Libri di Gianfranco Contini
Diligenza e voluttà. Ludovica Ripa di Meana interroga Gianfranco Contini
Gianfranco Contini, Ludovica Ripa di Meana
Libro: Libro rilegato
editore: Garzanti
anno edizione: 2019
pagine: 228
Nel settembre 1988, poco più di un anno prima della sua scomparsa, Gianfranco Contini si offre con sincerità e affetto alle domande di Ludovica Ripa di Meana: dall'incontro tra due persone così distanti per origini, età e indole nasce questa singolarissima biografia intellettuale, punto di approdo di una vita straordinaria interamente dedicata all'arte e alla letteratura. Con lucidità e acume si rivive l'infanzia felice e solitaria a Domodossola agli inizi del secolo scorso, la formazione a Pavia e poi in Svizzera, la fugace epopea della repubblica partigiana nella Val d'Ossola fino alla cattedra alla Normale di Pisa. Nella sua infaticabile attività di studioso e docente, Contini ha conosciuto e frequentato i maggiori intellettuali europei, e in pagine di grandissima prosa si è segnalato come insostituibile testimone della sua epoca. La vita privata e quella professionale si intrecciano a formare un ritratto unico di uno dei più grandi studiosi italiani che nelle curiosità, nelle domande, nei dubbi di Ludovica Ripa di Meana riconosce l'interlocutrice ideale per ripercorrere le tappe di un'esistenza dedicata con inesorabile «diligenza» alla «voluttà» dello studio.
Filologia
Gianfranco Contini
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2014
pagine: 127
Si ripropongono qui alcune pagine fondamentali di Gianfranco Contini. Il libro illustra - sulla scorta di casi concreti - i concetti e le questioni centrali della disciplina filologica (le varianti, gli autografi, l'archetipo, la tradizione, lo stemma, l'edizione). Una filologia intesa come ricostruzione dei testi del passato, fondamento della loro interpretazione e della loro "presenza" al lettore contemporaneo.
Letteratura italiana delle origini
Gianfranco Contini
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2013
pagine: 1298
Un'opera diventata un punto di riferimento imprescindibile, uno dei più grandi critici del Novecento ci accompagna all'origine della nostra letteratura: con la capacità di analisi e lo stile unico che lo contraddistinguono, Gianfranco Contini esamina le fondamentali trasformazioni portate alla lingua e alla letteratura italiana dalle "tre corone" Dante, Petrarca e Boccaccio, indaga il ruolo cruciale rivestito da scuole e autori "minori" nel diffondere un nuovo linguaggio poetico ed evidenzia le peculiarità di opere nate in un contesto linguistico-culturale irripetibile, caratterizzato dall'incontro tra latino e volgari regionali. Attraverso un'accurata scelta di testi, Contini ci restituisce per intero il fascino e la grandezza di decenni ancora oggi considerati tra i più fulgidi nella storia poetica dell'umanità, e mostra perché il Duecento costituisce davvero "il secolo incomparabilmente più importante delle nostre lettere".
Letteratura dell'Italia unita 1861-1968
Gianfranco Contini
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2012
pagine: 1367
Il bilancio di un secolo della nostra letteratura nelle pagine di uno dei maggiori critici del Novecento. Dal Futurismo all'Ermetismo, da Pascoli a Montale, Contini imbastisce un canone della cultura italiana più recente, annoverando al suo interno non solo poeti e narratori, ma anche scrittori di prosa scientifica, critica e politica, nonché i movimenti collettivi italiani e stranieri che hanno contribuito a tracciarne le rotte poetiche. Introduzione di Cesare Segre.
Alla fine del dolore
Gianfranco Contini
Libro: Copertina morbida
editore: Tracce
anno edizione: 2004
pagine: 160
La libertà dell'arte. Carteggio (1941-1961)
Gianfranco Contini, G. Battista Angioletti
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2023
pagine: 246
Un confronto franco e leale, talora venato da animati dissensi sempre improntati a una stima reciproca e a una eticità intellettuale condivisa, segna i venti anni del carteggio tra Gianfranco Contini e Giovanni Battista Angioletti. Uno scambio epistolare che evidenzia tre fasi salienti: gli anni dell’insegnamento di Contini a Friburgo coincidenti con la presenza a Lugano di Angioletti (1941-1945); il difficile rientro in Italia di Angioletti espulso dalla Svizzera (1945-1948); e l’ultimo tratto con l’attività di Angioletti presso la Rai, e la direzione della rivista «L’Approdo letterario» (1948-1961), quasi in concomitanza (dal 1953) con la chiamata a Firenze di Contini. Tra letteratura e impegno civile, emerge insieme alla statura intellettuale precocemente europea di Contini la personalità di Angioletti nel ruolo di un eccezionale operatore culturale.
Risalire il vento
Gianfranco Contini
Libro: Copertina morbida
editore: Tabula Fati
anno edizione: 2009
pagine: 96
In questa nuova raccolta di Gianfranco Contini, si avverte subito un cambiamento, un'evoluzione formale, quasi una maturazione dello stile. Dopo moduli discontinui di ermetismo postmontaliano, il poeta sembra orientarsi verso la discorsività narrativa di ascendenza crepuscolare, o, più vicina nel tempo, verso la "poesia-racconto" di Cesare Pavese, il suo oggettivismo realistico o "virile oggettività", con la differenza che nel poeta di "Lavorare stanca" il ductus riempiva "un bisogno, tutto istintivo, di righe lunghe", mentre in Contini prevale il verso breve, il gusto brachilogico, il testo a struttura informale, l'estenuazione delle convenzioni letterarie. Inoltre così come Pavese attingeva la sua dimensione narrativa dapprima dalla "rabbiosa passione per Shakespeare e altri elisabettiani" e poi "dagli studi letterari nordamericani", appare evidente che anche Contini, nel suo piglio a ricavare spunti dal reale e a disporli in modi narrativi, ha presente modelli di scrittori in prosa, a volte di autori del noir, con il raccapricciante finale.
