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Libri di Gian Primo Cella

L'invenzione del popolo-nazione

Gian Primo Cella

Libro: Libro in brossura

editore: Rubbettino

anno edizione: 2024

pagine: 160

Con la diffusione negli ultimi tre decenni dei movimenti politici definiti con il termine populismo si è diffuso l’uso della parola popolo e delle connesse immagini. Vediamo ricomparire una parola evocativa, con un illustre ma ambiguo passato, anche molto lontano dai tempi nostri. L’origine è antica, tuttavia sorprende la persistenza di alcuni significati, primi fra tutti quelli che riguardano la (presunta) unitarietà o in-differenziazione del popolo e quelli che mostrano la sua capacità di essere considerato se non come una persona reale almeno come una persona ficta. Quello che accade con la fatidica dizione di “popolo-sovrano”, e nelle connesse espressioni “il popolo ha deciso”, “il popolo richiede”. Questo saggio ripercorre le origini di questa parola e le sue potenzialità di contrapposizione al pluralismo e dunque all’insieme delle minoranze, segnando il suo legame con ogni possibile degenerazione di tipo maggioritario. Ma questo ritorno del popolo può rivelarsi debole come fonte di identità e come tramite di identificazione, da questa debolezza deriva la tendenza ad essere affiancato (o sostituito) dal termine nazione, con il connesso ruolo decisivo dei confini, nel processo di delimitazione e distinzione. Per la vita politica italiana scopriremo così il senso dell’ingresso sulla scena politica di immagini che vanno dal “prima gli italiani” alla “difesa dei confini” fino al più bellicoso, ma irrealistico, “blocco navale”.
14,00 13,30

Scontri frontali e contrattazione silenziosa. Cronache del sindacalismo libero a Modena (1943-1955)

Antonio Guerzoni

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Lavoro

anno edizione: 2023

pagine: 293

La riscoperta, nell'Archivio della Cisl di Modena, di documenti sulla contrattazione territoriale del primo dopoguerra consente di ripercorrere la storia di una Libera Cgil prima e di una Cisl poi guidata da una dirigenza nata per la quasi totalità nella Resistenza. Si tratta di un gruppo fortemente caratterizzato a sinistra, d'ispirazione dossettiana e maritai-niana e allo stesso tempo anticomunista al punto di mantenere in vita, a partire dal 1948, una struttura paramilitare segreta pronta ad opporsi a una temuta rivoluzione di tipo sovietico. Il confronto-conflitto con la Cgil culmina in due scontri che assumono una dimensione nazionale. In agricoltura i liberini danno vita alla cooperativa il «Bosco della Saliceta», simbolo della politica di incentivazione della piccola proprietà contadina, in contrapposizione all'occupazione delle terre sostenuta dalla Cgil. Nell'industria la Libera Cgil proclama lo sciopero contro la serrata delle Fonderie Riunite ma non partecipa alla tragica manifestazione del 9 gennaio 1950, per evitare i chiari rischi incombenti. Tuttavia la contrapposizione tra prospettiva democratica e prospettiva marxista-rivoluzionaria non si ferma alla disputa ideologica e sa trovare momenti di reale intesa quando si tratta di migliorare le concrete condizioni di vita di operai e contadini. Esiste una «contrattazione silenziosa», in cui la Libera Cgil e la Cisl realizzano intese unitarie con la Cgil. La rivisitazione della contrattazione fascista consente di individuare le difficoltà incontrate da tutto il sindacato democratico a introdurre elementi di innovazione nella struttura contrattuale. La prima vera grande novità si avrà solo con la proposta della Cisl per la contrattazione aziendale. Presentazione di Rosamaria Papaleo. Prefazione di Gian Primo Cella. Postfazione di Bruno Manghi.
23,00 21,85

Lavoro e politiche neoliberali in America latina

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 1995

pagine: 208

Da un punto di vista di osservazione particolare (il lavoro e le relazioni industriali, le risposte alle politiche di ristrutturazione o di riaggiustamento, le trasformazioni del sindacalismo tradizionale) è possibile leggere in modo efficace le vicende di cambiamento di un'area del mondo, l'America Latina, che sarà certamente una protagonista economica e politica del secolo XXI. I saggi di ricercatori latinoamericani raccolti nel volume permettono questa osservazione, senza tacere i drammi della trasformazione ma senza nascondere le speranze di successo.
22,00 20,90

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