Libri di Marco Tullio Cicerone
La vecchiaia-De senectute-L'amicizia-De amicitia. Testo latino a fronte
Marco Tullio Cicerone
Libro: Libro in brossura
editore: Vestigium
anno edizione: 2012
pagine: 96
La vecchiaia-L'amicizia. Testo latino a fronte
Marco Tullio Cicerone
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2006
pagine: 272
Composte entrambe nel 44 a.C. e concepite nella tradizione dei dialoghi filosofici,La vecchiaia e L'amicizia affrontano temi che la natura stessa dell'esistenza rende universali. Il Cato Maior de senectute non si propone come una consolatio sulla vecchiaia, ma piuttosto come un tentativo di alleviare il peso e le molestiae dell'età mostrando come la compiutezza della vita sia in realtà una grande conquista quando dietro di sé si lasciano opere da ricordare, azioni degne, un vissuto di cui si può andare fieri. La gioia, la sicurezza, il privilegio della vecchiaia stanno nella consapevolezza di una vita ben trascorsa e nella memoria di un passato costruttivo. Il Laelius de amicitia è un'esortazione a riconoscere l'insostituibilità dell'amicizia, che nasce per natura e non per calcolo e che, dopo la sapienza, è il bene più grande concesso all'uomo. Nel dialogo l'esaltazione di questo sentimento, che è anche espressione della innata tendenza dell'essere umano alla socievolezza, si accompagna all'elogio della virtus, fondamento morale di ogni legame serio e duraturo. Introduzione, traduzione e note di Nicoletta Marini. Saggio critico di Gianna Petrone.
La repubblica. Testo latino a fronte
Marco Tullio Cicerone
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2008
pagine: 583
Costruito come dialogo, il "De Repubblica" è uno dei testi fondamentali dell'intero corpus ciceroniano. Un testo di filosofia politica che analizza in maniera sorprendentemente attuale le possibili forme del governo e le sue altrettanto possibili degenerazioni. Cicerone riflette sulla natura della monarchia, sempre a rischio di trasformarsi in tirannide, sull'aristocrazia e sulla sua deriva in oligarchia, sulla democrazia che può scadere in demagogia. Ma si concentra anche sull'idea di giustizia e sulla sua pratica, all'interno dello stato e nei rapporti internazionali, sulla costituzione romana nel suo sviluppo storico e sulla figura dell'uomo di governo ideale, il princeps, colui il quale sacrifica l'interesse individuale a vantaggio di quello collettivo.
La vecchiaia. Testo latino a fronte
Marco Tullio Cicerone
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2013
pagine: 176
Tutta la saggezza e la dignità che la vecchiaia può portare, in uno dei testi cardine della latinità. Antidoto a un'epoca che non sa più invecchiare. Cicerone scrive "La vecchiaia" all'inizio del 44 a.C., appena prima dell'uccisione di Cesare, in un periodo per lui pieno di amarezze familiari e politiche, dedicandola ad Attico. Sceglie a portavoce Catone, ottantaquattrenne protagonista del dialogo, figura di intatta autorevolezza e di forte prestigio politico. "La vecchiaia" allestisce una ricca rassegna di exempla scelti tra i grandi personaggi del mondo greco e, soprattutto, dell'eroico passato romano, andando così oltre il "semplice" trattato teorico sulla vecchiaia, arrivando a essere un concreto strumento di propaganda politica.
La vecchiaia. Testo latino a fronte
Marco Tullio Cicerone
Libro
editore: Rusconi Libri
anno edizione: 2016
pagine: 176
In difesa di Marco Celio (Pro Caelio)
Marco Tullio Cicerone
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 1996
pagine: 184
Marco Celio Rufo comparve in tribunale nell'aprile del 56 a.C. sotto il peso di un'accusa gravissima: violenza politica, congiura contro lo stato. Sua principale accusatrice Clodia, donna di spicco nell'ambito dell'alta società romana. Suo difensore Cicerone, allora all'apice della carriera e della fama. In questa orazione, celebre tra le celebri arringhe del grande oratore, Cicerone procede senza curarsi di dimostrare l'innocenza del suo difeso, impegnandosi invece a confutare e distorcere i capi d'accusa e a demolire la figura morale della teste a carico, Clodia. È un'arringa in cui vengono sfruttati tutti i mezzi, astuti falsi capziosi che siano, per ottenere un'assoluzione. E Celio fu assolto; Clodia scomparve dalla scena pubblica di Roma, bollata per sempre dall'impietoso ritratto tracciato da Cicerone. La parola dell'oratore fu, ancora una volta, più forte della verità.
Dell'oratore. Testo latino a fronte
Marco Tullio Cicerone
Libro
editore: Rizzoli
anno edizione: 1994
pagine: 746
Scrivendo il "De oratore", nel 55 a.C., Cicerone mirava non solo a valorizzare la sua figura in un momento di eclissi politica, sotto l'incombere del potere dei triumviri, ma a definire un progetto culturale, inteso a rafforzare e mantenere il prestigio del ceto aristocratico. L'eloquenza era a Roma la disciplina dominante, connessa con la prassi politica e civile. Cicerone, che ne era autorevole esponente, ne illustra i precetti sulla traccia di un nuovo statuto. Emanuele Narducci, con la sua prefazione, guida il lettore a una approfondita comprensione dell'opera. Testo latino a fronte.
