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Libri di Giacomo Debenedetti

16 ottobre 1943

16 ottobre 1943

Giacomo Debenedetti

Libro

editore: Einaudi

anno edizione: 2015

pagine: 90

Questo breve scritto, ormai considerato un classico della letteratura post-clandestina, racconta della retata nazista nel Ghetto di Roma, che nel volgere di una mattina si concluse con la deportazione di mille ebrei. Lettori e critici lo hanno giustamente accostato ai primi capitoli della "Storia della Colonna Infame" per la qualità dello stile che si accompagna al valore documentario. Con una prefazione di Natalia Ginzburg.
9,50

Un amore di Swann

Un amore di Swann

Marcel Proust

Libro: Libro in brossura

editore: Elliot

anno edizione: 2016

pagine: 189

Madame Verdurin è l'animatrice di uno dei salotti parigini più alla moda, frequentato tra gli altri da Odette De Crécy, una scaltra quanto affascinante ex cortigiana. Dietro suo invito Charles Swann, ricercato esteta di grande cultura, si unisce al gruppo. Elegante e raffinato, anche troppo forse per la cerchia dei Verdurin, Swann è attratto dai modi insoliti di Odette per la quale, complici una Sonata di Vinteuil e un quadro di Botticelli, si accende un amore presto teneramente ricambiato dalla donna. Ma questo sentimento viene lentamente soppiantato dall'ansia ossessiva della gelosia, in un crescendo tormentato e doloroso, perdendo pian piano la sua aura e rivelando a Swann la mera realtà di quell'incontro. Definito un "romanzo nel romanzo" all'interno dell'opus magnum "Alla ricerca del tempo perduto", torna in libreria "Un amore di Swann" nella storica traduzione di Giacomo Debenedetti. Al pari di un quadro di Renoir o Monet, Proust dipinge magnificamente la Francia di fine Ottocento, la sua società destinata a una decadenza irreversibile, in cui anche l'amore più travolgente manifesta la sua fragilità ed evanescenza.
16,50

Un altro Proust

Giacomo Debenedetti

Libro: Copertina morbida

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2018

pagine: 122

Questo libro è il testo integrale, pubblicato nel 1952 ih un'edizione rimasta poco conosciuta, della trasmissione «Radiorecita su Marcel Proust» che Giacomo Debenedetti aveva realizzato lo stesso anno. Il grande saggista considerava l'autore della Recherche ben più che uno scrittore, qualcuno capace di «rendere sensibile attraverso le parole ciò che dentro di noi si agita informe e nostalgico di luce». E questa sua operetta critica, recitata in modo originale da "Una donna, il pubblico, un critico", era per lui «un tentativo di dar forma dialogata ad alcune tesi di critica su Proust, precedute dalle notizie utili ad agevolarne la comprensione», tesi che ridefiniscono lo scrittore francese in modo inatteso.
10,00 9,50

Cinema: il destino di raccontare

Giacomo Debenedetti

Libro: Copertina morbida

editore: La nave di Teseo

anno edizione: 2018

pagine: 381

Se si escludono le bellissime pagine su Charlie Chaplin, il suo attore-feticcio, nel Romanzo del Novecento, il grande affresco di Giacomo Debenedetti sulle forme narrative del secolo breve, manca un capitolo, quello sul cinema, un'esperienza ormai alle spalle. "Cinema: il destino di raccontare" ricompone il capitolo mancante, attingendo dalle riviste letterarie e cinematografiche, e dai quotidiani, un gran numero di interventi che delineano il ritratto inedito di uno dei pochissimi scrittori di cinema in cui il rapporto fra teoria e pratica è forte e incisivo, la concretezza dei riferimenti assolutamente estranea al compiaciuto estetismo dei letterati imprestati al cinema. Il suo territorio d'elezione è il cinema americano, dove la sceneggiatura è in grado di "mettere tutto in movimento". Se grazie alle prodigiose risorse della macchina produttiva tutto funziona, o quasi, il merito va anche agli attori e alle attrici. Sono loro che evocano le intermittenze del cuore. Soprattutto Katharine Hepburn che "ci fa toccare alcuni segni del Destino con la maiuscola. È andata lei personalmente, è andata lei per noi, così fragile e femminile e lieve, a parlare con la Sfinge. È una di quelle che si sono voltate indietro, e tuttavia ritornano a noi. Oh. Euridice!".
25,00 23,75

