Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina
Iscriviti alla newsletter

Libri di Giovanni Cantoni

Miti, sogni, misteri

Mircea Eliade

Libro: Libro in brossura

editore: Lindau

anno edizione: 2020

pagine: 303

Il mito dell’Albero Sacro posto al centro dell’Eden risale ai primordi dell’umanità: è la suggestiva ipotesi di Mircea Eliade, il più grande studioso di storia delle religioni del XX secolo. L’Albero Sacro, scrive Eliade, consentiva all’uomo di ascendere al cielo, stabilire un colloquio diretto con Dio, arrivare alla comprensione metafisica della realtà. Poi, con la perdita dell’innocenza, venne il giorno dell’esilio dall’Eden. Le grandi mitologie del passato hanno una radice comune: la nostalgia per il paradiso primordiale, sede della felicità e dell’immortalità. Ma qual è oggi la funzione del Mito? Con la desacralizzazione della vita e del Creato, l’uomo contemporaneo ha «rimosso» il simbolo nelle zone oscure della psiche, cioè nel sogno, nelle fantasie, nelle memorie ancestrali. Con Miti, sogni, misteri Mircea Eliade procede a un illuminante raffronto tra il variegato, trasparente e interpersonale spazio delle religioni e l’opaca e limitativa sfera dell’inconscio individuale. In questo ormai classico studio, l’autore interpreta in modo nuovo e anticonvenzionale i riti della Madre Terra, i sacrifici umani, i misteri orfici, i poteri degli sciamani, la mistica indiana, le pratiche dei monaci buddhisti, i valori delle Scritture ebraiche e cristiane, per approdare alle odierne dinamiche dell’immaginario. Le sue conclusioni sono chiare: mimetizzato sotto varie forme il Mito vive ancora, la nostalgia del Paradiso resta presente in noi, e molte idee apparentemente nuove non sono altro che un prolungamento del pensiero arcaico.
28,00 26,60

Il mito dell'eterno ritorno. Archetipi e ripetizioni

Mircea Eliade

Libro: Libro in brossura

editore: Lindau

anno edizione: 2018

pagine: 184

Il mito dell’eterno ritorno è il frutto di uno studio che Mircea Eliade aveva compiuto sull’uomo delle società arcaiche, o «tradizionali», sia quelle che vengono comunemente definite «primitive», sia quelle che espressero le antiche culture dell’Asia, dell’Europa e dell’America. Concentrandosi sulla concezione che l’uomo aveva di sé stesso e del posto che occupava nel cosmo, ne mostra la sostanziale differenza rispetto a quella moderna, fortemente influenzata dal giudeo-cristianesimo. Nelle società arcaiche l’uomo era solidale con il cosmo e i suoi ritmi e aveva una concezione circolare del tempo. Attraverso il mito dell’eterno ritorno e le cerimonie e i riti che ripetono e riattualizzano gli avvenimenti dell’inizio del tempo, le civiltà tradizionali rigeneravano simbolicamente il cosmo e la società. Con questo saggio, che considerava «come il più significativo» dei suoi libri, raccomandando di leggerlo prima di tutti gli altri, il grande storico delle religioni propone quella che riteneva un’introduzione a una filosofia della storia. Dopo aver illustrato il modo in cui l’uomo tradizionale riusciva a «sopportare» la storia, Eliade affronta il problema degli storicismi attuali e fornisce all’uomo una guida rispetto a una questione che considera essenziale, l’individuazione di ciò che «permette anche all’uomo moderno di sopportare la pressione sempre più potente della storia contemporanea».
19,50 18,53

Per una civiltà cristiana del terzo millennio. La coscienza della Magna Europa e il quinto viaggio di Colombo

Per una civiltà cristiana del terzo millennio. La coscienza della Magna Europa e il quinto viaggio di Colombo