Il sogno di Scipione-Il fato. Testo latino a fronte
Marco Tullio Cicerone
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2002
pagine: 144
Il destino dell'uomo è il tema che accomuna le due opere qui raccolte, nelle quali Cicerone prende le distanze dalle principali correnti filosofiche del suo tempo: l'epicureismo, in cui scorge una minaccia per l'antica morale romana, e lo stoicismo con i suoi eccessi rigoristici. Nel Somnium Scipionis (54 a.C.), parte finale del perduto De re publica, Scipione l'Emiliano racconta in un lungo flash back carico di pathos e di suggestioni un sogno profetico nel quale il celebre avo, Scipione l'Africano, gli illustra l'assetto dell'universo, esortandolo a distaccarsi dalle vanità mondane e rivelandogli che una dimora celeste è il premio che attende gli uomini di stato. La vita attiva è dunque il presupposto della futura felicità ultraterrena, che spetta solo a coloro che hanno agito per il bene della patria. Nel De fato (44 a.C.) Cicerone mette a confronto la concezione stoica del destino come ferrea necessità con la teoria del libero arbitrio secondo la quale le azioni dell'uomo non rispondono a un ordine esterno ma si basano sulla sua volontà e responsabilità.
Opere filosofiche. Testo latino a fronte
Marco Tullio Cicerone
Libro: Copertina morbida
editore: UTET
anno edizione: 2016
pagine: 912
Le Tusculane. Testo latino a fronte
Marco Tullio Cicerone
Libro: Libro in brossura
editore: Foschi (Santarcangelo)
anno edizione: 2019
pagine: 444
Le Tusculane si possono considerare sicuramente una delle più importanti opere filosofiche di Cicerone: esse raccolgono cinque dialoghi immaginari ambientati nella villa ciceroniana di Tuscolo e sostenuti da due anonimi interlocutori, conosciuti generalmente come A (Auditor) e M (Magister). Queste disputationes, i cui singoli titoli evidenziano con chiarezza il contenuto dell'opera (come disprezzare la morte; come sopportare il dolore; come lenire le afflizioni; le altre perturbazioni dell'animo; a vivere in beatitudine la virtù è paga di se stessa), consentono al lettore di indagare la figura del retore e di comprendere che la retorica non è solamente un artificio precettistico, ma una macchina intellettuale piuttosto complessa.
L'amicizia. Testo latino a fronte
Marco Tullio Cicerone
Libro
editore: Rusconi Libri
anno edizione: 2017
pagine: 208
Il Laelius de amicitia, fortunatissimo dialogo ciceroniano risalente al 44 a.C. e dedicato ad Attico, s'immagina condotto da tre illustri interlocutori, Fannio, Scevola e Lelio, che disquisiscono sul tema dell'amicizia: cos'è, da cosa nasce e a quali fini tende. Mentre l'amicizia per i Romani è innanzitutto la creazione di legami personali a scopo di sostegno politico, la tesi di Cicerone espressa per bocca di Lelio, e ispirata soprattutto a fonti di orientamento platonico e storico, è assai innovativa: la vera amicizia è un sentimento del tutto disinteressato, un rapporto insostituibile che, dopo la sapienza, rappresenta il massimo bene cui l'uomo possa aspirare. Sforzandosi di allargare la base sociale dell'amicizia al di là della ristretta cerchia della nobilitas, ponendo come sue fondamenta valori come virtus e probitas, l'amicizia viene sdoganata dall'ambito esclusivamente politico per diventare una sorta di spinta al miglioramento individuale.
Opere retoriche. Testo latino a fronte
Marco Tullio Cicerone
Libro: Libro in brossura
editore: Scholé
anno edizione: 2019
pagine: 416
Le opere di Cicerone raccolte in questo volume sono espressione della cultura fondamentale per l'aggregazione sociale nel mondo antico greco e romano: vale a dire la retorica, intesa come arte del dire nelle pubbliche assemblee e del parlare pubblicamente nel foro e nei tribunali. Già nel trattato giovanile intitolato "De inventione" Cicerone si era occupato della prima delle cinque parti che, fin dalla "Retorica" di Aristotele, costituivano tradizionalmente l'oggetto di studio nelle scuole antiche: l'inventio, che è la capacità, scrive l'autore, di escogitare argomenti veri o verosimili, tali da rendere convincente una causa. Il progetto ciceroniano di trattare anche le successive quattro parti non ebbe mai seguito. Oltre al "De inventione", questo volume presenta il breve opuscolo intitolato "De optimo genere oratorum", cui seguono le più corpose trattazioni di scuola, denominate "Partitiones oratoriae" e "Topica". L'insieme costituisce il quartetto delle opere cosiddette minori di retorica di Cicerone. Di tutte queste viene qui fornita innanzitutto un'Introduzione storico-letteraria, seguita dall'elenco delle fonti, dalla discussione dei luoghi di controversa interpretazione filologica e dalla bibliografia specifica. Segue il testo latino con traduzione a fronte: il tutto con corredo di note esplicative. La trattazione delle quattro opere è preceduta da una sintesi di storia della retorica greca e latina, corredata da una bibliografia generale sulla materia.