Libri di Gianni Simoni
Omicidio senza colpa. Un'indagine del commissario Lucchesi
Gianni Simoni
Libro: Libro rilegato
editore: TEA
anno edizione: 2015
pagine: 241
Un vecchio professore da tempo in pensione, vedovo e solo, viene trovato impiccato nel salotto di casa sua. Una rapida occhiata alla scena è sufficiente al commissario Andrea Lucchesi per intuire che non di suicidio si tratta. Un ragazzino malconcio, l'aria impaurita e lo sguardo sfuggente è appoggiato al muro di un palazzo del centro di Milano; dietro l'angolo, per terra, un cappellino con qualche moneta. Una visione fugace, un istante, ma Lucchesi subito fiuta qualcosa che non va e mette alcuni dei suoi uomini sulle tracce del piccolo per vederci chiaro. Un'intuizione, un presentimento... quanto basta al commissario per aprire due casi. Due casi all'apparenza molto diversi, ma nel profondo accomunati dal fatto che entrambe le vittime, un vecchio e un bambino, sono esseri soli, privi di ogni affetto, deboli e, per questo, vulnerabili. E quelle in difesa dei deboli sono le battaglie che Lucchesi combatte con più convinzione, con furore quasi. Lui l'ha respirata la solitudine, ha subito l'ostracismo del mondo, conosce la cattiveria degli uomini, e vuole giustizia. Se non per se stesso, almeno per gli altri.
Troppo tardi per la verità. Un caso di Petri e Miceli
Gianni Simoni
Libro: Libro rilegato
editore: TEA
anno edizione: 2014
pagine: 264
È notte fonda: un'auto lanciata a gran velocità per le strade di Brescia travolge un uomo, lasciandolo sull'asfalto senza vita e dileguandosi. Sembrerebbe un triste caso di omicidio colposo con omissione di soccorso, come anche i testimoni oculari confermerebbero, ma il sovrintendente Armiento della Stradale non ne è convinto. Troppi particolari fuori posto: come mai la vittima non portava documenti con sé? Perché i due testimoni spariscono il giorno dopo l'incidente? Ad avvalorare i sospetti del poliziotto spunta, inatteso, un terzo testimone che rovescia tutte le ipotesi avanzate fino a quel momento. Si apre così una nuova linea d'indagine, per sospetto omicidio premeditato. Competenza della Omicidi, dove il commissario Miceli, reintegrato nelle sue funzioni a fianco del commissario titolare Grazia Bruni, prende in mano il caso. Ma più gli inquirenti indagano, più le acque si fanno torbide, e dal passato di vittima, testimoni e indagati emerge un pantano di tradimenti, odio, gelosie, brame di vendetta, debiti di gioco e sospetti di bancarotta. Ancora una volta determinante nella soluzione del mistero sarà l'esperienza dell'ex giudice Petri, indispensabile compagno di avventure e insostituibile amico per il buon Miceli.
Chiuso per lutto. Un caso di Petri e Miceli
Gianni Simoni
Libro: Libro rilegato
editore: TEA
anno edizione: 2013
pagine: 260
Il commissario Miceli è al suo primo giorno di pensione, quando una lettera del Ministero lo informa che, a causa di un errore di calcolo, gli toccherà lavorare un altro anno. Tuttavia, nel frattempo, Grazia Bruni, fresca di nomina a nuovo commissario, ha preso servizio. Si ritrovano così a dover collaborare, gomito a gomito, l'esperto e saggio Miceli e la giovane e risoluta Bruni. E dietro le quinte, come sempre, c'è l'ex giudice Petri a dar loro una mano. Questa volta il caso, anzi i casi, di omicidio, sono due: due uomini assassinati con inaudita violenza. E il buon vecchio Petri, per una curiosa fatalità, li conosceva entrambi. Così, suo malgrado, si troverà personalmente coinvolto nelle indagini. E se, in un primo momento, le piste sembrano chiare, ben presto si confondono, si incrociano, sembrano diventare una sola, finché... si perdono tutte le tracce. A Petri, a lui solo, l'onere di conoscere la verità, ma di doverne portare il peso in silenzio.
