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Libri di Georges Vigarello

L'abito femminile. Una storia culturale

Georges Vigarello

Libro

editore: Einaudi

anno edizione: 2018

pagine: 300

Dal Medioevo a oggi, l'evoluzione dell'abito femminile è intimamente legata al contesto sociale e culturale di ogni epoca. Questo libro - nel quale ampio spazio è lasciato all'iconografia (ricca di dipinti, incisioni e fotografie) - ripercorre una storia fatta di stasi e rivolgimenti, evidenziando come gli elementi caratteristici delle mode siano sempre il sintomo di una sensibilità culturale, sposino una visione del mondo, riflettano l'evoluzione dei costumi e il ruolo della donna nella società. «Alcuni piccoli cambiamenti hanno inizio proprio nel cuore dell'Impero. Madame Carette, "lettrice" personale dell'imperatrice Eugenia, nel 1864 descrive diffusamente ciò che considera una novità: il "piccolo vestito" indossato dall'imperatrice stessa, con la gonna che aveva voluto piú corta e con meno volant, in occasione di un viaggio sulle Alpi, un tessuto modesto, drappeggi semplici e regolari che raddoppiano gli spessori del fondo. Le turiste inglesi della metà del secolo indossavano già gonne rialzate. La cronista dell'Impero ne individua una sensibile diffusione, che associa al piacere delle passeggiate o, ancora di piú, a una nuova frequentazione della città, dei suoi bazar, del suo traffico, dei suoi trasporti: "Ci si abitua in fretta a questo abbigliamento pratico con il quale, svelte e leggere, si scivola in mezzo alla folla, nei negozi e tra le vetture, senza temere i mille incidenti che provocavano i vestiti fuori misura". Una "riforma" di questo tipo sarebbe già un segno: quello di una maggiore presenza della donna nello spazio pubblico, di una maggiore frequentazione dei viali, dei grandi magazzini, degli spettacoli, dei caffè, il desiderio di una mobilità e di una praticità rinnovate».
32,00 30,40

Storia della bellezza. Il corpo e l'arte di abbellirsi dal Rinascimento a oggi

Storia della bellezza. Il corpo e l'arte di abbellirsi dal Rinascimento a oggi

Georges Vigarello

Libro: Libro in brossura

editore: Donzelli

anno edizione: 2007

pagine: VIII-286

I canoni della bellezza variano di epoca in epoca e la storia della loro metamorfosi è anche lo specchio delle trasformazioni delle società nel corso dei secoli. In questo libro, Georges Vigarello accompagna il lettore attraverso una minuziosa inchiesta sul concetto di bello dal Rinascimento ai giorni nostri. Come si è passati da un ideale di bellezza assoluta, quasi religiosa, alla democratizzazione della bellezza, diritto inalienabile dell'uomo nel mondo industriale? Al centro del percorso di Vigarello vi è l'estetica del corpo, l'arte di abbellirlo e la sua evoluzione nel tempo. Una storia avvincente, che racconta l'emancipazione del corpo dalle antiche costrizioni e il passaggio a una nuova disciplina, che è ormai vissuta, nell'epoca contemporanea, come un imperativo morale: esercizio fisico, ventre piatto, muscoli scolpiti. Se è il Rinascimento a rivelare per primo la bellezza del corpo, essenzialmente femminile, il XVIII secolo, invece, annuncia il recupero della voluttà: è bello quel che piace. Al mito delle donne floride e in carne, della pancia e dei gilet dei borghesi dell'Ottocento, si aggiunge la figura del dandy di importazione britannica. Il XX secolo è l'era del trionfo del corpo: Vigarello ne segue le evoluzioni, dai grandi magazzini dedicati alla moda e alla cosmesi di inizio Novecento, ai primi concorsi di bellezza, al mito delle dive biondo platino, agli ultimi anni dominati dal trionfo della chirurgia estetica.
18,50

La bellezza fatale. Rappresentazione del corpo femminile tra moda, media e patologia

Vannina Micheli-Rechtman

Libro: Libro in brossura

editore: Poiesis (Alberobello)

anno edizione: 2025

pagine: 128

Sulla base della sua esperienza clinica come specialista delle dipendenze, psicoanalista e filosofa, Vannina Micheli-Rechtman analizza i confini tra i disturbi alimentari e le rappresentazioni del corpo femminile. A partire dalla tragica storia di Ana Carolina Reston, giovane modella deceduta a causa dell'anoressia, l'autrice pone l'attenzione su quanto i canoni estetici imposti dalla moda ma anche e soprattutto dai media, abbiano contribuito alla diffusione del fenomeno contemporaneo che definisce "patologie dell'immagine". Gli standard di bellezza, esaltati da fotografie ritoccate e rese irrealistiche, trasformano il corpo femminile in un oggetto idealizzato e distante dalla realtà, in un vortice ingannevole di raggiungimento di un ideale effimero di bellezza. La circolazione su scala globale di immagini ritoccate impone silhouette sempre più essenziali e standardizzate, creando un'insostenibile distanza tra la donna e l'immagine fotografata, costringendola a confrontarsi con il dubbio, intimo, individuale, improvvisamente provocatorio e profondamente personale, di una perfezione irraggiungibile e di una realizzazione impossibile; corpi che vengono quindi a ridursi a meri oggetti di consumo. Per questo, l'autrice chiama a una riflessione urgente innanzitutto sulle responsabilità dell'industria della moda e dei media, sostenendo invece una rivoluzione culturale che passi dall'introduzione di immagini più aperte e dalla tolleranza verso espressioni estetiche più individuali, inaspettate o diversificate. Infine, Vannina Micheli-Rechtman offre un contributo anche su come orientare la terapia verso la considerazione dell'esistenza di un reale e intenso desiderio da parte dell'anoressica, di una vivacità nascosta ma presente sotto l'apparente rifiuto di ogni desiderio. Prefazione di Georges Vigarello.
20,00 19,00

