Donzelli
Pubblico è meglio. La via maestra per ricostruire l'Italia
Libro: Libro in brossura
editore: Donzelli
anno edizione: 2021
pagine: 208
Per anni il ruolo dello Stato è stato denigrato: l'idea di un intervento pubblico nella dinamica economica suscitava reazioni durissime, tanto che quasi da ogni parte politica il principale appello era a una riduzione del ruolo dello Stato, affinché il mercato si autoregolasse, senza mani che ne orientassero la direzione. Ma i mesi della pandemia ci hanno lasciato una lezione importante: è difficile negare che, nell'emergenza, il ruolo del pubblico sia stato fondamentale. Non solo abbiamo assistito a una riscoperta del Servizio sanitario nazionale, per anni bersaglio di politiche di privatizzazione e smembramento, ma anche dell'importanza di strumenti di assistenza e sostegno alle imprese, senza i quali molti attori economici avrebbero faticato, in questa crisi, a sopravvivere. La sfida, oggi, è non dimenticare questa lezione, mettendo di nuovo lo Stato al centro della gestione delle ingenti risorse che arriveranno dall'Europa grazie al Recovery Fund. Prefazione di Enrico Giovannini.
Geoetica. Manifesto per un'etica della responsabilità verso la Terra
Silvia Peppoloni, Giuseppe Di Capua
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2021
pagine: 208
Qualsiasi disastro naturale - che sia alluvione, terremoto, incendio o epidemia - è anche un disastro umano. La natura è sempre più lo specchio del comportamento dell'uomo, del modo in cui si relaziona con i suoi simili, in cui guarda a se stesso e al futuro. Per questo è necessario innanzitutto ripensare il ruolo di chi con la natura ha un rapporto privilegiato. Chi si occupa di scienza, e in particolare chi studia la Terra, ha anche una responsabilità sociale: le sue conoscenze hanno importanti ricadute sulle comunità umane e pertanto non sono proprietà intellettuale del singolo, ma bene collettivo. Lo abbiamo visto di recente: le scelte politiche più delicate si affidano al sapere scientifico, e dunque fondamentale è la gestione etica del sapere, di un patrimonio prezioso, da curare e governare tenendo fede ad alcuni principi e doveri imprescindibili. Dalla coscienza di questa necessità nasce la geoetica, un movimento che raccoglie numerosi scienziati in tutto il mondo. Prefazione di Telmo Pievani.
Utopisti e riformatori italiani
Delio Cantimori
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2021
pagine: 256
Delio Cantimori (1904-1966) è noto soprattutto come lo storico degli eretici e degli esuli nell'Europa del Cinquecento, ai quali dedicò un libro fondamentale, Eretici italiani del Cinquecento, pubblicato nel 1939 e divenuto un classico della storiografia. Ma Cantimori scrisse pochi anni dopo, in piena guerra, un altro libro, meno noto e tuttavia destinato ad avere una duratura influenza sotterranea negli studi di storia: Utopisti e riformatori italiani, 1794-1847. Ricerche storiche. Era il 1943, un tornante drammatico per la storia d'Italia e per la stessa biografia dello storico, in gioventù mazziniano, poi fascista acceso, a quelle date già approdato al comunismo. Convinto che le idee camminano sulle gambe degli uomini, Cantimori sviluppava in quel libro le implicazioni politiche delle dottrine di tolleranza e spirito critico che aveva già ricostruito per il Cinquecento europeo, allargandone la ricezione al periodo immediatamente successivo all'Illuminismo: dalla Rivoluzione francese al 1848. Prefazione di Adriano Prosperi.
