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Libri di Mircea Eliade

Lo yoga. Immortalità e libertà

Mircea Eliade

Libro

editore: Rizzoli

anno edizione: 1999

pagine: 442

12,50 11,88

Trattato di storia delle religioni

Mircea Eliade

Libro: Libro in brossura

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2008

pagine: XLIX-544

"Il fine che ci siamo proposti - scrive Eliade - è quello di mostrare che cosa sono i fatti religiosi e che cosa rivelano". Nel complesso labirinto che essi costituiscono il lettore penetra a poco a poco, acquista familiarità con le diversità culturali da cui essi dipendono, prende contatto con le manifestazioni del sacro che si palesano a vari livelli cosmici (il Cielo, le Acque, la Terra, le Pietre), nei fenomeni biologici (i cicli vegetativi, i ritmi lunari, la sessualità), nei miti e nei simboli (il famoso mito dell'eterno ritorno). Il "Trattato", che a distanza di sessant'anni dalla pubblicazione conferma il suo valore e la sua permanente attualità, può leggersi da un duplice punto di vista: come interpretazione fenomenologico-religiosa spesso suggestiva e stimolante, e come documento del travaglio della cultura moderna, impegnata nella ricerca di un più ampio e sensibile umanesimo.
26,00 24,70

Il sacro e il profano

Mircea Eliade

Libro: Libro in brossura

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2013

pagine: 144

Concepito come introduzione generale allo studio fenomenologico e storico delle religioni, questo libro cerca di mettere a fuoco quei valori dell'esperienza religiosa che possono riscontrarsi sia nell'ambito di una sacralità arcaica, sia all'interno di una concezione profana del mondo, quale si presenta oggi. Gli stretti rapporti che Eliade individua tra simbolismo e coscienza e tra gli stessi caratteri specifici del profano e del sacro non solo mostrano in che termini l'uomo laico moderno, all'interno di una società che ha fatto della morte di Dio una vera e propria teologia, rimanga l'erede della religiosità dei progenitori, ma sembrano avallare la tesi che la secolarizzazione di un valore religioso costituisca essa stessa un fenomeno religioso.
14,00 13,30

Dizionario delle immagini del sacro

Libro: Libro in brossura

editore: Jaca Book

anno edizione: 2020

pagine: 198

Lo storico delle Religioni Julien Ries, in accordo col paleoantropologo Yves Coppens, ha messo in risalto «la coscienza di creatore di cultura di Homo habilis. A partire dalle sue prime realizzazioni l’Uomo non cessa di fare scoperte e di creare, poiché la riflessione su ogni scoperta alimenta una nuova creazione». Dall’origine l’Uomo è Homo simbolicus, creatore di ritmi, suoni, spazi di vita, forme, immagini. Forse le immagini giungono per ultime, ma una selce scheggiata, in modo da essere un manufatto bifacciale, diventa un capolavoro di simmetria e armonia. Già alcune centinaia di migliaia di anni fa le selci più belle sono poste nelle sepolture, così come in seguito mazzi di fiori variopinti. Alcune decine di migliaia di anni fa l’Arte rupestre copre tutto il pianeta con raffigurazioni rituali e simboliche. La grotta di Lascaux in Francia è stata chiamata «La Sistina della preistoria», le pitture di imponenti animali sulle pareti e sui soffitti costituiscono una sintassi del mito. Solo diecimila anni prima della nostra era iniziano le immagini di divinità e proliferano con l’affermarsi della sedentarizzazione, come testimonia l’abitato di Çatal Hüyük, in Turchia. All’uomo sedentarizzato le immagini sono indispensabili per relazionarsi col destino e col cosmo. Le grandi religioni si esprimono anch’esse tramite simboli, miti e riti, ma a volte passano secoli prima che si sviluppino figurativamente delle immagini sacre. A volte il timore di offendere il divino arriva al divieto delle immagini, ma gli iconoduli tendenzialmente si affermano rispetto agli iconoclasti. L’esigenza di immagini è straripante per l’uomo e le religioni ne sono state la sorgente maggiore; lo sviluppo delle arti in tutte le culture ce lo dimostra. Il potere può asservire le immagini e avvilire il sacro, ma l’istanza di sacro e di senso riemerge per altre vie, come è stato per i monaci che seguitavano a dipingere icone. L’istanza riemerge anche nel secolare moderno, dall’Urlo di Munch ai cieli stellati di van Gogh, alle astrazioni di Kandinskij.
35,00 33,25

