica tradizionale. Questa, basata sulla statica concezione dell'equilibrio economico generale, assegna agli attori una condizione di onniscienza o comunque attribuisce loro un'impossibile conoscenza dei dati rilevanti. Ma le cose non stanno così. I singoli attori sanno poco. C'è all'interno della società una divisione della conoscenza. Ed è questo il tema che Hayek approfondisce in "The use of knowledge in society", che è tuttora uno dei saggi più citati nelle riviste internazionali. Qui l'autore mostra in quale modo la cooperazione resa possibile dal mercato costituisca uno strumento di mobilitazione della conoscenza che nessun individuo possiede nella sua totalità, perché è dispersa all'interno del sistema sociale e non può essere centralizzata da alcuna autorità. Ne discende, come Hayek spiega in "The meaning of competition" e in "Competition as a discovery procedure", che la concorrenza non è altro che un procedimento di esplorazione dell'ignoto e di correzione degli errori. Se gli attori sapessero ciò che spesso la teoria attribuisce loro, il processo concorrenziale sarebbe inutile e dannoso.
La via della schiavitù
Friedrich A. von Hayek
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2011
pagine: 293
Qual è la lezione che questo libro destina al mondo occidentale dell'epoca e al tempo stesso - per l'attualità delle sue intuizioni - concede in eredità ai contemporanei? Semplicemente che non può esservi alcun compromesso tra la libertà e i diritti "sociali" degli individui. Il fascismo, il socialismo, il nazismo, il comunismo, totalitarismi che, secondo Hayek, conducono alla via della schiavitù, sembrerebbero ormai appartenere ai residui del "secolo breve". Questi regimi dispotici non hanno saputo adattarsi alle sfide della modernità, e quindi hanno dovuto soccombere sotto il peso delle loro nefandezze etiche e inefficienze economiche. Mentre il sistema democratico, insieme al mercato, si sono rivelate le soluzioni più idonee, seppure in sé imperfette, per il mantenimento e il miglioramento degli equilibri politici e per il progresso morale e materiale della società civile. Emerge, però, la delusione dell'autore nei confronti del destino storico della democrazia. La radice delle sue distorsioni originarie sta proprio nell'opposizione dei popoli all'idea di libertà, che si manifesta nell'anelito masochista alla schiavitù. Il problema sollevato da Hayek - perché emergono i peggiori ovvero, per contro, soccombono i migliori - costituisce uno dei maggiori crucci per i cittadini del nostro tempo, la causa della loro delusione e del loro distacco dalle istituzioni politiche. Prefazione di Raffaele De Mucci.
Nuovi studi di filosofia, politica, economia e storia delle idee
Friedrich A. von Hayek
Libro
editore: Armando Editore
anno edizione: 1997
pagine: 336
L'ordine sensoriale. I fondamenti della psicologia teorica
Friedrich A. von Hayek
Libro
editore: Rusconi Libri
anno edizione: 1990
pagine: 300
Individualismo: quello vero e quello falso
Friedrich A. von Hayek
Libro
editore: Rubbettino
anno edizione: 1997
pagine: 84
L'abuso della ragione
Friedrich A. von Hayek
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2007
pagine: 378
Uno dei frutti del positivismo è stato quello della fiducia nell'universale applicabilità di un metodo scientifico unico. Così dalla fisica agli studi sociali si è pensato che tutti i fenomeni potessero essere indagati allo stesso modo senza tenere in debita considerazione le differenze sostanziali tra i vari campi di indagine anzi si è ritenuto che quanto più una disciplina si fosse allontanata dal metodo scientifico tanto più avrebbe dovuto essere considerata meno degna di credibilità. Il libro di Hayek costruisce una formidabile confutazione di questo assunto ponendo le basi di quella che sarà la teoria di Popper del metodo scientifico.
Le parole del liberalismo
Friedrich A. von Hayek
Libro: Libro in brossura
editore: Armando Editore
anno edizione: 2017
pagine: 174
Contro i nemici del mercato e i difensori interessati della "giustizia sociale", i pianificatori distruttori di ricchezza, Von Hayek ha riaffermato i valori del liberismo, l'esigenza di una "utopia liberale", di un liberismo visionario capace di suscitare l'entusiasmo dei giovani e l'interesse degli intellettuali.
La presunzione fatale
Friedrich A. von Hayek
Libro
editore: IBL Libri
anno edizione: 2023
Da dove vengono gli errori del socialismo? In questo libro, Friedrich A. von Hayek ritorna sui temi che erano stati al centro delle sue ricerche inserendoli all’interno di un’unica grande cornice. Il socialismo, al pari di altre ideologie moderne, è una forma di “presunzione”: la presunzione di avere a disposizione sufficiente conoscenza per ridisegnare la società, eliminando quelli che ci sembrano essere i suoi difetti, senza badare troppo al percorso che ha portato alla formazione delle istituzioni. Questa presunzione appartiene soprattutto agli intellettuali, ma non a loro soltanto. Essa è la conseguenza del modo in cui si è andata formando la mente umana. Le nostre inclinazioni innate ci spingono in direzione del collettivismo e ci rendono più difficile comprendere i fondamenti della società libera. Il liberalismo è l’esito di un’evoluzione che non è stata pilotata da nessuno e ci propone norme artificiali e distanti dal nostro modo “naturale” di vivere assieme. Tanto preziose, perché garantiscono una prosperità altrimenti inimmaginabile, quanto fragili.