Etica per le istituzioni. Un lessico
Francesco Merloni, Alberto Pirni
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2021
pagine: 256
Quando si parla di «responsabilità pubblica» o «dovere istituzionale», di «burocrazia» o «corruzione», ci si imbatte in una serie di parole certo largamente utilizzate, ma secondo un significato spesso troppo semplificato, non di rado mal compreso, in alcuni casi stravolto. In un'epoca di grandi mutamenti quale quella che stiamo affrontando, il rischio di una svalutazione della dimensione etica che deve guidare a ogni livello l'azione delle istituzioni e la condotta di ciascuno di noi è certo molto concreto. Nasce da qui l'esigenza di un ideale lessico per le istituzioni, che illustri agli specialisti, al mondo dei funzionari pubblici e a ogni cittadino quanto ampio e profondo sia il messaggio etico racchiuso in alcune parole «antiche», come queste ultime si siano arricchite di contenuti nuovi - grazie anche all'impulso offerto dall'Autorità nazionale anticorruzione - e come, per il loro tramite, possano inquadrarsi alcune sfide cruciali per il futuro del nostro vivere democratico. Prefazione di Raffaele Cantone.
Il pozzo delle meraviglie. 300 fiabe, novelle e racconti popolari siciliani
Giuseppe Pitrè
Libro
editore: Donzelli
anno edizione: 2021
pagine: 840
Fiabe di reginelle e di re, fate e animali, giganti e mammedraghe, diavoli e maghi; storie di sciocchi e furbi, megere ed eremiti, amori e dispetti, astuzie e ruberie, botole e sotterranei, travestimenti e fughe; e poi ancora giardini e fontane, fichi e melagrane, sale e zafferano, olio e basilico, ricotta e sangue... Impossibile enumerare le meraviglie che attendono i lettori in fondo a questo pozzo. Ben 300 fiabe a fronte delle 200 messe insieme dai fratelli Grimm, per citare l'esempio più illustre. Pochi lo sanno, infatti, ma la raccolta di storie orali più ricca ed estesa che l'Italia abbia mai avuto la si deve a Giuseppe Pitrè, una figura straordinaria di medico e folklorista, che a bordo di un calesse le andò a raccogliere una per una dalla viva voce dei popolani di mezza Sicilia. Non a caso nel 1956, quando Calvino raccolse dai repertori di ogni regione le 200 Fiabe italiane a suo giudizio più belle e rappresentative, ben 40 le attinse proprio all'opera di Pitrè – da Giufà a La volpe Giovannina, da Rosmarina a Cola Pesce. Introduzione di Jack Zipes.
Specchi infiniti. Storia dei media in Italia dal dopoguerra ad oggi
Andrea Sangiovanni
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2021
pagine: 304
Viviamo talmente immersi nel flusso dei media da considerarlo come un ambiente «naturale», dimenticandoci spesso del suo carattere storico e culturale. I mass media sono invece prodotti culturali complessi nei quali la dimensione tecnologica e narrativa, la sfera sociale e politica, gli aspetti economici e istituzionali si integrano e si sostengono a vicenda: vanno affrontati, dunque, come un sistema articolato, tenendo insieme le varie dimensioni. "Specchi infiniti" racconta lo sviluppo del sistema dei media all'indomani della seconda guerra mondiale, analizzando l'evoluzione dei singoli media e la loro interazione con lo sviluppo sociale, economico e politico del paese, oltre che il modo in cui questi due processi hanno contribuito a formare il suo immaginario. Dai rotocalchi ai fumetti, dai giornali ai libri, dalla radio alla televisione, dal cinema all'industria musicale, dai computer alle reti digitali, si ripercorre la rinascita del paese dopo il trauma della guerra, con un sistema mediale raddoppiato, analizzando come le «rivoluzioni» del neorealismo e della televisione convivono con alcuni elementi di continuità degli anni del fascismo.