Storia della fatica. Dal Medioevo a oggi

Georges Vigarello

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2024

pagine: 528

“Storia della fatica” è un’esplorazione della stanchezza attraverso le epoche e le culture: una narrazione in cui si incrociano i cambiamenti delle nostre strutture socio-lavorative e quelli riguardanti i corpi e l’auto-percezione, l’impatto della guerra e la nascita ed evoluzione dell’attività sportiva. Dal lavoratore medievale chino a vangare la terra fino all’impiegato ingobbito sulla scrivania o risucchiato dallo schermo di un pc, il modo in cui definiamo la fatica ha sempre detto molto del rapporto che abbiamo con noi stessi, con gli altri e con il nostro organismo. Se infatti dietro ogni sforzo c’è sempre stato un racconto e in ogni manifestazione della spossatezza c’è sempre stata la descrizione di un ruolo sociale o una promessa di redenzione, anche nei metodi che abbiamo escogitato per alleviare questa sensazione si nasconde il segno della società e delle sue metamorfosi: dalla scoperta in età moderna degli abiti freschi, del tabacco, del caffè e di altri stimolanti chimici (non ultime le droghe) al ricorso alle terapie psicologiche, alla meditazione e all’ascolto di sé per alleviare stress, disagi psicosomatici e burnout. Alternando testimonianze scritte ad altri documenti d'archivio, quest'opera approfondisce i molti modi in cui sono cambiati i suoi simboli di secolo in secolo, arrivando fino ai giorni nostri, a uno sfinimento che si è moltiplicato in modo incontenibile, spostandosi dal corpo alla mente e dalla vita lavorativa a quella domestico-familiare. Ciò che sembra suggerirci Georges Vigarello è che solo collocando ciò che succede oggi in un processo di trasformazioni storiche saremo in grado di comprenderci meglio e di arrivare al punto in cui la fatica sia sì una costante con cui convivere, ma soprattutto qualcosa che è possibile gestire e controllare.
35,00 33,25

Cosmetica. La bellezza come cura totale

Cosmetica. La bellezza come cura totale

Georges Vigarello

Libro: Libro in brossura

editore: Consorzio Festivalfilosofia

anno edizione: 2017

L'autore illustra il rifiuto del trucco nel Medioevo e la diffusione dell'uso dei cosmetici nel Rinascimento, mostrando l'inevitabile cambiamento dell'immagine della bellezza, dall'utilizzo del modello all'invenzione di lineamenti singolari.
3,50

Lo sport e il mito

Lo sport e il mito

Georges Vigarello

Libro

editore: Consorzio Festivalfilosofia

anno edizione: 2017

pagine: 14

3,50

Storia della violenza sessuale. XVI-XX secolo

Storia della violenza sessuale. XVI-XX secolo

Georges Vigarello

Libro

editore: Marsilio

anno edizione: 2001

pagine: 318

Una storia della violenza sessuale che illustra a un tempo la nascita di una visione del soggetto e quella della sua intimità. Essa mostra l'antica difficoltà di saper misurare l'autonomia di una persona e di come si sia perpetuata la necessità di attestarsi ai fatti materiali per riconoscerla. La storia dello stupro è anche quella degli ostacoli che si frappongo al legame da sempre istituito fra la persona e i suoi atti: il riconoscimento che il soggetto può essere "assente" dai gesti che è condannato a subire presuppone infatti l'esistenza di una coscienza distinta da ciò che fa.
24,79

Il sano e il malato. Storia della cura del corpo dal Medioevo a oggi

Georges Vigarello

Libro

editore: Marsilio

anno edizione: 1996

pagine: 352

L'arte di prolungare la vita, la sconfitta della sofferenza, la preoccupazione per la propria salute, la cura del corpo, l'atteggiamento preventivo verso la malattia non sono stati inventati dal mondo contemporaneo, ma affondano le radici nella tradizione. La storia della cura del corpo è "una storia dispersa e eterogenea" perché diverse sono le pratiche che essa assume e varie, sfaccettate, complesse sono le inquietudini che le circondano, al limite della dispersione e della sconnessione o addirittura dell'incoerenza. Vigarello traccia un percorso di notizie, curiosità, elementi apparentemente privi di relazioni tra loro dal medioevo ai nostri giorni.
29,95 28,45

Lo sporco e il pulito. L'igiene e il corpo dal Medioevo a oggi

Lo sporco e il pulito. L'igiene e il corpo dal Medioevo a oggi

Georges Vigarello

Libro

editore: Marsilio

anno edizione: 1996

pagine: 264

"Lo storico francese ha ricostruito i mutamenti susseguitisi nell'uso dell'acqua e della biancheria, a misura che essi riflettono una storia più ampia e complessa, quella del progressivo affinamento dei modelli di comportamento, nonché dell'affermazione di propri spazi privati di vita. Se la società di corte aveva esaltato mediamente il lindore della biancheria, i criteri aristocratici dell'appartenenza e dello spettacolo... la società borghese fece valere l'idea della pulizia come fattore di vigoria fisica e demografica della collettività". (V. Castronovo)
7,75

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