Il caffè di Sindona. Un finanziere d'avventura tra politica, Vaticano e mafia
Gianni Simoni, Giuliano Turone
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2011
pagine: 208
La storia d'Italia è punteggiata di misteri. Uno dei più inquietanti è probabilmente quello della morte di Michele Sindona nel marzo del 1986. Conosciamo la causa del decesso: un caffè al cianuro bevuto nella sua cella nel carcere di Voghera, un caffè simile a quello alla stricnina che uccise Gaspare Pisciotta ai tempi del bandito Giuliano. Ma chi mise il veleno nella tazzina? E perché? Per capirlo, è necessario in primo luogo ricostruire la biografia e la personalità del banchiere siciliano. Sindona è stato senz'altro un grande protagonista dei nostri anni Sessanta e Settanta. Finanziere potentissimo, intratteneva rapporti con importanti uomini politici al di qua e al di là dell'Oceano: nel 1973 Andreotti lo definì "salvatore della lira" e nel 1974 l'ambasciatore USA in Italia lo premiò come "Uomo dell'anno"; era uno degli uomini di fiducia del Vaticano, e in particolare dello IOR diretto da Paul Marcinkus, ma aveva anche legami con la mafia. Iscritto alla P2 di Licio Gelli, fu lui a introdurre Roberto Calvi negli ambienti di quella loggia segreta, oltre che in quelli vaticani e in quelli mafiosi: i due banchieri erano infatti legati da un intrico di affari avventurosi che avrebbero portato entrambi alla rovina. Sindona fu processato e condannato per bancarotta fraudolenta sia negli Stati Uniti sia in Italia e successivamente fu anche condannato all'ergastolo come mandante dell'omicidio dell'avvocato Giorgio Ambrosoli, commissario liquidatore della sua Banca Privata Italiana.
La morte al cancello
Gianni Simoni
Libro: Libro in brossura
editore: TEA
anno edizione: 2015
pagine: 374
In una fredda notte bresciana la ricca e bella moglie di un medico molto in vista viene barbaramente uccisa davanti al cancello della sua villa. Qualche giorno più tardi i corpi senza vita di due senzatetto vengono ritrovati in periferia. Due casi, apparentemente lontanissimi, che scottano sulla scrivania del commissario Miceli, perché rischiano di attirare l'attenzione pubblica. Ma al suo fianco ci sarà l'ex giudice Petri, che, sempre assetato di giustizia e insofferente alla sua altrimenti noiosa vita da pensionato, non esita a buttarsi in una nuova indagine. Se il primo caso sembra non trovare risposta – chi poteva avercela con due barboni? – , il secondo parrebbe averne troppe, perché molti potevano avere interesse a togliere di mezzo la bella signora: il marito, dall'alibi zoppicante, l'amante troppo giovane, il marito dell'amica, assetato di soldi...
Lo specchio del barbiere. Un caso di Petri e Miceli
Gianni Simoni
Libro: Libro in brossura
editore: TEA
anno edizione: 2015
pagine: 320
Un presunto rapinatore viene assassinato a colpi di pistola in una tabaccheria del centro di Brescia; il cadavere di un neonato viene ritrovato in un cassonetto della periferia; su un'isola del lago d'Iseo, la proprietaria di una pensioncina riceve minacce e persecuzioni da un misterioso aggressore e rischia di impazzire. Ironia della sorte: l'ex giudice Petri, ormai in pensione, aveva conosciuto il tabaccaio pochi giorni prima, quando era andato nel suo negozio a scegliervi una pipa; e ha l'avventura di trovarsi in quella pensioncina sul lago, mentre si verificano quegli strani e inquietanti episodi ai danni della padrona. Così, quando il commissario, e suo buon amico, Miceli lo chiama per farsi dare una mano nell'indagine del bambino abbandonato, Petri inevitabilmente si trova a dover procedere su tutti e tre i fronti. Tre filoni d'indagine che si aprono in rapida successione e che, quasi per caso, finiranno per incrociarsi. Di nuovo insieme, Petri e Miceli uniranno esperienza professionale e legame d'amicizia per portare alla luce scomode verità.