Giovanni Cantoni

Libro: Libro in brossura

editore: SugarCo

anno edizione: 2008

pagine: 264

Mentre l'Occidente vive l'ormai plurisecolare agonia della Cristianità, la stessa Modernità va dissolvendosi: con il malato viene morendo anche il virus che lo sta uccidendo. Di fronte all'ambigua postmodernità, si può immaginare una Cristianità Nuova nel terzo millennio, forse realizzazione della promessa della Madonna a Fatima? La risposta positiva e profetica è di Papa Giovanni Paolo II. Perciò, mentre Papa Benedetto XVI auspica un'autocritica della Modernità e dello stesso cristianesimo moderno, Giovanni Cantoni suggerisce prospettive e riflessioni intese a promuovere tale Cristianità Nuova, a partire dalla consapevolezza della Cristianità in agonia e dalle sue dimensioni culturali, cioè dalla coscienza della Magna Europa. Quindi propone un'operazione di raccolta e di utilizzo di quanto ha conservato e trasmesso la "provincia" di tale grande area culturale è privilegiata l'Iberoamerica , provvidenziale, anche se non unica, portatrice di ciò che, spesso, il centro, irresponsabile o colpevole, ha già abbandonato.
18,50

Magna Europa. L'Europa fuori dall'Europa

Libro: Libro rilegato

editore: D'Ettoris

anno edizione: 2007

pagine: 472

Magna Europa, Grande Europa, è il nome con cui si può indicare il mondo umano e culturale nato dall'espansione degli europei nel mondo. Il libro si articola in tre parti. Nella prima sono illustrate le caratteristiche politiche, culturali e tecnologiche dell'Europa che, sul finire del Medioevo, si accinge a uscire da sé stessa. Quindi vengono descritti i viaggi di scoperta e i principali aspetti e momenti degli insediamenti extraeuropei, soprattutto quelli meno noti o più trascurati, come le Filippine spagnole e l'Asia portoghese. Infine, sono illustrati i legami di tipo politico-militare ed economico. Magna Europa è dunque un grande spazio umano e culturale anzitutto da "percepire" per quindi coglierne l'origine, il passato e poi il presente.
26,90 25,56

Scritti di dottrina sociale. 1961-2005

Scritti di dottrina sociale. 1961-2005

Giovanni Cantoni

Libro

editore: Cristianità

anno edizione: 2024

pagine: 302

20,00

Scritti sulla rivoluzione e sulla nazione 1972-2006

Scritti sulla rivoluzione e sulla nazione 1972-2006

Giovanni Cantoni

Libro

editore: Cristianità

anno edizione: 2023

pagine: 218

Con un profilo bio-bibliografico dell'autore di Francesco Pappalardo.
15,00

Miti, sogni, misteri

Mircea Eliade

Libro: Libro in brossura

editore: Lindau

anno edizione: 2007

pagine: 304

Il mito dell'Albero Sacro posto al centro dell'Eden risale ai primordi dell'umanità: è la suggestiva ipotesi di Mircea Eliade, tra i più grandi studiosi di storia delle religioni del XX secolo. L'Albero Sacro consentiva all'uomo di ascendere al cielo, stabilire un colloquio diretto con Dio, arrivare alla comprensione metafisica della realtà. Poi, con la perdita dell'innocenza, venne il giorno dell'esilio dall'Eden. Le grandi mitologie del passato hanno una radice comune: la nostalgia per il paradiso primordiale, sede della felicità e dell'immortalità. Ma qual è oggi la funzione del mito? Con la desacralizzazione della vita e del creato, l'uomo contemporaneo ha "rimosso" il simbolo nelle zone oscure della psiche, cioè nel sogno, nelle fantasie, nelle memorie ancestrali. Mircea Eliade procede in questo studio a un raffronto tra il variegato, trasparente e interpersonale spazio delle religioni e l'opaca e limitativa sfera dell'inconscio individuale. In questo ormai classico studio, l'autore interpreta in modo nuovo e anticonvenzionale i riti della madre terra, i sacrifici umani, i misteri orfici, i poteri degli sciamani, la mistica indiana, le pratiche dei monaci buddhisti, i valori delle Scritture ebraiche e cristiane, per approdare alle odierne dinamiche dell'immaginario. Mimetizzato sotto varie forme, il mito vive ancora, la nostalgia del paradiso è sempre presente e molte idee apparentemente nuove non sono che un prolungamento del pensiero arcaico.
24,00 22,80

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.