Libri di Giacinta Jean
Stucchi e stuccatori ticinesi tra XVI e XVIII secolo. Studi e ricerche per la conservazione
Libro
editore: Nardini
anno edizione: 2020
pagine: 238
Dall'insieme dei testi, emerge come, nell'ambito degli stucchi, vi siano alcuni temi che attraversano trasversalmente le principali questioni conservative quali quello dei trattamenti consolidanti in presenza di sali magnesiaci e dei sistemi di descialbo o di pulitura. Le comunicazioni di carattere storico-artistico hanno invece illustrato le modalità con cui questi artisti si muovevano fra le varie committenze e di come la forza dei rapporti di parentela e i legami con la terra di origine rappresentassero l'elemento "collante" che ha consentito loro una capillare penetrazione nei diversi ambienti sociali e artistici. L'intento di questo volume è di iniziare a costruire un percorso comune fra coloro che a vario titolo si stanno occupando delle decorazioni a stucco che possa contribuire al progredire delle conoscenze e allo sviluppo professionale. Questo volume sugli stucchi raccoglie gli interventi presentati durante la giornata di studi organizzata dall'Istituto Materiali e Costruzioni (IMC) del Dipartimento Ambiente Costruzioni e Design (DACD) della SUPSI di Lugano nell'ottobre del 2018, all'interno del progetto "The Art and Industry of the Ticinese Stuccatori from the 16th to the 17th Century" finanziato dal Fondo Nazionale Svizzero per la Ricerca Scientifica. L'incontro ha voluto offrire l'occasione per mettere a confronto voci spesso lontane: quella dei conservatori-restauratori, degli storici dell'arte, degli esperti scientifici e degli architetti, presentando le attività rivolte alla conoscenza e alla conservazione degli stucchi attualmente in corso in Canton Ticino e aprendo importanti confronti con il Veneto, Genova, Roma, Torino. Questi sono centri di grande rilevanza per lo sviluppo di una decorazione tridimensionale a cui hanno attivamente contribuito gli stuccatori provenienti dalla Regione dei Laghi e in cui molto si sta facendo per la conoscenza, la conservazione e la valorizzazione di queste testimonianze.
Carlo Scarpa. Casa Zentner a Zurigo: una villa italiana in Svizzera
Davide Fornari, Giacinta Jean, Roberta Martinis
Libro: Libro rilegato
editore: Electa
anno edizione: 2020
pagine: 176
Casa Zentner a Zurigo, l'unico edificio realizzato da Carlo Scarpa fuori dall'Italia, viene ideata e costruita tra il 1963 e il 1969 per Savina e René Zentner. Savina Rizzi, intendente di architettura e collezionista d'arte, è tra le più assidue committenti di Carlo Scarpa fin dagli anni Cinquanta. Dopo aver seguito, giovanissima, il progetto di Frank Lloyd Wright per il palazzo sul Canal Grande a Venezia, richiesto dall'architetto Angelo Masieri, suo primo marito scomparso prematuramente, Savina affiderà a Scarpa diversi incarichi tra cui, nel 1953-54, la sistemazione di un appartamento e una tomba, ambedue a Udine, e nel 1968 l'intervento di ristrutturazione della Fondazione Masieri a Venezia. Intanto, dopo essersi trasferita a Zurigo nel 1954, Savina Zentner incaricherà Carlo Scarpa della costruzione della sua villa sulla collina del Dolder, distinguendosi dal contesto Heimatstil delle dimore circostanti, per linguaggio, forme e materiali. Per Savina, Carlo Scarpa sembra ricreare un atlante della memoria allestito da maestranze veneziane: un mondo lontano che danza riflesso da stucchi traslucidi e mosaici metallici, scandito da spazi ed elementi progettati fino alla scala più minuta; secondo intrecci e rimandi tra architettura, design e arte, che connotano questa villa come un'opera d'arte totale. Casa Zentner infatti rappresenta un'eccezione anche tra le opere di Scarpa, data la costanza con la quale egli seguirà tutto l'arco della sua progettazione, fino al suo termine, coadiuvato dall'architetto svizzero Theo Senn, che ne ha materialmente curato la realizzazione. Di questo processo danno conto i numerosi documenti, che hanno permesso di ricostruire una microstoria dell'edificio: più di ottocento disegni conservati per la maggior parte nell'Archivio Carlo Scarpa; la corrispondenza e la contabilità ordinate da René Zentner; le testimonianze orali di coloro che hanno vissuto nella casa o hanno frequentato lo studio di Scarpa in quegli anni. La villa, che è sempre stata abitata dai suoi committenti e mai modificata, è dunque una testimonianza culturale e materiale di valore eccezionale; ora, per la prima volta, apre le sue porte.
L'arte e la tecnica delle decorazioni a stucco in Europa. Dalla fine del XV alla metà del XVIII secolo-The art and industry of stucco decoration in Europe. From the Late 15th to the Middle of 18th Century
Libro: Libro rilegato
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2025
pagine: 408
Le decorazioni a stucco sono state studiate principalmente come forma artistica, dando poca attenzione al ruolo professionale degli stuccatori e alle loro particolari capacità tecniche. Dal XV al XVIII secolo, molti stuccatori originari delle zone tra l’attuale Canton Ticino e la Lombardia hanno lavorato in tutta Europa, portando un bagaglio di conoscenze che hanno saputo adattare di volta in volta a diversi contesti. I saggi contenuti nel libro evidenziano il ruolo di questi artisti all’interno dei cantieri e il loro modo di interpretare una tecnica difficile da padroneggiare, che richiedeva particolari abilità nel combinare pochi e semplici ingredienti di base per realizzare magnifiche decorazioni a imitazione del marmo. Ogni contributo affronta questi temi con un approccio interdisciplinare, considerando la storia artistica e sociale, la storia delle tecniche artistiche e la scienza dei materiali. Il volume include un glossario bilingue su materiali, tecniche e strumenti di lavorazione dello stucco.