Un mattino d'ottobre. I casi di Petri e Miceli. Volume Vol. 1
Gianni Simoni
Libro: Libro in brossura
editore: TEA
anno edizione: 2021
pagine: 304
Brescia, 27 ottobre, ore 8.00: l'ingegner Rava lascia casa sua in auto. Ore 9.10: Giorgio Anselmi, autotrasportatore, mette in moto il suo furgone. Ore 9.15: la piccola Giulia, quattro anni, col suo vestitino giallo, si avvia al parco sotto casa accompagnata da Santina, la baby sitter. Ore 9.47: la mamma di Giulia compone un numero di telefono. Il cellulare dell'ingegner Rava squilla all'improvviso, quanto basta per distrarlo e fargli mancare uno stop. Il furgone di Giorgio Anselmi arriva troppo veloce all'incrocio. Una spaventosa carambola e, alla fine, un fagottino giallo informe resta sul marciapiede. Due settimane dopo, l'ingegner Rava viene trovato morto. Tre settimane dopo, Santina Vergottini sta passeggiando quando due colpi la raggiungono al torace. Quasi due mesi dopo la mamma di Giulia si becca due pallottole in fronte. Un orrore inarrestabile e una sfida ardua per l'ex giudice Petri e il commissario Miceli...
Fiori per un vagabondo. Un caso di Petri e Miceli
Gianni Simoni
Libro: Libro rilegato
editore: TEA
anno edizione: 2016
pagine: 240
Una sparatoria in pieno giorno sulla porta di un bar nella periferia di Brescia. E, mentre una Vespa si allontana a tutto gas verso la tangenziale, un barbone che passava di lì per caso si accascia sul marciapiede. Sembrerebbe una faccenda di poco conto, eppure... Subito emergono alcune stranezze: se si trattava di un vagabondo, perché allora indossava una camicia cifrata e di ottima fattura e aveva le unghie dei piedi curate? E come mai è stato colpito da ben due colpi, uno di striscio alla spalla e l'altro, letale, in pieno viso? Un proiettile vagante passi, ma due... I conti non tornano per il commissario Miceli, che, in assenza del commissario titolare Grazia Bruni, è stato reintegrato a tempo pieno, con buona pace della sospirata e sempre più lontana pensione. E, come sempre, quando i conti non tornano, Miceli chiama in aiuto il suo vecchio amico, l'inossidabile ex giudice Petri. Nonostante le flebili, se non quasi inesistenti tracce - un anonimo mazzo di fiori di campo lasciato chissà da chi sul luogo del delitto -, i due investigatori riusciranno a dare corpo a un caso che rischiava di scomparire, come la sua vittima.
Il merlo
Gianni Simoni
Libro: Libro in brossura
editore: TEA
anno edizione: 2020
pagine: 304
Un ex magistrato che torna a fare l'avvocato rifugiandosi in un'esistenza tranquilla, una vicina di casa misteriosa, un amore che potrebbe nascere, un trauma che non si può dimenticare... Ex magistrato ritiratosi dalla professione per incompatibilità con gli intrighi del Palazzo di Giustizia, e da tempo separato, Paolo Camporesi ha ripreso a fare l'avvocato. Piccoli casi, poche pratiche, lo studio in una stanza del suo appartamento in centro a Milano, una vicina che gli tiene l'amministrazione; una vita appartata, senza scosse, un po' malinconica. Fino a quando la conoscenza di una dirimpettaia, Laura Giusti, riapre una stagione che sembrava passata per sempre. Mentre trascina le poche indagini sui casi presenti al momento sulla sua scrivania, a poco a poco l'avvocato Camporesi si avvicina a Laura. Ma la relazione che prende corpo, il fantasma di un amore, deve fare i conti col disinganno di Paolo e il passato di Laura, che lo tormenta col ricordo di un trauma che non può essere dimenticato. Un passato che all'improvviso spinge la donna a fuggire, il più lontano possibile, per evitare nuove complicazioni e nuove ferite. Paolo decide d'impulso di seguirla, buttandosi in un viaggio assurdo che lo porterà fino a un'isola del Pacifico, i cerca della verità e di una ragione per tornare alla sua vita.