Una corsa all'avventura. Saggi scelti (1932-1989)
Gianfranco Contini
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2023
pagine: 588
Dopo un'ampia introduzione in cui è ripercorsa l'intera parabola accademica e intellettuale di Gianfranco Contini – dalla formazione giovanile tra Domodossola, Pavia, Torino e Parigi fino agli ultimi, operosi anni –, il volume raccoglie una scelta di ventisei saggi dell'illustre studioso, ognuno preceduto da una breve descrizione della genesi, della fortuna e degli snodi concettuali essenziali. Ai testi più celebri e rivoluzionari (come quelli su Dante, Petrarca, Ariosto, Leopardi, Pascoli, Ungaretti, Montale, Gadda) sono affiancati sia brani di teoria e storia della critica letteraria (che discutono il valore del magistero di De Sanctis, Croce, Longhi), sia pagine più intime e autobiografiche, in cui sono rievocati alcuni degli incontri che hanno segnato e accompagnato Contini nel suo cammino umano e scientifico. Rimasta senza realizzazione la progettata raccolta a cura di Dante Isella, il libro costituisce la prima antologia dell'opera continiana, che consente di apprezzarne le qualità filosofiche e stilistiche, e di inquadrarne il pregio e il significato nel contesto della cultura letteraria italiana ed europea del Novecento.
Le Rime
Dante Alighieri
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: LXXII-352
Questo commento alle Rime dantesche, pubblicato nel 1939 da Contini ventiseienne a inaugurazione della "Nuova raccolta di classici italiani annotati", è rimasto sostanzialmente immutato fino ai giorni nostri, conservando intatta la propria carica innovatrice, come dimostra il fatto che continua egregiamente a funzionare da modello per tutti i commenti, anche quelli più recenti. Di gran parte, se non di tutte le acquisizioni successive (in ambito cronologico, attributivo, e in genere critico-letterario), il lettore attento troverà puntualmente il nucleo originario in un accenno, un inciso, una precisazione, secondo quella che è da sempre la cifra stilistica più autentica della filologia continiana.
Critica e carità. Lettere (1934-1965)
Cesare Angelini, Gianfranco Contini
Libro: Libro in brossura
editore: Interlinea
anno edizione: 2021
pagine: 144
«Le lettere tra Gianfranco Contini e Cesare Angelini in questo volume a cura di Gianni Mussini hanno l'inizio «nel giugno del '34, con un incontro mancato fra i due a Pavia, e l'estinzione nel maggio del '60, dopo una quarantina di documenti, depauperati dal saccheggio fascista della casa dell'ossolano nel '44. Inizia, come osserva Mussini, con l'atteggiamento di un discepolo che cerca incoraggiamenti e consigli, e termina con due note inaspettate di entrambi in due lettere che s'incrociarono, in cui il sacerdote ripete allo studioso quanto gli espresse in un incontro il giorno precedente a Pavia, "il senso di un'amicizia ritrovata, e - perché no? - d'una consolante somiglianza d'anima".» (dalla presentazione di Carlo Carena).
Pagine pierriane. Schede, esercizî, corrispondenza
Gianfranco Contini
Libro: Libro in brossura
editore: Sismel
anno edizione: 2017
pagine: 292
Si raccolgono gli scritti critici dedicati da Contini alla poesia di Pierro e la corrispondenza tra loro intercorsa per circa un quarto di secolo. I testi sono corredati da un’ampia annotazione e documentazione, che illustra il processo di lettura da parte del critico, e definisce i contorni di un confronto cresciuto negli anni. Dall’insieme dei testi si delinea la costanza dell’attenzione critica di Contini per Pierro, e si ricostruisce l’affinamento del giudizio, anche attraverso gli aggiornamenti e le riedizioni dello stesso scritto. A un tempo, grazie a tale gioco di intreccio e di integrazione fra pubblico e privato (scritti, presentazioni, incontri, lettere, ex donis), si testimonia la trama dei rapporti e si restituisce il senso più proprio al ‘continuo’ di una singolare amicizia.
L'influenza culturale di Benedetto Croce
Gianfranco Contini
Libro
editore: Scuola Normale Superiore
anno edizione: 2014
pagine: 112
Benedetto Croce è stato un interlocutore decisivo per molte generazioni di intellettuali italiani che si sono misurati con il suo insegnamento, consentendo o dissentendo, ma riconoscendone, in genere, valore e significato. Tra coloro che hanno avuto un rapporto più profondo e, al tempo stesso, più critico con Croce è stato, senza alcun dubbio, Gianfranco Contini Le Edizioni della Normale hanno scelto di ristampare questo suo scritto - che è anche un vibrante bilancio autobiografico - per il suo valore e la sua acutezza, ma anche perché esso può contribuire efficacemente a rafforzare la tendenza a riconsiderare la storia intellettuale del Novecento italiano da nuovi punti di vista critici, nei quali si intrecciano in modo fecondo ricerche storiche e indagini storiografiche. Il testo è preceduto da una introduzione di Michele Ciliberto che analizza alcuni aspetti della personalità e dell'opera di Contini, studiandone in modo particolare il rapporto con Croce.