Libri di Gianluigi Di Cesare
L'adolescenza come risorsa. Una guida operativa alla peer education
Gianluigi Di Cesare, Rosalia Giammetta
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2011
pagine: 166
Che cosa vuol dire fare peer education? Quali vantaggi derivano dalla sua applicazione? Quali teorie ne sono a fondamento? Il volume risponde a queste e ad altre domande sulla peer education, una metodologia di prevenzione dei comportamenti a rischio - come l'assunzione di droghe o alcol, la guida spericolata, il nullismo ecc. - particolarmente diffusi tra gli adolescenti e di promozione del benessere psichico, fisico e relazionale. L'intento è quello di fornire indicazioni teorico-operative che permettano a educatori, insegnanti, psicologi e, in generale, agli operatori del sociale di costruire un buon intervento di peer education. Ampia attenzione è rivolta alle modalità attraverso cui organizzare la formazione dei peer educator e alla descrizione delle diverse tecniche di conduzione di gruppo che facilitino il coinvolgimento attivo dei partecipanti e un apprendimento di abilità, e non solo di conoscenze.
Guida alla salute mentale. Per la conoscenza delle cure e dei servizi
Renato Piccione, Gianluigi Di Cesare
Libro: Libro in brossura
editore: Alphabeta
anno edizione: 2018
pagine: 180
La guida vuole contribuire a colmare un vuoto e si rivolge in particolare alle persone che hanno vissuto e che vivono l’esperienza del disturbo mentale e ai loro familiari, sicura di contribuire ai programmi di prevenzione e ai percorsi di emancipazione, di rimonta, di recovery che sempre più di frequente ci costringono a un impensabile ottimismo. Che la parola guarigione esiste non vorremmo ci fossero più dubbi! Perdere o preservare la salute mentale non è solo un problema dei singoli individui ma riveste notevole rilevanza sociale. Riguarda milioni di persone nel mondo. Elementari conoscenze che sono alla nostra portata, intorno alla malattia e ai servizi che se ne occupano, ci permettono di far fronte al rischio, sempre attuale, di compromettere la propria salute mentale. Il diritto alla salute psico-fisica di ognuno assume valore per la collettività e deve essere esteso a tutti da parte dei governi e delle organizzazioni chiamate a offrire protezione a questo essenziale diritto sociale. Il nostro paese è stato teatro di un evento storico che ha segnato la vita di milioni di persone. La fine dei manicomi ha cambiato radicalmente l’immagine e il vissuto collettivo della malattia mentale. I processi di trasformazione successivi hanno dato un volto nuovo delle istituzioni psichiatriche e hanno riportato a un’impensabile dimensione soggettiva, sociale e politica, le persone con disturbo mentale, aprendo percorsi di emancipazione, di ripresa, di partecipazione. Molti giovani bisognosi di aiuto si trovano ad attraversare i servizi di salute mentale. Molti altri trovano occupazione come operatori nei servizi e nelle cooperative sociali. Altri ancora, insegnanti, sacerdoti, giornalisti e operatori della sanità cercano di orientarsi e acquisire minime conoscenze di base malgrado la carenza o la mancata diffusione di materiali informativi accessibili a soddisfare la domanda.
Psicosi e violenza. Le ambiguità della cura psichiatrica
Gianluigi Di Cesare, Alessandro Grispini, Giorgio Villa
Libro
editore: Carocci
anno edizione: 1998
pagine: 244
Questo libro affonda le sue radici nel ricco e problematico contesto psichiatrico italiano: infatti nasce all'interno del servizio pubblico e si occupa dei problemi connessi alla cura dei pazienti con condizioni psichiche più gravi, là dove la questione della violenza occupa uno spazio importante: violenza non identificata, però, necessariamente con il comportamento distruttivo del malato, ma che include, anche, quelle manifestazioni nascoste le quali determinano la rottura dei vincoli, l'annientamento e la non umanizzazione dell'altro, lo spegnimento dell'entusiasmo prima ancora del rifiuto della relazione terapeutica. Il libro - pur richiamandosi pienamente alle posizioni di quanti hanno contribuito, con la loro opera, a dar vita alla psichiatria post-asilare - tuttavia propone un nuovo itinerario. Esso può essere definito come la "problematizzazione del nuovo corso", quello, cioè, dei futuri assetti dei servizi psichiatrici, che dovranno conservare quanto di buono si va costruendo, ma al tempo stesso introdurre correttivi per rispondere efficacemente a bisogni ineludibili, specie dei pazienti più gravi e privi di risorse.