Libri di G. Lucchesini
Distruzione del padre. Ricostruzione del padre. Scritti e interviste 1923-2000
Louise Bourgeois
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2008
pagine: 442
Il libro riunisce in successione cronologica la maggior parte degli scritti di Louise Bourgeois sulla propria vita e sul proprio lavoro: dal facsimile di alcune pagine preadolescenziali, tratte da un diario del 1923 smarrito da Louise in treno e recentemente ritrovato su una bancarella parigina, fino a una selezione di interviste e colloqui degli ultimi vent'anni. Nel corso della vita Louise Bourgeois ha incontrato e frequentato molti fra i principali protagonisti della scena letteraria e artistica contemporanea. Di tali frequentazioni questo volume registra commenti, aneddoti, ricordi di grande suggestione. Attraversano queste pagine, tra gli altri, André Breton e Marcel Duchamp, Fernand Léger (suo "maestro"), Mark Rothko, Alberto Giacometti, Francis Bacon, Robert Mapplethorpe. L'insieme di questi testi consente di completare e correggere la percezione della sua opera, restituendoci un ritratto assai dettagliato dell'artista e della sua personalità, oltre che uno scorcio, in presa diretta, della storia dell'arte del Novecento.
Manifesto del Terzo paesaggio
Gilles Clément
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2016
pagine: 112
Gilles Clément, paesaggista, indica tutti i "luoghi abbandonati dall'uomo": i parchi e le riserve naturali, le grandi aree disabitate del pianeta, ma anche spazi più piccoli e diffusi, quasi invisibili: le aree industriali dismesse dove crescono rovi e sterpaglie; le erbacce al centro di un'aiuola spartitraffico. Sono spazi diversi per forma, dimensione e statuto, accomunati solo dall'assenza di ogni attività umana, ma che presi nel loro insieme sono fondamentali per la conservazione della diversità biologica. Questo piccolo libro ne mostra i meccanismi evolutivi, le connessioni reciproche, l'importanza per il futuro del pianeta.
Grande musica nera. Storia dell'art ensemble of Chicago
Paul Steinbeck
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2018
pagine: 399
Raccontare l'Art Ensemble of Chicago significa attraversare buona parte delle esperienze artistiche più innovative del secondo Novecento. Senza mai allontanarsi dalla cultura afroamericana in cui si sono formati (la musica delle chiese nere, quella delle comunità locali, le bande dell'esercito, il jazz di ogni epoca), i suoi membri hanno saputo influenzare l'arte performativa di tutto il pianeta, sintetizzando nel concetto di Grande Musica Nera ciò che la diaspora africana nel mondo ha regalato alla cultura contemporanea. Fin dalla metà degli anni Sessanta, sul palcoscenico i membri dell'Art Ensemble creavano un irresistibile intreccio di esperienze spettacolari, suonando centinaia di strumenti, recitando poesie, dando vita a episodi teatrali, mascherandosi e usando costumi d'ogni provenienza. Emerso dal formidabile calderone espressivo della Chicago nera degli anni Sessanta, il gruppo si è affermato in una Parigi che era stata appena attraversata dai fermenti del Sessantotto e ha poi trionfalmente conquistato il pubblico di tutti i continenti. In questo volume Paul Steinbeck esplora nei dettagli la storia dell'Art Ensemble of Chicago. Unendo l'analisi musicale alla ricerca storica, propone un'approfondita interpretazione che ne lega insieme tutte le innovazioni: i diversi modelli d'improvvisazione, l'ampio repertorio di composizioni, la dimensione intermediale e quel concetto cooperativo di interazione sociale che ha permesso al gruppo di attraversare con successo i decenni. Nonostante infatti la dolorosa scomparsa di due fondatori, Lester Bowie e Malachi Favors, e il ritiro di Joseph Jarman, il creatore del gruppo Roscoe Mitchell lo guida ancor oggi assieme a Don Moye, caso più unico che raro nella storia della musica. L'avventura dell'Art Ensemble continua.
MAXXI Bulgari prize. Talia Chetrit, Invernomuto, Diego Marcon. Catalogo della mostra (Roma, 1 giugno-20 ottobre 2018). Ediz. italiana e inglese
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2018
pagine: 112
Talia Chetrit, Invernomuto (Simone Bertuzzi e Simone Trabucchi) e Diego Marcon sono i 3 finalisti del MAXXI Bvlgari Prize 2018, il progetto del museo per il sostegno e la promozione dei giovani artisti. Il volume documenta i lavori realizzati per il premio, con un ampio apparato iconografico e con testi di: Alessandra Di Maio, David Elliott, Giulia Ferracci, Anna Gritz, Yuko Hasegawa, Hans Ulrich Obrist, Hou Hanru, Ruba Katrib, Bartolomeo Pietromarchi e Luca Lo Pinto.