Il romanzo del Novecento

Giacomo Debenedetti

Libro: Copertina rigida

editore: La nave di Teseo

anno edizione: 2019

pagine: 658

La nuova edizione di un classico della critica letteraria italiana del Novecento ad opera di uno dei suoi più grandi interpreti. La storia del romanzo moderno - la morte del naturalismo, la crisi del personaggio-uomo, l'esaurirsi della narrazione come intreccio, le "epifanie" di Joyce e le "intermittenze del cuore" di Proust, la nascita di nuove consapevolezze e di nuovi linguaggi capaci di raccontarle - viene da Debenedetti analizzata, spiegata e riferita come una grande e appassionata narrazione. Tozzi, Moravia, Pirandello, Svevo, ma anche Kafka, Pasternak e la Woolf sono i protagonisti di questo racconto critico. Presentazione di Eugenio Montale. Introduzioni di Mario Andreose e Massimo Onofri.
25,00 23,75

Il mulino sulla Floss

George Eliot

Libro: Libro in brossura

editore: Mondadori

anno edizione: 2020

pagine: 704

Cresciuti insieme e legati da un tenace affetto, i due figli del mugnaio Tulliver vedono le loro strade dividersi drammaticamente quando l'impetuosa Maggie scopre che la società, e il suo stesso fratello Tom, non le lasciano letteralmente spazio vitale. Attraverso le vicende di Maggie, George Eliot traccia l'indimenticabile, attualissimo ritratto di una donna autentica, che rifiuta di venire meno a se stessa, condannata dalle anguste norme della società in cui vive, dall'implacabile “rettitudine” di quanti la circondano, a rinunciare via via a ogni possibilità di amare. Tragico e solenne, "Il mulino sulla Floss", con il suo stile limpido e pacato, la sua straordinaria capacità di penetrazione psicologica, è considerato il capolavoro di George Eliot e uno dei più vigorosi e sferzanti romanzi dell'epoca vittoriana.
11,50 10,93

Saba. Scritti e saggi (1923-1974)

Giacomo Debenedetti

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2024

pagine: 208

Il volume riunisce per la prima volta i saggi e gli interventi di Giacomo Debenedetti su Umberto Saba, di cui fu il primo importante critico: ne riconobbe il rilievo della poesia e la valorizzò nel panorama italiano di inizio Novecento. I dieci testi – raccolti e introdotti da Stefano Carrai – coprono l'intero arco dell'impegno di Debenedetti a tale riguardo, dal primo incontro con i versi sabiani negli anni Venti alle pagine commemorative e sulle poesie postume, sino al bilancio finale in chiave didattica del Debenedetti ormai professore all'Università di Roma. Questo insieme di testi non è solo un capitolo dei più importanti nella storia della critica sabiana, ma restituisce appieno la congenialità per il critico della poesia del triestino, come forse gli accadde soltanto nel caso della narrativa di Proust.
22,00 20,90

Il personaggio uomo

Giacomo Debenedetti

Libro: Copertina rigida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2017

pagine: 167

Debenedetti è stato uno dei più grandi critici letterari e scrittori del secolo appena trascorso, che ha operato non solo nell'ambito letterario, ma anche in quello musicale, scientifico e delle arti figurative, mettendo a punto un sistema interpretativo assolutamente inedito nel panorama culturale italiano. Il pensiero critico di Debenedetti è espresso con chiarezza in queste pagine, che indagano - in un vero e proprio itinerario psicologico e letterario - la "questione uomo" e l'idea di romanzo.
17,00 16,15

16 ottobre 1943

Giacomo Debenedetti

Libro: Libro in brossura

editore: La nave di Teseo

anno edizione: 2021

pagine: 112

Definito “la prima memoria scritta della shoah italiana”, “16 ottobre 1943” è la testimonianza letteraria della retata nazista nel Ghetto di Roma. In poche ore di una mattina d’autunno, le SS agli ordini del maggiore Kappler rastrellarono oltre mille ebrei italiani per indirizzarli verso i campi di sterminio. Queste pagine, scritte a pochi mesi dai fatti, rappresentano una delle rare avventure narrative di Giacomo Debenedetti, critico prolifico, studioso di Proust e Joyce e del romanzo novecentesco, editore e saggista. Un racconto che ricostruisce la “banalità del male” di uno dei momenti più neri della storia d’Italia, un testo esemplare tra letteratura e impegno civile che colpì le coscienze del tempo, su tutti Sartre e Sciascia, e che resta ancora oggi di ispirazione, per non dimenticare quello che è stato. Il secondo testo qui raccolto, “Otto ebrei”, rievoca il salvataggio dall’eccidio delle Fosse ardeatine di otto condannati. Protagonista è un commissario di pubblica sicurezza con l’ambizione di ripulirsi la coscienza dopo la Liberazione, testimone di quella “persecuzione dell’amore” vissuta dalla comunità ebraica nel dopoguerra su cui Debenedetti fu tra i primi a riflettere. In questa nuova edizione, le opere di Debenedetti sono accompagnate dagli interventi di Alberto Moravia, Natalia Ginzburg e Guido Piovene e da una nota di Mario Andreose, che inquadrano l’importanza capitale di due classici della letteratura sulla seconda guerra mondiale.
12,00 11,40