Conoscenza e processo sociale
Friedrich A. von Hayek
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2023
pagine: 472
Friedrich A. von Hayek è noto soprattutto per i suoi scritti di economia e di filosofia politica. Ma egli ha lasciato un’estesa eredità anche nel campo della psicologia teorica e della teoria della conoscenza. Anzi, si può dire che è proprio quanto da lui sostenuto in tale ambito a fornire gli strumenti con cui afferrare il significato della sua intera opera. Cresciuto in quella che era ancora la Grande Vienna, Hayek ha intrapreso gli studi economici munito di una vasta dotazione culturale, la cui presenza è chiaramente avvertibile anche nei suoi primi scritti di teoria economica. Il che lo ha progressivamente spinto a misurarsi con questioni che, nella spiegazione della vita individuale e collettiva, precedono e conferiscono una più adeguata identificazione ai problemi economici e sociali. Il lettore vedrà che, posti per la prima volta assieme, gli scritti raccolti in questo volume consentono di percorrere un itinerario cha va dalla trasformazione del cervello in una mente umana al perché il mondo sensoriale non sia il punto di partenza, dall’esistenza di un ordine presensoriale alla constatazione che ciò di cui siamo consapevoli è un fenomeno secondario, dalla scienza come sistema ipotetico-deduttivo ai gradi delle nostre spiegazioni e ai fenomeni complessi, dalla dispersione della conoscenza all’interno della società al processo sociale come esplorazione dell’ignoto, dalla presunzione di onniscienza agli «abusi della ragione». È un viaggio che getta una potente luce sull’estensione dell’opera hayekiana e sulla sua fecondità. Non sorprende pertanto che Hayek abbia portato a un più alto grado di elaborazione teorica l’insegnamento metodologico di Carl Menger, il fondatore della Scuola austriaca di economia. Più esattamente, ha mostrato come quell’insegnamento possa essere considerato la provincia di un continente molto più vasto, dentro cui si trovano, per rammentare solo i principali, i contributi di Bernard de Mandeville, David Hume e Adam Smith. Sono autori accomunati dalla stessa premessa gnoseologica, dal riconoscimento cioè della condizione di ignoranza e di fallibilità, a cui indefettibilmente soggiacciono tutti gli esseri umani: perché non c’è nulla che possa renderci onniscienti e non c’è precauzione che possa sottrarci all’errore.
Diritto, legislazione e libertà
Friedrich A. von Hayek
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Società Aperta
anno edizione: 2022
pagine: 736
Diritto, legislazione e libertà è il risultato di una lunga gestazione. In ordine di tempo, è l'ultima delle grandi opere di Friedrich A. von Hayek. Il suo scopo è individuare l'habitat normativo e istituzionale che consente la cooperazione tra soggetti non sottoposti a una gerarchia obbligatoria di fini e che possono liberamente decidere i contenuti delle proprie azioni. Di qui l'importanza del diritto, ovvero delle norme di «giusta condotta», e la reiterata preoccupazione nei confronti di quella produzione legislativa che, prescrivendo il raggiungimento di specifici obiettivi, restringe o impedisce la scelta individuale. Non diversamente da tutti gli altri lavori hayekiani, l'opera ha come sua premessa gnoseologica la nostra condizione di ignoranza e fallibilità.
L'ordine sensoriale. I fondamenti della psicologia teorica
Friedrich A. von Hayek
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Società Aperta
anno edizione: 2021
pagine: 320
Pubblicato nel 1952, "L'ordine sensoriale" è un tentativo sistematico, originale e fecondo di elaborare una dottrina della conoscenza sulla base di una psicologia teoretica che col tempo, e nonostante le tante scoperte nel campo delle scienze cognitive, non ha perso d'interesse. Le ricerche sulla funzione cognitiva della mente umana e sul modo in cui organizza i "dati sensoriali" portano Hayek a formulare una teoria della conoscenza che influenzerà tutta la sua opera. L'ordine sensoriale, infatti, non descrive soltanto le dinamiche del processo conoscitivo e del modo in cui la conoscenza si forma e si trasmette, ma, spiegando il passaggio da un 'ordine individuale' a un 'ordine esteso', si pone anche come il fondamento della teoria dell'azione umana hayekiana e come la premessa del suo contributo alle scienze sociali teoriche.