Libri di G. Angelini
Fabrizio Spucches. The last drop. Ediz. italiana e inglese
Libro: Copertina rigida
editore: NFC Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 160
Con questo libro realizzato con CESVI, Spucches non fa confronti o paragoni e non ha alcuna intenzione di stendere una macabra classifica della gravità dei problemi di popoli così diversi, anzi trasporta il visitatore in un'ottica metaforica e paradigmatica, in un cortocircuito che sovverte il racconto mediatico, sempre legato all'emergenza altisonante e mai a una vera presa di coscienza. E allora capiremo che se nei primi giorni della guerra ognuno di noi si mobilitava per aiutare il popolo ucraino, già dopo pochi mesi questa attenzione scemava e l'empatia poco a poco svaniva. Ecco allora queste persone rendersi indistinte nella fotografia, vittime di guerra e siccità che si trasformano in semplice catalogazione di un problema che dovrebbe colpirci non solo sull'onda emotiva. Navigano tutte sulla stessa barca queste persone, in quel blu che è il cielo che lancia bombe in Europa e vuoto di quella pioggia che da troppo tempo non scende in Africa. Madri coi bambini rispondono dunque alla stessa domanda e intere famiglie si mostrano con tutto ciò che posseggono, che sia perché il destino non ha mai dato loro nulla o perché i bombardamenti hanno distrutto ciò che avevano...
Oltre la politica. Valori e istituzioni per una società nuova
Osvaldo Gnocchi Viani
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 1989
pagine: 272
Dalla scuola del programma alla scuola del curriculum. Politica, burocrazia e professionalità
Lawrence Stenhouse
Libro
editore: Armando Editore
anno edizione: 1991
pagine: 288
I sansimoniani. Protagonisti e ideali della città futura
Osvaldo Gnocchi Viani
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 1996
pagine: 160
Osvaldo Gnocchi Viani, amico di Prospero Moisé Loria e fra i primi coraggiosi animatori della Società Umanitaria, rappresenta una delle figure più caratteristiche e insieme tuttora sconosciute, di quel singolare ambiente milanese, che tra la fine dell'800 e i primi del '900 ha fatto da fertile laboratorio per un rinnovamento civile e culturale, in grado di inserire l'Italia nel grande dibattito dell'Europa contemporanea. Da qui nasce l'importanza del saggio di Gnocchi Viani sui sansimoniani, un inedito rimasto a lungo nel silenzio degli archivi dell'Umanitaria e riproposto da Giovanna Angelini.
Actum Ticini. Ricerche sull'alto medioevo pavese
Libro: Copertina morbida
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2021
pagine: 296
Scelta dai longobardi all'inizio del VII secolo come capitale del loro regno, Pavia gode, in virtù di questo status ma anche di un'ubicazione favorevole nel contesto geografico padano, di una condizione di floridezza economica e di grande prestigio per tutto l'alto medioevo. La distruzione del palatium reale nel 1024 coincide con l'inarrestabile ascesa della rivale Milano, destinata all'egemonia regionale nei secoli successivi. Nella Pavia di età comunale, pur splendida per straordinarie basiliche romaniche e poi sede di importanti insediamenti mendicanti, si avvia così una sorta di ripiegamento nella memoria di un passato glorioso, che diventerà discorso politico per i Visconti, i quali all'eredità longobarda legheranno le loro ambizioni "regie". Una tradizione entro cui si colloca anche la fondazione dell'Ateneo, uno dei grandi promotori della costruzione di quella memoria idealizzata. Una recente fortunata mostra dal titolo I Longobardi. Un popolo che cambia la storia, realizzata dai Musei Civici di Pavia, ha rappresentato uno snodo importante ai fini di una rinnovata attenzione pubblica per l'inestimabile tesoro artistico e culturale della città, trasmesso dalla sua storia altomedievale e regia. L'occasione ha permesso di tornare a interrogarsi su come implementare la conoscenza e gestire il recupero di un patrimonio tutt'oggi non adeguatamente valorizzato. La mostra è stata anche uno sprone, per l'Università di Pavia, per riflettere sul ruolo giocato, ieri come oggi, nella costruzione di una lunga tradizione di studi sui vari aspetti dell'alto medioevo pavese. I saggi contenuti nel presente volume offrono una panoramica dello stato della ricerca, e rilevanti novità critiche nei più disparati campi, dalla poesia epigrafica, alla storia del diritto, dal documento all'arte e all'archeologia, dalla cultura letteraria al tema, centrale nella storia di Pavia, della memoria moderna del passato regio.
La riforma della scuola. Quel che resta da pensare
Libro
editore: Glossa
anno edizione: 2001
pagine: 206
La Cappella del Collegio Ghislieri di Pavia. Architettura e decorazioni
Libro: Copertina morbida
editore: Ibis
anno edizione: 2005
pagine: 97
La Cappella del Collegio Ghislieri di Pavia attendeva una trattazione delle sue vicende storiche, architettoniche e decorative. Il volume intende colmare questa lacuna degli studi, raccogliendo il cospicuo materiale documentario disponibile e analizzando le strutture edilizie e le opere d'arte tuttora visibili. Il cantiere della Cappella è ripercorso nelle sue fasi a partire dai primi anni della costruzione del Collegio, sotto la direzione di Pellegrino Tibaldi (1571-84), sino agli ultimi interventi ottocenteschi. Sul fronte della decorazione e degli arredi, spiccano la pala d'altare del Moncalvo (1618-19) e il ciclo di cinque dipinti commissionato a pittori lombardi e del centro Italia per la beatificazione del fondatore Pio V (1672-73).
Tre anni di guerra in Africa settentrionale. 1940-1943 immagini dall'archivio storico dello stato maggiore dell'esercito
Libro: Copertina morbida
editore: Angelini Photo Editore
anno edizione: 2007
pagine: 2007
La testimonianza cristiana e testimonianza di Gesù alla verità
Libro: Libro in brossura
editore: Glossa
anno edizione: 2009
pagine: 265
La missione della Chiesa è descritta spesso in termini di testimonianza: la verità, da Gesù sussurrata agli orecchi dei discepoli, dev'essere gridata dai tetti. Secondo la cultura postmoderna parlare di verità è in ogni caso esagerato; se pure di verità si può parlare, il luogo non può essere quello pubblico. In quel luogo sono tollerate solo opinioni personali, e non pretenziose verità. La figura della testimonianza rimanda a una contraddizione tra cultura pubblica e predicazione cristiana, che pare inevitabile. Fin dall'inizio, d'altra parte, il vangelo ha suscitato litigi, e quindi un interminabile processo. Proprio per rapporto a quel processo il cri-stiano è testimone, in senso giudiziale. Il famoso "aggiornamento" mira invece a un rapporto con la nuova cultura, che vuol essere irenico e rimuove ogni conflitto; la parola cristiana perde il profilo di testimonianza, per candidarsi ad essere soltanto un supplemento d'anima per un mondo senz'anima. I contributi qui pubblicati, di taglio biblico, filosofico, di teologia sistematica e di teologia della cultura, sono frutto di un Seminario di studio volto a recuperare una nozione di testimonianza meno slavata.