Dalla rivoluzione alla democrazia. Il cammino del Partito comunista italiano 1921-1991
Piero Fassino
Libro
editore: Donzelli
anno edizione: 2021
pagine: 160
«Il Pci ha saputo leggere e interpretare per decenni domande di libertà, uguaglianza, riscatto sociale, facendole vivere in battaglie democratiche in cui si sono riconosciuti milioni di italiani. Alla fine del secolo il suo tempo si è consumato, ed è stato atto di lucida saggezza andare oltre per costruire un futuro nuovo. È un cammino che deve continuare». Il Partito comunista italiano nasce il 21 gennaio 1921 con il Congresso di Livorno e cessa la sua attività il 3 febbraio 1991. Settanta anni nei quali il Pci è stato protagonista di ogni passaggio della vita politica e sociale dell'Italia. Nato sull'onda della Rivoluzione d'ottobre per realizzare una società sovietica anche in Italia, nell'arco di pochi anni è investito dalla bufera del fascismo. Costretto alla clandestinità, è il principale animatore prima del contrasto alla dittatura, poi della Resistenza. Matura così, nella lotta per la democrazia e la libertà, un'evoluzione culturale e politica che lo porta a essere partecipe essenziale della costruzione della Repubblica e della scrittura della Costituzione. Divenuto il più importante partito comunista dell'Occidente, forte del pensiero di Antonio Gramsci, intraprende un cammino politico che - prima con la «via italiana al socialismo» elaborata da Togliatti, poi con il «compromesso storico» proposto da Enrico Berlinguer - assume la democrazia come il regime politico entro cui far valere i valori e le lotte di emancipazione e giustizia, sottoponendo a dura critica il socialismo sovietico e ricollocandosi come uno dei principali partiti della sinistra democratica europea. Baluardo nella difesa della democrazia contro lo stragismo nero e il terrorismo rosso, acquisisce crescente consenso nella società fino a raccogliere oltre il 30 per cento dei voti degli italiani e a essere partecipe di una larga intesa democratica per il governo del paese. Un cammino che, di fronte alla caduta del Muro di Berlino e alla dissoluzione del campo sovietico, cui Piero Fassino - protagonista, fin dagli anni della Fgci torinese nel '68, della vicenda del Pci prima, del Pds e del Pd poi - ripercorre la lunga «traversata del deserto» dalla rivoluzione alla democrazia: un passaggio complesso, decisivo per la politica italiana che, se produsse lacerazioni non ricomposte a sinistra, consentì però l'avvio di una nuova stagione di impegno per dare all'Italia un partito progressista nell'alveo del riformismo socialista europeo.
Gaetano Salvemini a Londra. Un antifascista in esilio (1925-1934)
Alice Gussoni
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2020
pagine: 240
Quando, nell'agosto del 1925, Gaetano Salvemini attraversò il confine italiano, dirigendosi inizialmente verso la Francia, non immaginava che Mussolini sarebbe rimasto al potere a lungo. Pochi mesi dopo, la situazione cambiò drasticamente: Salvemini comprese che per molto tempo non sarebbe stato in grado di rientrare in patria, e che avrebbe dovuto dedicare i successivi vent'anni della sua vita a contrastare la propaganda fascista tra Europa e Stati Uniti. Contrariamente a quanto fecero molti altri antifascisti, non scelse di stabilirsi a Parigi, ma si trasferì a Londra, prima di muovere oltreoceano nella seconda metà degli anni trenta. Concentrandosi sul periodo che va dal 1925 fino al 1934, rimasto fino a oggi sostanzialmente inesplorato in confronto alla ben più nota fase americana, questo volume colma un'evidente lacuna facendo luce sull'esperienza di Salvemini in esilio nella capitale britannica. Quello che emerge è un periodo di attività intensa, di elaborazione e di messa in atto di strategie di contrasto al fascismo, al centro della quale vi fu un vero e proprio network britannico, coordinato da un gruppo di infaticabili antifasciste londinesi, che lavorarono fianco a fianco con Salvemini, facendo loro la battaglia contro Mussolini.
Africa. La sfida del XXI secolo
Libro
editore: Donzelli
anno edizione: 2020
pagine: 128
Alla fine di questo XXI secolo l'Africa avrà 4 miliardi di abitanti, il 40% dell'intera popolazione mondiale. Il suo futuro determinerà il destino del pianeta: ne è testimonianza la grande attenzione che importanti players globali - in primis la Cina - rivolgono al continente. Per prossimità e per legami storici ed economici, Europa, Mediterraneo e Africa costituiscono sempre di più un unico «macrocontinente verticale» investito da problemi comuni che richiedono soluzioni comuni.