Dizionario dell'ebraismo (K-Z)

Dizionario dell'ebraismo (K-Z)

Libro: Libro in brossura

editore: Jaca Book

anno edizione: 2020

pagine: 474

«Ebraismo» è il termine che definisce la vita religiosa di Israele, il popolo eletto di Dio. Esiste anche un’altra definizione, «Giudaismo», a partire dall’epoca del ritorno degli ebrei in terra di Israele dopo l’esilio babilonese. Nel titolo di questo Dizionario dell’Ebraismo si è optato per il primo termine perché esso intende tenere insieme l’intera storia multi-millenaria della tradizione religiosa che si richiama ad Abramo, presentandola in modo globale, in tutte le sue diramazioni e componenti, per così dire «da Adamo ai giorni nostri» e non solo per quel periodo pur centrale, difficilmente delimitabile, che va dalla cattività babilonese all’alto Medioevo. L’Ebraismo, in tutte le sue varietà, designa dunque lo stile di vita seguito dal popolo ebraico per circa tremilatrecento anni, da quando cioè Dio scelse Abramo, il padre di Israele, tra tutte le nazioni. L’Ebraismo comporta l’osservanza rigorosa della Torah, una parola che significa «insegnamento» e che si riferisce all’insieme della Bibbia ebraica, ma soprattutto al Pentateuco (i primi cinque libri). La Torah si presenta in due forme, una scritta e l’altra orale, derivate dall’alleanza che Dio stabilì con il suo popolo di Israele attraverso Mosè, intorno al 1200 a.C. La cultura ebraica ha dato frutti abbondanti nel campo delle idee, delle scienze, delle professioni e delle arti, lasciando un segno impressionante nella storia umana, oggi come nei millenni passati. Tuttavia, fuori dalla comunità ebraica pochi conoscono le sue ricche e varie tradizioni religiose, e questa ignoranza ha avuto conseguenze negative nelle relazioni tra ebrei e non ebrei. In tutta la loro storia gli ebrei hanno sopportato i peggiori fraintendimenti e le persecuzioni più dure solo in quanto ebrei: un popolo che vive secondo le proprie tradizioni religiose ed è fedele all’alleanza con Dio, che lo distingue. Aprendo un libro sull’Ebraismo, è bene perciò che i lettori ricordino che fra il 1937 e il 1945, in Europa si perpetrò un tentativo sistematico di sterminare completamente il popolo ebraico, usando tutta la potenza e la furia del moderno stato nazionale. C’è quindi un bisogno pressante di conoscere meglio l’ebraismo. La vita religiosa ebraica è straordinaria e spicca nella storia dell’umanità. Rendersi conto di come gli ebrei abbiano continuamente dato nuove forme al loro modo di vivere in funzione della fedeltà al Dio che li ha scelti, distoglie da un pregiudizio cieco e porta a un giudizio vero, capace di arricchire. L'ampiezza e varietà degli aspetti legati all'Ebraismo qui spiegati e approfonditi da riconosciuti esperti internazionali della materia, ha suggerito di suddividere la pubblicazione in due tomi seguendo l’ordine alfabetico: A-I per il primo tomo; K-Z per il secondo. A fondo libro riproduciamo l'intero elenco dei lemmi che compongono il Dizionario dell’Ebraismo, consentendo così di coglierne il complesso dei contributi. Traduzioni di Pier Giorgio Borbone, Emanuela Braida, Maria Sita Demichelis, Gaia Lembi, Corrado Martone, Paolo Melis, Marzia Pierluigi.
50,00

Dizionario dell'Islam (K-Z)