Mister Jelly Roll. Vita, fortune e disavventure Jelly Roll Morton, creolo di New Orleans, «inventore del jazz»
Alan Lomax
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2019
pagine: 368
Nel 1938 l'etnomusicologo Alan Lomax (colui che fra gli altri scoprì Woody Guthrie e Muddy Waters) incontrò in un piccolo club di Washington il pianista di New Orleans Jelly Roll Morton, che sosteneva con assoluta sicurezza di avere inventato il jazz. Lomax gli chiese un'intervista; Morton parlò per settimane. Il risultato ossessionò per anni l'intervistatore, che dopo la morte del pianista ne approfondì i racconti andando a cercare i veterani di New Orleans e i parenti di Morton. Nel 1950 il libro era finalmente pronto: non c'era solo il jazz, ma l'intreccio di razze che permea gli Stati del Sud, la vita irregolare fra bordelli di lusso e saloon, la nascita dell'industria discografica e della cultura popolare fra Otto e Novecento. Un affresco corale, con la vera voce di Morton a dominare, rimasto finora inedito per il lettore italiano. Nella sua introduzione, lo studioso Stefano Zenni ha appositamente aggiornato l'opera facendo il punto sulle più recenti ricerche che riguardano la figura, lungamente avvolta nella leggenda, del grande pianista di New Orleans. Data la loro importanza per la cultura americana, le interviste originali a Morton sono conservate nella Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti a Washington. Postfazione di Lawrence Gushee.
Breve trattato sull'arte involontaria
Gilles Clément
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2019
pagine: 101
«Per chi sa osservare, tutto è arte. La natura, la città, l'uomo, il paesaggio, l'atmosfera, ciò che chiamiamo "umore", e, infine e soprattutto, la luce. Peraltro, tutti conoscono l'arte degli artisti, quella firmata. Pittori, scultori, musicisti, scrittori, cineasti, danzatori ecc. sono chiamati in causa sulla questione dell'arte, a proposito della quale, come si sa, c'è sempre molto da dire. Esiste tuttavia un luogo indefinito nel quale si incrociano il dominio elementare della natura - le contingenze - e il territorio marcato dall'uomo. Questo terreno d'incontro produce figure che sono al tempo stesso lontane dall'arte e vicine, a seconda delle definizioni che se ne danno. Per quanto mi riguarda, considero come arte involontaria il felice risultato di una combinazione imprevista di situazioni o di oggetti organizzati conformemente alle regole d'armonia dettate dal caso.» (Gilles Clément)
Intelletto d'amore
Giorgio Agamben, Jean-Baptiste Brenet
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2020
pagine: 80
Ciascuno dei due testi che, attraverso un fitto intreccio di rimandi e implicazioni, disegnano la trama del libro, è una meditazione sul fantasma come luogo e soggetto dell'amore. E lo fanno mettendo a confronto in una prospettiva inedita due eccezionali personaggi: Guido Cavalcanti, il «primo amico» di Dante e maestro ineguagliato della fenomenologia amorosa, e Ibn Rushd, l'Averroè dei Latini, il filosofo arabo che ha più profondamente segnato il pensiero occidentale dal XIII al XV secolo. E se, per entrambi, la congiunzione con l'intelletto unico nomina la felicità suprema, è la funzione del fantasma che si rivela ogni volta decisiva. In che modo i pensieri ci appartengono, come può un'idea diventare «mia»? È il fantasma - rispondono il poeta e il filosofo che, mediante il desiderio, rende il pensiero proprio a un soggetto. Ma, per Cavalcanti, il fantasma deve perire perché la congiunzione amorosa abbia luogo e l'individuo sopravvive solo come un automa «fatto di rame o di pietra o di legno»; per il filosofo, invece, è la specie umana nel suo insieme il soggetto - anche politico - della felicità suprema. Prefazione di Alain de Libera.