Roma come se. Alla ricerca del futuro per la capitale
Walter Tocci
Libro
editore: Donzelli
anno edizione: 2020
pagine: 240
Si è aperta una nuova questione romana. Molto diversa ma altrettanto dirimente di quella ottocentesca. Allora l'esito fu la formazione della capitale dello Stato unitario. La caratura internazionale della città venne capitalizzata nel nation building italiano. Oggi la nuova questione romana si muove in direzione opposta, come inveramento della vocazione cosmopolita nell'epoca della globalizzazione. Una sincera celebrazione dei 150 anni di Roma Capitale, infatti, dovrebbe corroborare la consapevolezza che si è chiuso un ciclo storico. Non sono più riproponibili le tre rendite di cui è vissuta la società romana: il centralismo statale, il consumo di suolo, la retorica del passato. E allora: di quale economia vivrà la città? Quale forma urbana si darà? Come saprà rielaborare l'eredità storica? Di questo passaggio d'epoca non sono ancora emerse le formidabili opportunità. Se ne vedono solo gli effetti destrutturanti nel collasso dell'amministrazione, dei servizi e dello spazio pubblico.
Le mille e una donna. Fiabe da tutto il mondo
Angela Carter
Libro
editore: Donzelli
anno edizione: 2020
pagine: 450
La fiaba, popolare e colta, è stata per Angela Carter la più potente fonte d'ispirazione: il suo capolavoro, La camera di sangue, è una raccolta di riscritture in chiave moderna e dissacrante di dieci tra le fiabe più amate al mondo. «Il mio intento non era semplicemente scriverne delle nuove versioni, né destinarle solo agli adulti, ma portare alla luce la sostanza nascosta nelle storie tradizionali» disse l'autrice nel presentarle. Il suo debito verso la tradizione fiabesca era talmente consapevole che, una volta raggiunta la piena maturità letteraria, Angela Carter tornò alle origini della sua ispirazione e dedicò i suoi ultimi anni a un'antologia di fiabe popolari al femminile: pubblicò il primo volume nel 1990, e il successo fu tale che la sua caccia alle fiabe proseguì fino a comporne un secondo, licenziato nel 1992, un mese prima di morire. Questa edizione raccoglie in traduzione italiana tutte le 104 fiabe del corpus che Angela Carter ha concepito attingendo a repertori che provengono dall'Europa, dagli Stati Uniti, dall'Artico, dall'Africa, dal Medio Oriente e dall'Asia. Un caleidoscopio di culture e tradizioni, di personaggi e ambienti che ritroviamo qui nelle tavole realizzate appositamente da Cecilia Campironi. Prefazione di Marina Warner.
Al di là dell'Adriatico. L'Italia nei Balcani occidentali. Interviste di Piero Fassino
Libro
editore: Donzelli
anno edizione: 2020
pagine: 256
Per prossimità geografica e per i legami storici, sociali e culturali che uniscono le due sponde dell'Adriatico, l'area balcanica è stata da sempre al centro dell'agenda diplomatica del nostro paese, portandolo naturalmente a essere uno sponsor fervente dell'allargamento. L'integrazione europea dei Balcani occidentali rimane per molti (inclusa l'Italia) la strada maestra per garantire stabilità e sicurezza alla regione e all'Unione europea; tuttavia le incertezze del processo risultano evidenti e l'emergenza sanitaria causata dalla diffusione globale del Covid-19 ne ha ulteriormente disorientato le prospettive. I rallentamenti del processo rendono imprescindibile per l'Italia un bilancio della propria presenza nell'area, anche al fine di rilanciare in modo innovativo il proprio ruolo. La ricerca del CeSPI presentata in questo volume esamina, sia in termini bilaterali che in un'ottica multilaterale, i punti di forza e di debolezza della presenza italiana nella regione balcanica negli ultimi quindici anni, formulando altresì alcune raccomandazioni per il suo rilancio nel quadro del processo di integrazione europea.