Libri di G. Picone
De officiis. Quel che è giusto fare
Marco Tullio Cicerone
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2019
Per Michelangelo Picone
Libro: Libro in brossura
editore: Fabrizio Serra Editore
anno edizione: 2009
pagine: 64
Questa pubblicazione riproduce gli interventi tenuti a San Gimignano nella serata del 4 giugno 2009, in margine al Convegno organizzato dal 'Centro Europeo di Studi sulla Civiltà Cavalleresca', dal titolo Il revival cavalleresco dal Don Chisciotte all'Ivanhoe (e oltre), serata organizzata per ricordare la figura e l'opera di Michelangelo Picone, cofondatore del Centro e ideatore del Convegno sangimignanese. Nato ad Aragona (Agrigento) nel 1943, Michelangelo Picone svolse i suoi studi universitari a Firenze, alla scuola di Gianfranco Contini. La sua carriera universitaria si sviluppò in gran parte fra Svizzera, Stati Uniti e Canada, toccando, in ordine cronologico, le università di Friburgo, della Florida, la McGill di Montreal, l'università di California a Los Angeles, quella di Tempe in Arizona, quella di Zurigo, e infine ancora di Tempe, presso la quale è morto. Le università dove ha insegnato più a lungo sono la McGill, dove rimase dal 1969 al 1990 e, subito dopo, Zurigo: vi insegnò dal 1990 al 2008. I suoi studi esemplari sulla lirica e la narrativa italiana medievale e rinascimentale, i numerosi convegni organizzati, fanno di lui uno degli studiosi più competenti ed attivi nell'ambito dell'italianistica, in particolare negli studi dedicati a Dante, Petrarca e, soprattutto, Boccaccio, per i quali ha sviluppato nuovi, importanti approcci di ricerca.
Verso Savonarola. Misticismo, profezia, empiti riformistici tra Medioevo ed età moderna
Libro: Libro in brossura
editore: Sismel
anno edizione: 1999
pagine: XX-152
Le regole del beneficio. Commento tematico a Seneca, De beneficiis. Libro I
Libro: Libro in brossura
editore: Palumbo
anno edizione: 2013
pagine: 208
De officiis. Quel che è giusto fare. Testo latino a fronte
Marco Tullio Cicerone
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2012
pagine: 363
Nell'accezione ciceroniana, gli "officia" sono regole di comportamento. Per condurre bene, virtuosamente, sia la vita pubblica sia quella privata. Con il "De officiis", l'anno prima di morire, Cicerone si rivolge al figlio Marco e cerca di organizzare un sistema di trasmissione della memoria fra generazioni. Una specie di "Etica spiegata a mio figlio", come si intitolerebbe oggi, che è poi diventata uno snodo fondamentale per la cultura latina, medievale e moderna. Nata in tempi difficili per riassumere e tramandare l'identità culturale di una comunità in un passaggio storico cruciale, nel momento di massima discontinuità dell'organizzazione statuale romana, l'opera ha trovato lettori e cultori molto in là nel tempo. Questo passaggio di consegne, elaborato nella e per la guerra civile, è stato ripreso soprattutto quando la latinità era solo un ricordo o un modello. Con modalità prescrittive, Cicerone ha trasmesso il suo "munus" alle generazioni successive, proponendo quello che, nella ricezione, è divenuto un paradigma per chi si proponeva di riorganizzare altri tipi di società, sui fondamenti della "sapientia", della "iustitia", della "magnitudo animis", del "decorum". Si tratta di virtù che non potevano più essere, né concettualmente né politicamente, quelle che Cicerone aveva messo a punto ma che alla sua teorizzazione si rifacevano, reinterpretandola, adattandola, in una trasmissione di valori che ha permeato la cosiddetta "cultura occidentale" fino ai giorni nostri.
Clementia Caesaris. Modelli etici, parenesi e retorica dell'esilio
Libro
editore: Palumbo
anno edizione: 2009
pagine: 384
Multiculturalismo e il pluralismo religioso fra illusione e realtà: un altro mondo è possibile?
Libro: Copertina morbida
editore: Firenze University Press
anno edizione: 2006
pagine: 384
Il multiculturalismo afferma che persone di radici diverse possono coesistere e guardare al di là delle frontiere di razza, lingua, sesso ed età. Per Habermas, società multiculturali come gli Usa e la Svizzera dimostrano che non c'è bisogno di ricorrere ad una origine etnica, linguistica e culturale comune a tutti. Negli ultimi tempi, però, l'Occidente si è venuto a trovare con l'accentuarsi dei nuovi processi migratori, fra integrazione e conflitto. Si sono delineati nuovi fondamentalismi politici e religiosi che stanno minacciando ilnuovo confronto fra culture diverse. Da un lato il volto della paura, dall'altro il valore della tolleranza e del rispetto. Quali gli esiti prevedibili? Il volume raccoglie alcuni interventi presentati alla XII International Summer School on Religions (San Gimignano, 27-31 agosto 2005), organizzata dal Centro Internazionalle di Studi sul Religioso Contemporaneo.