Il tatto interno. Archeologia di una sensazione
Daniel Heller-Roazen
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2020
pagine: 368
Cosa vuol dire sentirsi vivi? A questa domanda Daniel Heller-Roazen risponde elaborando l'archeologia di un solo senso, quel «tatto interno mediante il quale percepiamo noi stessi». In venticinque concisi capitoli, che spaziano liberamente dalla cultura antica e medievale a quella moderna, l'autore analizza un insieme di fenomeni esemplari che hanno giocato un ruolo cruciale nella definizione - filosofica, letteraria, psicologica e medica - dell'esistenza animale. Con quest'opera, sensazione e sentimento di sé, sonno e veglia, estetica e anestesia, natura animale e natura umana, coscienza e incoscienza - acquistano un nuovo significato.
Miles Davis, il quintetto perduto e altre rivoluzioni
Bob Gluck
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2020
pagine: 336
1968, anno magico della cultura giovanile: il grande trombettista Miles Davis trasforma il proprio quintetto jazz spingendolo verso il funky e altri generi di consumo. Nel giro di pochi mesi il gruppo (con Wayne Shorter al sax) cambia tutta la sezione ritmica, ma in questa nuova veste non entrerà mai in studio d'incisione. La critica lo chiama il Quintetto Perduto: Chick Corea è al piano elettrico, Dave Holland ai bassi, Jack DeJohnette alla batteria. Il critico Bob Gluck ne esplora la musica, che si rivela un amalgama straordinario di elettronica, ritmi metropolitani, interazione collettiva e sperimentazione pura. Ma Gluck va oltre, mostrando il tessuto connettivo fra quelle idee e le nuove avanguardie. Corea e Holland uscirono dal quintetto per formare il gruppo Circle con il sassofonista Anthony Braxton; Braxton e DeJohnette erano membri di un'associazione di sperimentatori da cui nacque un altro trio da riscoprire, il Revolutionary Ensemble. La musica d'allora era tutta percorsa da aneliti rivoluzionari.
Ho costruito una casa da giardiniere
Gilles Clément
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2014
pagine: 156
Non lontano dalla casa di famiglia che ormai gli è vietata, in quella valle delle Farfalle dove, bambino, faceva le sue prime esplorazioni da entomologo, Gilles Clément costruisce letteralmente con le proprie mani una capanna di pietre. Nel profondo della campagna francese degli anni Settanta, egli immagina intorno alla sua nuova casa un giardino in movimento, un osservatorio delle specie, un laboratorio della natura in cui trovano già spazio tutte le preoccupazioni ambientali che lo renderanno un paesaggista celebre e rispettato nel mondo.
Il terrore
Arthur Machen
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2022
pagine: 145
Prima guerra mondiale. In un angolo remoto del Galles la popolazione deve fare i conti con una serie di morti raccapriccianti e di eventi inspiegabili. Presto il terrore si diffonde nelle campagne e, in un crescendo di angosciose supposizioni, la comunità arriva ad addebitare gli incomprensibili omicidi ai tedeschi, che si suppone abbiano creato un vero e proprio Stato sotterraneo. Si scoprirà tuttavia che non sono loro gli artefici del misterioso terrore calato inesorabilmente sulla placida campagna inglese, e prenderà sempre più corpo un'ipotesi sconvolgente, e cioè che l'ordine cosmico sia stato sovvertito e che (forse) non sia più possibile tornare indietro.
L'alternativa ambiente
Gilles Clément
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2015
pagine: 67
Mentre l'ecologia radicale, trincerata dietro i suoi rigorosi precetti, cerca di resistere, mentre il Green business si organizza per accaparrarsi il mercato bio, una terza strada, senza nome, ma che qui chiamo "Alternativa ambiente", nasce dall'intrecciarsi di mormorii - analisi contraddittorie, bilanci di catastrofi, azzardate profezie -, ma anche da dati certi, esperienze e ricerche attendibili. L'"Alternativa ambiente" guarda con interesse alla decrescita, ma senza aderirvi del tutto, prende le distanze dal Green business, ritenuto eccessivo, e, piuttosto che attendersi una qualche forma di salvezza dai parlamentari della Repubblica, si mette in attesa interrogando i possibili impatti dell'effetto-farfalla. Sì, il giardino è planetario, più nessuno può dubitarne, ma chiunque sia sufficientemente avvertito, da misurare l'ampiezza di una tale questione, si chiede come si possa diventare giardinieri, di questo giardino qui. Nessuna risposta arriva in un colpo solo. L'umanità incredula, di volta in volta addormentata dai media e risvegliata dalla crisi, saggia nuovi modi di vita, tenta nuovi percorsi in territori sconosciuti. Tutto è da inventare, tutto sembra nuovo.