Libro: Libro in brossura

editore: Jaca Book

anno edizione: 2020

pagine: 390

All'inizio del terzo millennio, nel mondo, vi sono circa un miliardo di musulmani. Su 180 Stati aderenti all'ONU, 43 sono musulmani e membri dell'Organizzazione della Conferenza islamica. L'Islam è una grande religione universale che ha prodotto una civiltà impressionante con il suo libro sacro, il Corano, le sue moschee, la sua scrittura, la sua letteratura, le sue forme d'arte e le sue tradizioni, una civiltà vissuta da un insieme di differenti popoli. Malgrado le diversità di culture, le opposizioni e le rivalità, un denominatore comune unisce tutti i musulmani: la loro fede. Il musulmano (muslim in arabo) fa atto di sottomissione di sé a Dio e tale atteggiamento manifesta nella pratica degli obblighi prescritti. Una simile adesione lo impegna come credente di fronte a Dio e, come persona, lo unisce alla sua comunità (umma). Questo atto di sottomissione si fonda sulla rivelazione ricevuta e trasmessa dal profeta Maometto, profeta dell'ultimo e ultimo profeta che ha richiamato il mistero di Dio creatore e misericordioso, ma anche l'imminenza del giudizio. Il musulmano afferma la sua fede nella unicità di Dio (tawhid), Creatore e dispensatore dei beni necessari, Signore della gloria, cui è dovuta ogni lode. I segni di Dio (ayat Allah = il segno di Dio) sono per l'uomo le prove della creazione e garantiscono la sua fede, di cui fa professione mediante la yahada che mette l'accento sul Dio unico e sulla chiusura della rivelazione da parte di Maometto. Questa professione di fede del musulmano costituisce la sua esperienza di Dio e una testimonianza della sua fede. L'uomo è una creatura animata dal soffio di Dio, una persona capace di rispondere a Dio. In terra egli è il khalifah (rappresentante) di Dio. Da questa condizione derivano gli obblighi dei «cinque pilastri» dell'Islam, vale a dire le pratiche cultuali del credente alle quali si aggiungono tutte le prescrizioni comunitarie sulla via che conduce a Dio al fine di garantire la vita armoniosa della comunità (umma). Così la fede nel Dio unico che sta alla base della preghiera quotidiana, del ramadan, come pure dell'espressione spettacolare del pellegrinaggio a La Mecca, rinnovata attualizzazione dell'evento originario, costituisce il fondamento e il motore del dinamismo dell'Islam moderno.
50,00 47,50

Dizionario delle religioni del Sudamerica

Libro: Libro in brossura

editore: Jaca Book

anno edizione: 2020

pagine: 432

Il “Dizionario delle religioni del Sudamerica” è dedicato alla trattazione dei fenomeni religiosi, o connessi alla religione, che si sono sviluppati mell’America del Sud. Il suo indice rispecchia la particolare storia religiosa del continente, alternando ampie voci generali dedicate alle grandi tradizioni indigene e voci sulla presenza e lo sviluppo delle grandi religioni monoteistiche in quei territori. Sono presenti, inoltre, numerosi lemmi più specifici dedicati alle credenze e alle pratiche religiose di singole popolazioni o gruppi di popolazioni della Mesoamerica (Aztechi, Huichol, Maya, Nahua, Olmechi, Taraschi, Tlaxcaltechi, Toltechi, Totonachi) e dell’America meridionale (Cuna, Inca, Ge, Mapuche, Muisca, Quechua, Selk’nam, Warao). Alcuni prendono in esame le principali figure divine e mitologiche della Mesoamerica (Coatlicue, Huitzilopochtli, Quetzalcoatl, Tezcatlipoca, Tlaloc) e dell’America meridionale (Bochica, Inti, Viracocha, Yurupary). Un ampio gruppo di voci è dedicato alle tradizioni religiose delle popolazioni di origine africana presenti nel continente, come quelle sui culti afrobrasiliani, le religioni afroamericane, afrosurinamesi, dei Caraibi, la Santería e il Vudu. Si aggiungono, infine, alcuni lemmi sulle particolari modalità di espressione che nel Sudamerica hanno caratterizzato fenomeni o concezioni universalmente diffusi nel mondo delle religioni, come «Iconografia» e «Musica», e qualche voce che descrive tradizioni culturali di estrema rilevanza per la definizione della struttura dei sistemi religiosi americani (come «Calendari», «Etnoastronomia», «Fumo»). Nella bibliografia dei lemmi, redatti dai più qualificati esperti internazionali della materia, è stata posta particolare attenzione alle indicazioni delle edizioni originali e delle eventuali traduzioni italiane.
50,00 47,50