Il singhiozzo del violino. Un'indagine del commissario Lucchesi
Gianni Simoni
Libro: Libro rilegato
editore: TEA
anno edizione: 2019
pagine: 252
Milano, via Cesare Correnti: un anziano violinista di strada muore in circostanze confuse. Poco prima, un incontro con un uomo, vestito in modo eccentrico, che si dilegua senza lasciare traccia. L'unico testimone, un venditore ambulante della zona, telefona in Questura. Il commissario Lucchesi è sconvolto dalla notizia: conosceva la vittima solo di vista, ma la loro era una strana intesa, piena di rispetto per quanto senza parole. Decide allora di far chiarezza su quella morte così insolita, sebbene le indagini si rivelino complesse sin dall'inizio, a partire dall'identità misteriosa del violinista. Nemmeno sul piano personale c'è serenità per il commissario: mentre la sua compagna Lucia Anticoli si sta riprendendo da un brutto trauma, la figlia Alice ha bisogno di tutto il suo sostegno per affrontare delusioni e paure per le quali non è preparata. Così, mentre cerca di essere presente per le donne più importanti della sua vita, Lucchesi procede nella sua ricerca, ricostruendo una vicenda che affonda le radici nella seconda guerra mondiale e nella tragedia della deportazione, e che lo condurrà a un finale drammatico e inaspettato.
La chiave rubata e altre storie. Sei casi per il giudice Petri
Gianni Simoni
Libro: Libro rilegato
editore: TEA
anno edizione: 2018
pagine: 240
Sei storie inedite dedicate al personaggio dell'ex giudice Petri. «Dopo molti romanzi, un libro di racconti che spero saranno graditi al lettore. Dai racconti, rimasti nel cassetto, ero partito, e a questo punto, ritengo eccezionalmente, ho sentito l'esigenza di percorrere la strada inversa.» Così Gianni Simoni presenta sei nuove storie, sei piccoli casi che irrompono in modo fortuito nella quotidianità del giudice Petri e del commissario Grazia Bruni. Eccolo, dunque, il nostro giudice, all'inizio ancora nel pieno della sua attività di magistrato, alle prese con una sua conoscente che denuncia il furto di un prezioso dipinto, certa di conoscere l'identità del ladro; lo vedremo poi districarsi tra molti indizi mendaci nel caso dell'omicidio di un anziano contadino; lo seguiremo alla ricerca del suo vicino, forse sparito per inseguire un nuovo sogno d'amore e, ancora, mentre non si accontenta della spiegazione in apparenza più logica in un caso di rapimento e intento, infine, a ricostruire, attraverso una lettera rinvenuta per caso, una vicenda personale fatta di speranze e di inganni. E al termine di questo viaggio, incontreremo colei che, a suo modo, ha raccolto il testimone dal giudice Petri, il commissario Grazia Bruni, costretta a confrontarsi con un dilemma etico nell'ambito di un caso che vedrà contrapporsi il suo rigore professionale e la sua umanità.
Omicidio senza colpa. Un'indagine del commissario Lucchesi
Gianni Simoni
Libro: Libro in brossura
editore: TEA
anno edizione: 2018
pagine: 256
Un vecchio professore da tempo in pensione, vedovo e solo, viene trovato impiccato nel salotto di casa sua. Una rapida occhiata alla scena è sufficiente al commissario Andrea Lucchesi per intuire che non di suicidio si tratta. Un ragazzino malconcio, l'aria impaurita e lo sguardo sfuggente è appoggiato al muro di un palazzo del centro di Milano; dietro l'angolo, per terra, un cappellino con qualche moneta. Una visione fugace, un istante, ma Lucchesi subito fiuta qualcosa che non va e mette alcuni dei suoi uomini sulle tracce del piccolo per vederci chiaro. Un'intuizione, un presentimento... quanto basta al commissario per aprire due casi. Due casi all'apparenza molto diversi, ma nel profondo accomunati dal fatto che entrambe le vittime, un vecchio e un bambino, sono esseri soli, privi di ogni affetto, deboli e, per questo, vulnerabili. E quelle in difesa dei deboli sono le battaglie che Lucchesi combatte con più convinzione, con furore quasi. Lui l'ha respirata la solitudine, ha subito l'ostracismo del mondo, conosce la cattiveria degli uomini, e vuole giustizia. Se non per se stesso, almeno per gli altri.