Libri di Georg Simmel
Le metropoli e la vita dello spirito
Georg Simmel
Libro
editore: Armando Editore
anno edizione: 1995
pagine: 64
Studi su Rembrandt
Georg Simmel
Libro: Copertina morbida
editore: Abscondita
anno edizione: 2020
pagine: 104
«Per quanto le figure di Rembrandt ci appaiano intimamente scosse da una vita profonda, per quanto lunghe siano le fila del destino a cui sono intrecciate, nessuna di esse presenta quell'elemento caratteristicamente enigmatico tipico della «Monna Lisa» o del «Giuliano de' Medici» di Botticelli, delle teste dei giovanetti di Giorgione a Berlino e a Budapest, o del «Giovane inglese» di Tiziano a Palazzo Pitti. Paragonato con essi il modo di concepire e di rappresentare di Rembrandt è incomparabilmente più vibrante, procede nell'indistinto e, per così dire, all'infinito, privo di trasparenza logica; ma nonostante questo l'uomo rappresentato è per noi molto più aperto, più illuminato, un essere che ci è familiare. E questo non dipende per nulla dal fatto che i modelli di Rembrandt fossero uomini meno complessi, più lineari degli italiani del Rinascimento, che erano più differenziati e ricchi di tutte le finezze della cultura. Nasce piuttosto dal fatto che la concezione che Rembrandt ha dell'uomo, più complessa, più ricca di elementi, apparentemente meno chiara, ha reso percepibile nel fenomeno attuale la sequenza spirituale di sviluppi e di destini che lo hanno formato, rendendo possibile quindi il riviverlo e il comprenderlo dall'interno».
Filosofia del lavoro
Georg Simmel
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2021
pagine: 136
Il lavoro è davvero la fonte del valore delle cose? In realtà, il termine “lavoro” designa un processo che non è tanto semplice determinare: si possono commisurare lavoro fisico e lavoro intellettuale? Forse il lavoro dell’impiegato è meno faticoso rispetto a quello del manovale, ma spesso produce più valore grazie alla complessità dell’organizzazione sociale in cui s’inserisce. Così pure il minimo movimento della mano di un pianista rispetto alle prodezze fisiche di un saltimbanco. Il tentativo di parametrizzare il valore di ogni lavoro fallisce in partenza: a seconda dell’attività e del soggetto, la capacità di concentrare quantità di lavoro nella stessa unità di tempo varia immensamente. Da ultimo, il lavoro non si misura nemmeno sulla base della sua quantità, bensì dell’utilità del suo risultato. Di fronte alla disarmonia inevitabile tra l’ideale di eguaglianza e la massimizzazione delle prestazioni lavorative, il socialismo ha solo due strade: appiattire i bisogni o innalzare la cultura.
L'educazione come vita. Per una nuova pedagogia
Georg Simmel
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2019
pagine: 202
“Queste lezioni non si pongono come scopo la pura analisi teorica dell’attività pratico- pedagogica, da esse non devono nascere studiosi della pedagogia come da un ciclo di lezioni di storia nascono studiosi di storia, bensì pedagoghi”. Le parole di Georg Simmel pronunciate nella Schulpädagogik, tratte dalle lezioni tenute all’Università di Strasburgo nel semestre invernale 1915-1916, sono indicative di un malessere dilagante riguardo a una pedagogia che verteva su metodi sistematici; invece la scuola è una realtà viva, non segue un metodo o un sistema ma forma persone, soggetti viventi. Essa è un’istituzione che mira all’esercizio del pensiero, alla creatività, alla libertà e alla responsabilità di ciascuno, maestro o allievo che sia. Simmel dimostra nella Schulpädagogik, in qualità di filosofo, una particolare attenzione ai dettagli, una sensibilità manifesta che gli ha permesso di “vedere ciò che gli altri non hanno saputo cogliere”, fornendo alla contemporaneità una trama sociale non indifferente per comprenderne l’intreccio dell’io reciproco. L’“eclettico” pensatore è riuscito a carpire l’essenza del moderno nella frammentarietà e nella complessità delle interazioni umane e ha prospettato un modello di scuola nella relazione maestro-allievo che il nostro tempo dovrebbe assurgere come “archetipo” e ineludibile problematicismo.
Stile moderno. Saggi di estetica sociale
Georg Simmel
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2020
pagine: 438
Il filo che lega le riflessioni di Simmel, nella prospettiva originale proposta dai curatori, è quello dell'estetica sociale, ovvero lo studio dei fenomeni sociali alla luce dei metodi attinti dall'estetica, intesa sia come teoria della percezione sensibile sia come teoria dell'arte. Unendo l'interesse per le costanti antropologiche a un più sociologico «senso intensissimo del presente», Simmel ci insegna a riconoscere nell'estetica una dimensione costitutiva della società umana e a distinguere le modificazioni storiche del sensorio promosse dall'avvento del moderno stile di vita. Giochi di sguardi e di odori, ornamenti e corteggiamenti, ponti e porte, manici e cornici, mode e tipi urbani, fiere industriali e trasformazioni della sensibilità: l'estetica sociale non è solo un capitolo imprescindibile della filosofia di Simmel, ma un pensiero vivente, ancora valido per esplorare la nostra estetica quotidiana e per comprendere le trasformazioni della società contemporanea.
Il denaro nella cultura moderna
Georg Simmel
Libro
editore: Armando Editore
anno edizione: 1998
pagine: 80
Saggi di sociologia della religione
Georg Simmel
Libro
editore: Borla
anno edizione: 2000
pagine: 272
Tecnica e modernità nella Germania di fine Ottocento
Georg Simmel
Libro
editore: Armando Editore
anno edizione: 2000
pagine: 128
In questo saggio sono esposti alcuni aspetti rilevanti del confronto simmeliano con gli interrogativi che il moderno dominio della tecnica poneva alla cultura del suo tempo, ad esempio quello relativo al socialismo e all'individualismo. Le analisi di Simmel, come del resto quelle di F. Tonnies e M. Weber, sono più analisi della cultura che della società, e in tal senso si ricollegano agli scritti di Nietzsche, alla sua critica del progresso, della cultura della decadenza, alla sua concezione della società come cultura.
I problemi della filosofia della storia
Georg Simmel
Libro
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2001
pagine: 196-XXVI
La storia non è fatta da una generica "umanità", ma dagli uomini. Il discorso di Simmel sulla filosofia della storia si impernia sul riconoscimento che più in profondo di strutture impersonali come lo Stato, la cultura e la società vi è la vita di individui e comunità. La questione centrale è quella a lungo dibattuta dallo storicismo tedesco del rapporto scienza-metafisica: si tratta di garantire la loro autonomia reciproca, ma anche di riconoscere la loro connessione, nel senso che dietro i contenuti dell'esperienza vi è sempre l'individuo vivente.

