Libri di Gianluigi Esposito
I diari segreti di Raffaele Cutolo. La storia mai raccontata del più potente boss della camorra
Simone Di Meo, Gianluigi Esposito
Libro: Libro rilegato
editore: Piemme
anno edizione: 2024
pagine: 448
Un libro che riscrive la storia del camorrista più temuto d'Italia. «Don Raffaele sopravvive ancora oggi nell'immaginario collettivo di una intera regione, la Campania, che pure avrebbe ottimi motivi per maledirne la memoria, e nei ricordi di chi in lui ha visto non già il criminale spietato, inventore della camorra moderna, ma il difensore dei poveri e il vendicatore degli oppressi. Un leader politico prima ancora che mafioso. L'unico in grado di far dialogare lo Stato e le Brigate rosse». Figura criminale tra le più potenti nella storia delle mafie, don Raffaele Cutolo è stato per certi versi il nostro Pablo Escobar. Magnanimo, violento, generoso, temuto. Un uomo, il fondatore della Nuova Camorra Organizzata, che, seppure dal carcere, riuscì a esercitare su migliaia di persone un fascino incredibile, organizzando una struttura efficiente in aperta sfida allo Stato. Nessuno ha mai avuto accesso ai suoi archivi segreti prima di Simone Di Meo e Gianluigi Esposito. Finalmente a disposizione dei due autori, questa è un'inchiesta basata su migliaia di documenti inediti e diari personali, che riscrive la storia di Cutolo facendo luce su anni di misteri irrisolti e sui controversi legami con politici, imprenditori e servizi segreti. Un lavoro di ricostruzione storica accurato che fa luce non solo sull'uomo, sulle sue idee "politiche", sul suo senso di giustizia e ingiustizia, sulla sua idea di onorabilità e di società, ma sulla storia della criminalità campana per più di trent'anni e dei suoi legami con il mondo della politica italiana.
La zecca di Massa di Lunigiana (1568-1829). Collezione di Vittorio Emanuele III
Gianluigi Esposito
Libro: Libro in brossura
editore: Ist. Poligrafico dello Stato
anno edizione: 2019
pagine: 152
La zecca di Massa di Lunigiana fu attiva, sia pure con alcuni periodi di chiusura, dal 1559/1560 al 1667 e, per soli progetti, nella prima metà del Settecento; le monete del 1792 a nome della duchessa Maria Beatrice d'Este Cybo Malaspina furono invece battute nella zecca di Milano. Le 300 monete facenti parte della Collezione di Vittorio Emanuele III di Savoia costituiscono, senza dubbio, il maggior insieme conosciuto di esemplari di questa zecca comprendente un gran numero di tipi e di varianti nonché pezzi di eccezionale bellezza e rarità, talvolta unici, la cui pubblicazione permette di aggiornare e integrare non solo il Corpus Nummorum Italicorum, ma anche la principale letteratura in materia. Il maggior numero di monete che oggi possiamo esaminare, rispetto a quanto pubblicato nel 1929 sul Corpus, è dovuto alle nuove acquisizioni effettuate negli anni seguenti l'uscita del volume XI. In questo volume sede vengono pubblicate le monete da Alberico I Cybo Malaspina (1568-1623) a Maria Beatrice d'Este Cybo Malaspina (1790-1796; 1814-1829). Per mere ragioni editoriali in questa sede trovano spazio le monete di Alberico I Cybo Malaspina senza data emesse durante il periodo del Principato (1568-1623); più in generale, invece, in merito alla monetazione di Alberico I si rimanda a quanto pubblicato nella prima parte di questo studio dedicato alla zecca di Massa di Lunigiana (Bollettino di Numismatica, Materiali 46/2016).
La zecca di Massa di Lunigiana (1553-1623). Collezione di Vittorio Emanuele III
Gianluigi Esposito
Libro: Libro in brossura
editore: Ist. Poligrafico dello Stato
anno edizione: 2018
pagine: 204
La zecca di Massa di Lunigiana fu attiva, sia pure con alcuni periodi di chiusura, dal 1559/1560 al 1667 e, per soli progetti, nella prima metà del Settecento. Le 300 monete facenti parte della Collezione di Vittorio Emanuele III di Savoia costituiscono, senza dubbio, il maggior insieme conosciuto di esemplari di questa zecca comprendente un gran numero di tipi e di varianti nonché pezzi di eccezionale bellezza e rarità, talvolta unici, la cui pubblicazione permette di aggiornare e integrare non solo il Corpus Nummorum Italicorum, ma anche la principale letteratura in materia. Il maggior numero di monete che oggi possiamo esaminare, rispetto a quanto pubblicato nel 1929 sul Corpus, è dovuto alle nuove acquisizioni effettuate negli anni seguenti l'uscita del volume XI. In questa sede vengono pubblicate le monete coniate da Alberico I Cybo Malaspina, con e senza data, durante il periodo del Marchesato (1553-1568) e, per mere ragioni editoriali, le sole monete con data emesse nel periodo del Principato (1568-1623).
Poesie dal carcere
Raffaele Cutolo
Libro: Libro rilegato
editore: Edizioni Neomediaitalia
anno edizione: 2018
pagine: 104
L’ultima volta che Raffaele Cutolo pubblicò un libro di poesie successe un finimondo. Il libro fu bloccato dalla magistratura perché in alcune sue poesie sembrava leggere l’apologia della camorra e di ciò che deve o non deve fare un uomo d’onore. Erano gli inizi degli anni '80 e da allora non sono passati solo 40 e più anni: è passata un’epoca. Raffaele Cutolo nacque il 4 novembre 1941 ma gran parte degli anni che ha li ha trascorsi isolato in carcere. Il carcere forma e deforma, isola, scava dentro, crea conversioni, dovrebbe persino portare a una propria redenzione. Al contrario, per Raffaele Cutolo si è detto che il carcere abbia creato, 40 e più anni fa, la sua fama di fondatore e capo della N.C.O. (Nuova Camorra Organizzata). Questa raccolta di poesie, curata da Gianluigi Esposito, ci dice che solo grazie all’amore di una donna, sua moglie Immacolata, detta Tina, è stata possibile la conversione spirituale di Raffaele Cutolo. Queste poesie raccontano la vita e la solitudine di un uomo che non ha mai voluto sconti di pena, che ha detto «il crimine non paga» e ha deciso di mettere al mondo, con sua moglie Immacolata Iacone, una figlia che oggi è la loro unica ragione di vita.

