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Libri di Gianni Iotti

La marcia

Gianni Iotti

Libro: Libro rilegato

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2024

pagine: 176

Intorno al 2030, mentre incombe la minaccia della sesta estinzione di massa della storia del pianeta, una serie di catastrofi si è abbattuta sulla terra. I fenomeni vengono attribuiti a un'invasione degli alieni, ma non tutti accettano una simile spiegazione. Fra essi Golo, che si è messo a capo di un gruppo di superstiti per rifondare la civiltà umana e che, nel suo viaggio, si è trascinato dietro il fratello assai riluttante a partire. A differenza di Golo quest'ultimo, sempre pronto a scambiare i propri fantasmi per esseri reali e viceversa, è convinto della presenza misteriosa di creature ostili. Chi ha ragione tra i due fratelli? La terra è oggetto di un micidiale attacco alieno o tutto è da riportare al potere deformante di uno sguardo allucinato? La lunga traversata del globo devastato da un aeroporto all'altro su aerei di fortuna, punteggiata di incontri pericolosi, personaggi ambigui, scene angosciose, diventa una marcia simbolica sul crinale che divide l'esperienza effettiva dalle visioni interiori, gli eventi dalle possibilità, la vita dalla morte - o da una possibile rinascita, secondo l'inaspettato esito che si annuncia nel finale.
14,00 13,30

Le ragioni della finzione. Retorica letteraria e pensiero dei Lumi

Gianni Iotti

Libro

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2023

pagine: 316

I saggi riuniti in questo libro indagano le relazioni che si stabiliscono in letteratura tra forme della scrittura e contenuti ideologico-filosofico-morali. Il corpus dei testi considerati è tratto dalla produzione letteraria "impegnata" del Settecento francese, nella quale la complementarità di finzione e pensiero critico è costitutiva. Ferma restando l'estendibilità virtuale dell'approccio adottato a testi di altre epoche e altri generi, le analisi dei contributi qui presentati vertono sull'opera di autori quali Montesquieu, Voltaire, Rousseau, Diderot, Sade. Più precisamente, l'intento del volume consiste nel descrivere i modi e i motivi con cui, in ambito illuministico, l'argomentazione filosofica, l'osservazione storica, l'allusione scientifica possono avvalersi delle proprietà delle figure retoriche, dei colori del racconto orientale o fantastico, delle peripezie del romanzo realista, ridondando in armonici semantici che orientano in maniera determinante i percorsi del senso: configurazioni discorsive, non totalmente riconducibili agli enjeux polemici della battaglia ideologica ingaggiata dagli scrittori philosophes, che si stratificano in conglomerati simbolici ineludibili all'atto dell'interpretazione. Gianni Iotti insegna Letteratura francese all'Università di Pisa. Allievo di Francesco Orlando, dopo una serie di studi sulla produzione romantica (Il gioco del comico e del serio. Saggio sul teatro di Musset, ESI 1990) i suoi interessi si sono rivolti alle relazioni tra finzione, storia e ideologia nella letteratura delle Lumières e, in particolare, all'opera di Voltaire (Virtù e identità nella tragedia di Voltaire, Champion 1995; Voltaire, Racconti, facezie, libelli, Einaudi 2004; partecipazione a The Cambridge Companion to Voltaire, Cambridge University Press 2009; collaborazione all'edizione critica dell'Essai sur les moeurs, The Voltaire Foundation 2009-2015, e del Théâtre complet, Classiques Garnier, in corso di stampa). Tra le altre pubblicazioni, oltre a numerosi saggi editi in Italia e in Francia, la cura dei volumi Modelli linguistici e metodi dell'interpretazione letteraria (Pisa University Press 2018, con G. Marotta) e Raccontare e conoscere. Paradigmi del sapere nelle forme narrative (Pacini 2019).
27,00 25,65

Il sale e la fortuna di Venezia

Jean-Claude Hocquet

Libro: Libro in brossura

editore: Editoriale Jouvence

anno edizione: 2022

pagine: 624

Legare la storia del sale alle vicende di Venezia non è una pretesa artificiosa che rasenti il paradosso. Nel Medioevo le saline occupavano almeno metà della laguna e procuravano a Venezia sale prezioso da scambiare con prodotti che a essa mancavano: grano, ferro, legno. Alla fine del Medioevo, Venezia sceglie di importare il sale dal Mediterraneo per sovvenire ai suoi traffici, all'armamento navale, al commercio marittimo. La vendita del sale attraverso il monopolio veneziano procura le entrate fiscali che finanziano lo sforzo militare della Repubblica in Italia o contro i Turchi, l'ammortamento del debito pubblico, la politica di risanamento e di difesa della laguna. La storia del sale pone quindi il lettore al centro del potere economico e politico della Serenissima, aiutandolo a cogliere i meccanismi della trasformazione sociale in una storia millenaria.
28,00 26,60

