Libri di Giancarlo A. Nicolini
Il segreto dei pesci fuggiti
Giancarlo A. Nicolini
Libro: Libro in brossura
editore: Youcanprint
anno edizione: 2025
pagine: 112
"Il segreto dei pesci fuggiti" è un romanzo breve italiano contemporaneo che attraversa memoria, inganno e identità. C'è Massa, con le Apuane stuprate, il mare che si ritira, i fantasmi di un polo chimico dismesso. Non è protagonista ma c'è e si fa sentire. Mario Lo Piccolo, sedicente guru del pensiero "psicosofico", spia per motivi tutt'altro che nobili il figlio dissociato di un potente dell'editoria ormai morto, suo ex datore di lavoro. Tra ambizioni tradite, un prete, un bizzarro poeta errante e un viaggio a New York nel settembre 2001, riemerge un quaderno dei compiti di scuola di scrittura creativa con dei pesci rossi in copertina. Sfogliarlo vuol dire riaprire ferite, mettere in crisi ogni certezza, perdere l'equilibrio tra realtà e memoria. Il romanzo non offre una trama lineare né una narrazione guidata ed è disorientante, a tratti respingente, ma chi resiste entra in una voce autentica, spezzata, vera. Narrativa d'autore per chi cerca storie vere, simboliche, fuori dagli schemi. Per chi resiste.
Le confessioni di un piccolo filosofo. Un viaggio nell’innocenza e in un mondo perduti
Antonio Azorín
Libro: Libro in brossura
editore: Fede & Cultura
anno edizione: 2020
pagine: 96
“Voglio rievocare la mia vita: in questa solitudine, tra questi libri che tante cose mi hanno rivelato, in queste notti estive tranquille e silenziose, sento risorgere in me, vivi e strazianti, i ricordi della mia infanzia e della mia adolescenza”: da queste premesse partono "Le confessioni di un piccolo filosofo" (1906), riflessioni nostalgiche di un uomo maturo sulla sua prima “educazione sentimentale”. Ormai adulto, Antonìto ci conduce in un viaggio nella sua ormai lontana fanciullezza, un viaggio composto di brevi sequenze, semplici e intense, che ci rendono l’essenza viva del sentire del pueblo tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento. Ma soprattutto ci inducono, se non a rimpiangere, senz’altro a riflettere sulla nostra stessa innocenza perduta e su un piccolo mondo antico ormai sepolto dalla storia.

