Libri di Ghislain Mayaud
Maria Credidio. Hypotesis. Premessa di un teorema
Nicola Micieli, Ghislain Mayaud, Rocco Zani
Libro: Libro rilegato
editore: Gutenberg Edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 64
È ormai trascorso oltre un decennio da quando Maria Credidio compiva un decisivo giro di boa nella sua ricerca artistica. Dalla figurazione sostanzialmente simbolica, condotta per ampie e sintetiche falcate d’una forma pittorica dinamica e fluidificante, passava ad un'astrazione di forma oggettivata nella logica ordinativa della geometria. Una pittura ancora pervasa di risonanze emozionali e spirituali, pur formalmente assai controllata e concettualizzata. Un’arte di impianto geometrico rigoroso e spazialmente articolato, d’una ratio progettuale che tuttavia includeva, come si dirà, sottili rimandi segnici e semantici alla relatività dell’umano.
Calabria. Focus sull'arte contemporanea
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2019
pagine: 58
Questo mio volume intende fare il punto dagli anni '50 e fino ai '90 del secolo scorso, vuole essere una cronistoria di quanto è accaduto in Calabria sulla nascita dell'arte contemporanea e sul ruolo fondamentale degli istituti d'arte, dei licei artistici, delle Accademie di BBAA, delle gallerie private.
Lorenzo Tornabuoni a tutto tondo, dipinti, notizie, ricordi, scritti. 100 disegni
Ghislain Mayaud
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2018
pagine: 62
Lorenzo Tornabuoni è un pittore che ho sempre amato, da quando me lo ha fatto conoscere un gallerista, il catanese Franco Collica, col quale avevo frequenti contatti. Tornabuoni è uno dei grandi artisti figurativi della seconda metà del '900, uno dei pittori della cosiddetta "Generazione di Mezzo"; e penso a Gianquinto, Maselli, Clerici, Forgioli, tutti artisti che mi accomunavano al mio amico siciliano, col quale spesso mi accompagnavo nei suoimiei vagabondaggi d'arte alla ricerca di dipinti ed emozioni. Ricordo con piacere le visite sopratutto a Cortale da Andrea Cefaly, a Napoli da Emilio Notte e a Roma, a Trastevere da Tornabuoni. Lorenzo lavorava per lo più su tela libera dal telaio, appesa al muro, oppure su truciolare; soggetti preferiti delle sue opere sono figure nell'atto d'amore, vogatori, atleti. Questo corpus di disegni sono appartenuti a un amico dell'artista, l'attore Jorge Krimer; sono, schizzi, fogli d'album di rapida esecuzione, alcuni degli anni '70 del secolo scorso, altri della fine degli anni '90, quando Tornabuoni, a seguito dell'infarto che lo aveva colpito e della malattia cardiaca, costretto a letto e a frequenti ricoveri, aveva lasciato la pittura e realizzava quasi esclusivamente disegni e acquerelli. Il disegno in Italia non sempre ha avuto la considerazione dell'opera su tela. Oggi anche da noi questa distinzione manichea tende a scomparire; sempre di più si organizzano mostre di opere su carta, e molte gallerie propongono solo disegni acquerelli pastelli. La carta! Un materiale antico che ha contribuito a diffondere bellezza, cultura, arte: Angelico Lippi Pollaiolo, e poi Verrocchio Botticelli Perugino Leonardo Raffaello Michelangelo, e ancora Pisanello Mantegna Bellini Carpaccio Tiziano, tanto per citare artisti di tempi lontani che hanno operato su carta; carte conservate nei grandi musei di tutto il mondo, gli Uffizi a Firenze, il British a Londra. Ma mentre il disegno un tempo non veniva prodotto per essere incorniciato e appeso al muro, i disegni di oggi chiedono di essere incorniciati e appesi per far bella mostra di sè nei salotti di raffinati collezionisti. Tornabuoni è stato un eccellente disegnatore: Giovanni Testori lo preferiva al pittore; mentre Giorgio Di Genova sostiene che "per il suo innato temperamento s'è dedicato molto anche al pastello e non ha trascurato la litografia". E ancora: "Il corpo, così, è progressivamente divenuto il "topos" del discorso di Tornabuoni e, siccome l'epifania dell'amore avviene attraverso gli atti e gli atteggiamenti del corpo, ecco il tema della coppia e degli amanti, che nell'ambito del suo culto della forma costruita attraverso una pazienza che nel disegno ha il suo punto di forza, per cui gli esiti plastici finiscono per essere descritti anzichè resi pittoricamente." Voglio sperare che questo quaderno sia l'inizio per un discorso più serio e importante sulla figura dell'artista e, perchè no?!, un viatico per la compilazione del catalogo generale delle sue opere.
Vincenzo Spanò. Teatri sospesi
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2017
pagine: 43
"La strutturazione automatica guida tutta la recente produzione di Enzo Spanò. La messa in scena del segno sblocca ogni forma di paralisi e staticità. Tramite sottili e melanconici percorsi di colori, slanciate verticali dell'immaginario architettano sistemi modulari minuziosamente elaborati e stretti da energiche diagonali. Sono spazi predisposti a sorvegliare dall'alto tutta la strategia pittorica da diffondere sulle superfici monocromatiche. Emerge una sensazione di planimetria che diventa ben presto un metodo indiretto di penetrare la creatività." (Ghislan Mayaud)