Poesia italiana del Novecento

Giacomo Debenedetti

Libro: Libro rilegato

editore: La nave di Teseo

anno edizione: 2022

pagine: 320

Tra il 1958 e il 1959 Giacomo Debenedetti tiene l’ultimo ciclo di lezioni dedicate alla poesia italiana presso l’Università di Roma. È un corso fondamentale per la critica letteraria del Novecento, in cui Debenedetti traccia i confini di una nuova mappa della scrittura in versi, un canone appassionato e rivoluzionario che per la prima volta riconosce le influenze internazionali e le voci “irregolari” che erano state fino ad allora trascurate. Il racconto di Debenedetti scava nelle origini dei poeti ermetici (Montale, Ungaretti, Luzi), riscopre Campana e Govoni, segue le forme del linguaggio di Saba e Penna, il ruolo della storia in Sereni, individua i modelli francesi, da Mallarmé ad Aragon, che hanno formato una nuova generazione di autori. Soprattutto, rifiutando il modello ormai superato dei poeti laureati che ispirano una letteratura nazionale, riporta la parola poetica alla sua dimensione narrativa, analizza e confronta i versi, le scelte stilistiche, le immagini, con uno sguardo di straordinaria modernità che resta una lezione per il futuro. “La scrittura critica di Giacomo Debenedetti affascina subito perché in essa coesistono gli elementi di una conversazione – divagante, frammentaria e sproporzionata – e gli elementi – contrari – di un racconto ben costruito in cui la trama e la ‘suspense’ hanno per protagonisti i ‘motivi stilistici’ in divenire drammatico. [...] Egli condivide con i suoi poeti l’intensità e la tensione culturale, l’iniziazione, le scelte conoscitive ed esistenziali. È un loro complice. Nelle sue mani, un loro testo è esaminato con la loro stessa sensibilità, e con la stessa potenziale inesauribilità del loro rapporto con esso.” (Dall’introduzione di Pier Paolo Pasolini).
24,00 22,80

Amedeo e altri racconti

Giacomo Debenedetti

Libro: Libro rilegato

editore: Edizioni di Storia e Letteratura

anno edizione: 2023

pagine: 208

Quando comincia a scrivere Amedeo, Giacomo Debenedetti ha ventidue anni. Cerca sé stesso nel ragazzo Amedeo, nella volontà di svelare «cosa si nasconde dietro le cose». Un giovane in lotta con la propria vocazione di artista e il richiamo delle origini ebraiche. Questa la trama, 'proustiana' si direbbe, ma all'epoca - inizio 1923 - il maggiore critico italiano di Proust non aveva ancora letto la Recherche. Caldeggiato da Saba e apparso nel '26 nelle edizioni gobettiane, Amedeo fu salutato con entusiasmo da Montale. Accanto ad Amedeo, i racconti Cinema Liberty, Suor Virginia, Riviera, amici, in una prosa quasi impalpabile mettono in gioco l'incertezza e la sensualità dell'adolescenza, il rapporto tra volontà e destino, e paventano le angosce della Storia. L'esordio narrativo di un magistrale esploratore di libri altrui, un «suonatore di violino» (Saba) che avrebbe cambiato il volto della critica novecentesca.
18,00 17,10

Proust

Proust

Giacomo Debenedetti

Libro: Copertina morbida

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2005

pagine: 446

Il volume raccoglie tutti gli scritti editi e inediti del grande critico-scrittore che ha saputo sottrarre l'autore di "Alla ricerca del tempo perduto" alle paludi di interpretazioni estetizzanti che lo lasciavano fuori dal contesto del grande romanzo europeo del Novecento. Debenedetti, che amava profondamente l'opera di Proust e che per tutta la vita tornò a rileggerlo, per piacere ma anche per un necessario confronto comparativo con gli autori contemporanei che andava studiando, ha il merito di aver suggerito una lettura illuminante e ancor oggi attuale. Giacomo Debenedetti, come scrisse Gianfranco Contini, "è il primo critico letterario italiano, il solo forse che al servizio del genere critico abbia piegato le qualità di un vero scrittore".
38,00

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