Te-fa-min

Gianni Iotti

Libro: Copertina rigida

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2022

pagine: 192

Sullo sfondo vagamente tratteggiato di una provincia padana degli anni Settanta, mentre il paese attraversato da forti tensioni sociali sta entrando nell'epoca del consumismo, Nino porta avanti i suoi dolorosi esercizi di maturazione all'ombra di un padre ossessionato da ricordi mortuari. Le figure del passato affollano la sua mente: esigono senza pietà la sua attenzione e lo trattengono irresistibilmente nella dimensione situata tra lo spazio dei vivi e lo spazio dei morti. Il passato lo insegue attraverso una serie di immagini e di situazioni sospese su vita reale e sogno, e le esperienze che compie via via finiscono per riproporgli il ritorno del già stato e del già noto senza che nessuna evasione dai suoi labirinti interiori possa avere luogo. A Venezia, dove si trasferisce per gli studi universitari, l'acquisizione di una coscienza politica e una serie di incontri soprattutto femminili sembrano per un momento rappresentare la via d'uscita. Ma ben presto anche queste promesse si rivelano fallaci e tutto si inabissa in un ritorno a casa all'insegna della sconfitta, una sconfitta che ha come velleitario tentativo di risarcimento il rifugio nei paradisi della musica e del sesso. Fin quando la china della dissoluzione su cui Nino sta scivolando si abolisce miracolosamente e i prestigi dell'immaginazione trionfano sulle forme della realtà in un finale inatteso che, infrangendo i tempi della narrazione, lo ricongiunge all'universo inesauribile delle possibilità.
14,00 13,30

Raccontare e conoscere. Paradigmi del sapere nelle forme narrative

Raccontare e conoscere. Paradigmi del sapere nelle forme narrative

Libro: Libro in brossura

editore: Pacini Editore

anno edizione: 2019

pagine: 256

«La questione del contenuto conoscitivo dispensato dalla letteratura rimanda, prima di tutto, ai dispositivi formali del discorso. Quanto scrive Frank Salaün a proposito di Prévost ha un’applicabilità generale: "…il pensiero dell’autore si esprime non a colpi di tesi e di argomenti, ma attraverso la strutturazione stessa del racconto e l’orchestrazione di alcuni temi che sono anche delle domande". Il che non significa che il testo letterario, insieme alle "forme", non esibisca anche dei "contenuti" – sempre problematici e quasi sempre in polemica con i valori ufficiali –, ma solo che il "sapere" di un testo letterario non può prescindere dal lavoro di rappresentazione svolto dalle sue strutture narrative, descrittive e riflessive. Certamente la letteratura, sul piano semantico, può "insegnare" delle cose, può fornire elementi per smascherare, demistificare, denunciare, distinguere. E quasi sempre lo fa, quando è buona letteratura. Dal punto di vista di cosa la letteratura può darci come incremento di conoscenza, almeno nella concezione moderna, resta valido l’assunto secondo cui l’opera letteraria esprime un punto di vista peculiare, nuovo, assolutamente soggettivo (gli occhiali di Proust) e come tale ci obbliga a rivedere il nostro punto di vista più o meno sclerotizzato sul mondo. È in fondo la nozione sklovskijana di straniamento che permette di interrompere una routine percettiva...» (Gianni Iotti)
22,00

Modelli linguistici e metodi dell'interpretazione letteraria

Libro: Libro in brossura

editore: Pisa University Press

anno edizione: 2019

pagine: 206

Gli intensi scambi tra linguistica e letteratura databili agli anni Settanta-Novanta del secolo scorso hanno dato luogo a importanti risultati. Il testo letterario è stato concepito come un “sistema di segni” e la “funzione poetica” ad esso legata, da vaga nozione estetica di problematica configurazione, ha potuto essere identificata in un sistema di relazioni linguistiche peculiari. Avvalendosi degli apporti della semiologia, della narratologia e di vari tipi di innesti fra psicanalisi, retorica e linguistica, la critica letteraria ha cambiato il proprio statuto e le proprie pratiche, e la letteratura è stata ridefinita all’interno del contesto delle scienze umane. D’altra parte, anche a causa dell’espunzione della dimensione semantica, il modello semiologico-linguistico elaborato in quegli anni si è ben presto irrigidito in una prassi descrizionistica incapace di cogliere i valori essenziali del testo. Il presente volume raccoglie alcuni contributi di linguisti e letterati che hanno inteso tracciare un bilancio sui rapporti tra linguistica e critica letteraria in epoca strutturalista e presentare nel contempo prospettive future per una poetica e una critica letteraria su base linguistica. Nel panorama attuale il superamento critico dello strutturalismo e del generativismo si accompagna a proposte di modelli linguistici che sembrano capaci di interpretare i plurimi sensi figurati della lingua letteraria e poetica e, nel contempo, di motivarli. Con l’intento di favorire un rinnovato dialogo tra linguistica e letteratura, i saggi qui riuniti vorrebbero rappresentare un primo passo in direzione di una critica letteraria attenta alle strutture ed ai vincoli linguistici del testo e, in parallelo, di una linguistica che si avvalga dell’espressione letteraria.
18,00 17,10

Il gioco del comico e del serio. Saggio sul teatro di Musset
15,49

Il sale e la fortuna di Venezia

Il sale e la fortuna di Venezia

Jean-Claude Hocquet

Libro

editore: Editoriale Jouvence

anno edizione: 2002

pagine: 620

35,00

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