Libri di Gaetano Bono
Riforma Nordio. Quello che c'è da sapere sulla separazione delle carriere e sulla riforma costituzionale
Gaetano Bono
Libro: Libro in brossura
editore: Guida
anno edizione: 2025
pagine: 126
La riforma Nordio viaggia spedita verso l’approvazione definitiva in Parlamento, ma l’ultima parola spetterà agli elettori che, nel 2026, saranno chiamati al referendum per decidere se la revisione costituzionale sull’assetto della magistratura meriterà di essere confermata o meno. Questo libro, grazie a uno stile lineare e a un linguaggio scorrevole, si rivolge innanzitutto ai comuni cittadini allo scopo di offrire un’agevole chiave di lettura per cogliere le implicazioni della riforma anche in vista proprio del referendum. Inoltre, grazie a uno studio approfondito delle molteplici questioni giuridiche, il libro si rivela particolarmente utile per gli addetti ai lavori al fine di un approfondimento tecnico-scientifico. Non si limita a un’analisi critica sui rischi derivanti dalla riforma Nordio, ma dimostra come sia ben possibile modificare la Costituzione per migliorare le garanzie di indipendenza della magistratura e la qualità ed efficienza della giustizia, differenziandosi dalle posizioni di coloro che non vedono alternative al mantenimento dell’attuale assetto costituzionale.
Meglio separate. Un'inedita prospettiva sulla separazione delle carriere in magistratura
Gaetano Bono
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2023
pagine: 130
Oggi i tempi sembrano maturi per arrivare a quella separazione delle carriere di cui si discute da almeno trent’anni, alla quale i magistrati sono da sempre unanimemente contrari, quantomeno nel pubblico dibattito. Ma è proprio un magistrato che – analizzando il tema senza pregiudizi, disvelando dall’interno i meccanismi di funzionamento degli uffici giudiziari e avanzando proposte originali – cerca di superare ogni dogmatismo e di far comprendere quale sia la vera posta in gioco che sta dietro le diverse tesi favorevoli e contrarie alla separazione delle carriere. Meglio separate come cartina di tornasole da utilizzare per valutare se le riforme, presenti e future, siano rispettose dei fondamenti della nostra democrazia oppure se rechino insidie che potrebbero aprire la strada a derive illiberali o autoritarie. Risulterà chiaro che la separazione delle carriere potrà avere molteplici effetti positivi – tra cui un miglioramento nella specializzazione di giudici e pubblici ministeri e una maggiore coerenza con l’idea di processo accusatorio – a condizione che essa venga inserita in un più ampio contesto di riforma e modernizzazione del sistema giudiziario e che vengano salvaguardate le attuali garanzie costituzionali della magistratura, nonché l’indipendenza del PM dal potere politico e la sua cultura della giurisdizione. Prefazione di Alessio Lo Giudice.

