Libri di Gherardo Bortolotti
Fonti primarie
Gherardo Bortolotti
Libro: Libro in brossura
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2025
pagine: 68
"Fonti primarie" è un libro fuori dagli schemi in cui la voce narrante si esprime in brevi e folgoranti flash che colgono aspetti e pensieri della vita quotidiana privata, collettiva e sociale. Diventa possibile in questo modo per il lettore riconoscersi nei momenti di ansia, desiderio, apprendimento e frustrazione, le fonti primarie della nostra esperienza, delle giornate qui descritte. Così, parlando di mattinate trascorse in ufficio, del corpo della propria ragazza oppure di centri commerciali, del linguaggio della pubblicità, delle caratteristiche dell’economia del nuovo millennio per tornare a parlare del caffè e della sigaretta, la nostra esistenza viene rappresentata come se scorresse in una striscia di notizie in basso su un video. L’autore mette in scena la dimensione frammentaria e scissa della vita contemporanea con un linguaggio godibile, a cavallo tra prosa letteraria, poesia e il ritmo linguistico della rete.
Eco-echo
Charles Bernstein
Libro: Libro in brossura
editore: edizioni del verri
anno edizione: 2022
pagine: 270
Eco/Echo raccoglie le poesie scelte dall’autore a partire da Senses of Responsibility del 1979 fino agli ultimi testi usciti quest’anno negli Stati Uniti in Topsy-Turvy. Ma non è un’antologia con testo a fronte. È un libro bifronte: da una parte i testi in inglese, dall’altra, capovolto il volume, si trovano le traduzioni curate da altri poeti italiani che nell’arco della loro attività hanno collaborato con Bernstein nel segno di una poesia sperimentale e d’invenzione. Il libro si conclude con la traduzione del V canto di Catullo compiuta a quattro mani insieme alla curatrice. Il volume accoglie inoltre un saggio di Bernstein sui rapporti tra poesia americana contemporanea e poesia italiana e una dettagliata nota bio-bibliografica dell’autore. Per Bernstein la eco/echo-poetica è pensare alla scrittura come forma di ascolto verso una “risonanza non lineare di un motivo che rimbalza su un altro. Ancora di più, è la sensazione di allusione in assenza di allusione. In altre parole, l’eco che sto cercando – è lo stesso Bernstein a dircelo – è uno spazio vuoto: l’ombra di una fonte assente”.
Tutte le camere d'albergo del mondo
Gherardo Bortolotti
Libro: Libro in brossura
editore: Hopefulmonster
anno edizione: 2022
pagine: 160
L’ autore, Gherardo Bortolotti, scrittore tanto raffinato quanto schivo, riesce in questa composizione geometricamente perfetta e sentimentalmente profondissima a far fiorire dal semplice uso delle occasioni contingenti, dei punti di inciampo del caso, mondi ipotetici straordinari, ultraromanzi appena abbozzati, divagazioni che repentinamente come fossero dei cobra pungono all’improvviso dritto nella vena. Bortolotti qui si ritaglia una zona d’azione compositiva che ramifica dal Calvino e dal Perec più complessi, che gli permette – dato il sopraffino scrittore che è – di riportare in queste pagine lo stupore e anche il tremito delle nostre vite fragili, insulse e mirabolanti. Siamo di fronte a un’ulteriore prova d’autore di questo nostro talento umilissimo e stratosferico.
Romanzetto estivo
Gherardo Bortolotti
Libro
editore: Tic
anno edizione: 2021
pagine: 60
L'aspirazione di Gherardo Bortolotti è forse quella di scrivere romanzi senza trama, fatti di momenti, immagini, scenari, canzoni. E questo è un romanzo composto di tanti romanzetti, nelle molteplici accezioni che si possono attribuire al termine. Com'è ovvio, il diminutivo sta a indicare innanzitutto la forma breve (della quale Bortolotti è un vero campione), ma anche, soprattutto se accostato all'aggettivo del titolo, la diminutio con cui si tende spesso a liquidare le esperienze amorose adolescenziali e giovanili. Tuttavia, la radice più autentica del termine, e quindi del libro, sta nel termine inglese romance, che significa anche, appunto, storia d'amore. Perché di questo, in fondo, tratta 'Romanzetto estivo', semplicemente d'amore. E la rievocazione «dei giorni dell'amore» (secondo le parole di Hölderlin poste in epigrafe) passa attraverso un recupero della tradizione del romanzo sentimentale, a cavallo tra Settecento e Ottocento, che Bortolotti ha intrapreso già con 'Storie del pavimento'.
Low. Una trilogia: Tecniche di basso livello-Senza paragone-Quando arrivarono gli alieni
Gherardo Bortolotti
Libro: Copertina morbida
editore: Tic
anno edizione: 2020
pagine: 208
La scrittura di Gherardo Bortolotti si muove in quel terrain vague posto tra prosa e poesia: più precisamente, maneggia la prosa con gli strumenti della poesia. Il risultato è una fiction implosa, che si sottrae agli inganni della mimesi, popolata da personaggi frammentari e frammentati, dentro scenari che si potrebbero definire, parafrasando Perec (autore amato da Bortolotti), infra-apocalittici. Nonostante l'evidente riuso di un immaginario fantascientifico, il mondo straniato che vediamo dentro questi libri è comunque il nostro presente catastrofico, senza nemmeno una consolazione: l'imperfetto che caratterizza questa scrittura designa infatti, come ha scritto Andrea Cortellessa, «la perdita di qualcosa che non si è mai posseduto». E in questa capacità di guardare freddamente le macerie del futuro, di un mondo che avrebbe voluto essere e non è stato, sta tutta la densità politica di questa scrittura, che è davvero una scrittura senza paragone.
Senza paragone
Gherardo Bortolotti
Libro: Libro in brossura
editore: Transeuropa
anno edizione: 2014
pagine: 64
Tecniche di basso livello
Gherardo Bortolotti
Libro: Libro in brossura
editore: Lavieri
anno edizione: 2009
pagine: 80
Ai margini del mercato globale, tra i reperti di una giovinezza passata senza successi, le immagini del telegiornale, i frangenti più anonimi del quotidiano, alcuni personaggi-nome si aggirano in un apparato scenico di periferie, orari di lavoro, acquisti in centri commerciali. Una voce corale, intanto, narra i futuri ricordi del tempo che ora è presente e guarda, con una compassione senza riscatto, ai termini più ottusi delle nostre vite, di questo scorcio di secolo. In una sorta di testo calviniano inceppato, a cui manca la stessa fiducia nell'ordine e il distacco ludico di un'ironia novecentesca, Gherardo Bortolotti propone una narrazione per brevi prose, scenari, particolari slegati. Senza perdere il senso del romanzesco, e anzi riscoprendo una specifica dimensione epica dell'ordinario, le sue frasi individuano le figure frante dei nostri giorni e le trame secondarie a cui affidiamo il senso di ciò che avviene.