Libri di Giorgio Barbareschi
Bisogna saper perdere. Le dieci sconfitte più incredibili, epiche e devastanti della storia dello sport
Giorgio Barbareschi
Libro: Libro in brossura
editore: Ultra
anno edizione: 2020
pagine: 160
Perché nessuno si sognerebbe mai di disprezzare il secondo uomo più ricco del mondo e la seconda donna più bella del mondo, mentre è così facile definire beffardamente “il primo degli ultimi” chi arriva secondo in un campionato, una corsa o una qualsiasi sfida sportiva? Nel mondo dello sport perdere è visto troppo spesso come qualcosa di cui vergognarsi, dimenticando che vittoria e sconfitta costituiscono due lati della stessa medaglia. Lo sport va affrontato con l’obiettivo di primeggiare, ma questo non significa che i vinti debbano essere considerati dei perdenti. Anche perché le sconfitte non sono tutte uguali. C’è chi ha vinto quasi tutto ma ha mancato proprio l’appuntamento più importante (l’Italia della pallavolo) e chi invece ha perso praticamente sempre (il ciclista Raymond Poulidor). C’è chi ha collezionato una serie di rovinose cadute ma non ha smesso di rialzarsi (i Buffalo Bills del football americano) e chi dopo quasi quarant’anni ancora non riesce ad accettare il risultato del campo (gli Stati Uniti del basket). C’è chi ha vinto tanto, ma viene comunque ricordata come perdente (la tennista Jana Novotna) e chi ha preferito la sportività alla vittoria (il saltatore Luz Long). C’è chi è stato dominato dalla paura nel momento decisivo (il golfista Jean Van de Velde) e chi ha perso per la propria arroganza (il pugile Mike Tyson). Infine, c’è chi ha dovuto subire il lato malato dello sport (il tifoso di baseball Steve Bartman) e chi invece attraverso una partita ha scoperto un mondo diverso (la Nazionale di calcio del Montserrat). Le sconfitte sul campo rappresentano i fallimenti che incontriamo nella vita di tutti i giorni, ma i risultati negativi non sono lo specchio di ciò che siamo come persone. Piuttosto lo è il modo in cui reagiamo a essi: se arrendendoci alla prima difficoltà oppure rialzandoci e riprovando a vincere con ancor maggiore determinazione. Prefazione di Flavio Tranquillo.
Dinastie. Le franchigie che hanno fatto la storia dello sport americano
Giorgio Barbareschi, Andrea Cassini, Francesco Fiori, Giovanni Genero, Davide Lavarra, Mattia Righetti
Libro: Libro in brossura
editore: Ultra
anno edizione: 2022
pagine: 272
Negli ultimi decenni lo sport americano è entrato a far parte a pieno titolo della nostra cultura. Grazie alla tv satellitare, al web e a una globalizzazione che ha portato le storie degli atleti delle leghe professionistiche a stelle e strisce in ogni angolo del pianeta, non c’è persona che non abbia sentito parlare almeno una volta dei Los Angeles Lakers, dei Dallas Cowboys o dei New York Yankees. Ma quanti in Italia possono dire di conoscere davvero le storie che si celano dietro alle più importanti dinastie dello sport USA, le genesi delle squadre leggendarie che sono riuscite a imporsi per lunghi periodi, condizionando gli stili di gioco, le mode, le stesse regole del gioco e la reputazione delle rispettive città? Qual è il segreto del loro successo, il filo conduttore che unisce Michael Jordan a Tom Brady, Babe Ruth a Wayne Gretzky, personaggi apparentemente così distanti nel tempo e dalle personalità così diverse? Come si costruisce una cultura vincente in un contesto caratterizzato da una competitività sfrenata, profondamente tipica del modo di vivere americano? Molte spiegazioni si possono trovare nei capitoli di questo libro, uno per ciascuna delle franchigie più vincenti dei quattro principali sport professionistici americani: basket, football, baseball e hockey. Nato dalla lunga esperienza di Play.it USA, il più longevo sito italiano dedicato allo sport stelle e strisce, “Dinastie” è il punto di arrivo di vent’anni di scrittura, riflessioni, discussioni ed emozioni legate al mondo dello sport e della cultura statunitense, con le sue evoluzioni, le sue contraddizioni, i suoi straordinari miti.