Dizionario delle religioni del Nordamerica

Libro: Libro in brossura

editore: Jaca Book

anno edizione: 2021

pagine: 300

Il presente “Dizionario delle religioni del Nordamerica” è dedicato alla trattazione dei fenomeni religiosi, o variamente legati alla religione, che si sono sviluppati nell’America del Nord. Il suo indice rispecchia la particolare storia religiosa del continente, alternando lemmi di carattere generale dedicati alle tradizioni indigene a lemmi sulla presenza e lo sviluppo delle religioni monoteistiche in quei territori. Sono presenti, inoltre, numerose voci più specifiche dedicate alle credenze e alle pratiche religiose di singole popolazioni o gruppi di popolazioni dell’America settentrionale («Apache», «Inuit», «Irochesi», «Lakota», «Navajo», «Piedi Neri»), mentre alcune altre forniscono notizie biografiche sulle principali guide spirituali o profetiche dei nativi («Black Elk», «Handsome Lake», «Neolin», «Wovoka»). Si aggiungono, infine, voci sulle particolari modalità di espressione che nelle Americhe hanno caratterizzato fenomeni o concezioni universalmente diffusi nel mondo delle religioni e lemmi che descrivono tradizioni culturali di estrema rilevanza per la definizione della struttura dei sistemi religiosi americani («Danza degli spiriti», «Danza del Sole», «Teatro religioso dei nativi nordamericani»). Le bibliografie di ciascun lemma, affidato a esperti internazionali della materia, sono state riviste e aggiornate dai curatori, che hanno dedicato particolare attenzione alle indicazioni delle edizioni originali e delle eventuali traduzioni italiane. Traduzioni di Stefania Arcara, Erica Baffelli, Sergio Botta, Emanuela Braida, Arianna Campiani, Letizia Sonia Cantarella, Guendalina Carbonelli, Mariella Lorusso, Marco Manino, Maria Giulia Telaro.
40,00 38,00

Dizionario delle religioni dell'Estremo Oriente

Libro: Libro in brossura

editore: Jaca Book

anno edizione: 2020

pagine: 705

Questo Dizionario tratta i temi religiosi, o comunque legati alla religione, che si sono sviluppati lungo una storia plurimillenaria in quella vasta area geografica che viene identificata come Estremo Oriente. Costituito essenzialmente su base geografica, esso presenta dunque le numerosissime e disparate tradizioni religiose che si sono nel tempo manifestate in questa parte del mondo, così ricca di culture e tradizioni millenarie (Buddhismo, Shinto, Confucianesimo, Daoismo, Induismo, Islam, ecc., ma anche molte tradizioni religiose locali o etnologiche), spesso intrecciate ad altrettanto numerose e diverse tradizioni linguistiche. Non vi si trovano quindi soltanto le voci relative alle religioni della Cina, alla sua filosofia, ai suoi più eminenti maestri vissuti nelle varie epoche, ma anche le peculiari forme assunte dal confucianesimo nei Paesi vicini, dalla Corea al Giappone. La tradizione religiosa del Sol Levante è approfondita con altrettanta cura, allargando lo sguardo alle forme religiose assunte in nazioni o aree geografiche molto ricche dal punto di vista antropologico e culturale, come quella birmana, thailandese, taiwanese, il Borneo, l'isola di Giava, Bali... Non mancano lemmi espressamente dedicati a forme di religiosità spesso recepite in Occidente in modo parziale, come la calligrafia o l'esercizio delle arti marziali, o ancora l'iconografia daoista e la vasta tradizione poetica di argomento religioso sviluppata sia in Cina che in Giappone. La lettura del Dizionario delle religioni dell'Estremo Oriente trova naturale complemento in altri Dizionari pubblicati seguendo lo schema concordato con Jaca Book dal direttore dell'Enciclopedia delle religioni, Mircea Elide; fra questi ci fa piacere ricordare il Dizionario del Buddhismo, quello dell'Induismo, ma anche il Dizionario dei luoghi del sacro e quelli del Mito, dei Simboli e dei Riti, le tre «costanti del sacro» identificate dal fondatore dell'antropologia simbolica fondamentale, Julien Ries. Le bibliografie di ciascuna voce sono state riviste e aggiornate dai curatori, che hanno dedicato particolare attenzione alla segnalazione accurata delle edizioni originali e delle eventuali traduzioni italiane. I nomi di autori moderni giapponesi, cinesi e coreani che compaiono nel testo, e soprattutto nelle bibliografie, sono stati scritti secondo la consuetudine orientale, per la quale il cognome precede il nome.
50,00 47,50

Dizionario dell'Islam (A-I)

Libro: Libro in brossura

editore: Jaca Book

anno edizione: 2020

pagine: 690

All'inizio del terzo millennio, nel mondo, vi sono circa un miliardo di musulmani. Su 180 Stati aderenti all'ONU, 43 sono musulmani e membri dell'Organizzazione della Conferenza islamica. L'Islam è una grande religione universale che ha prodotto una civiltà impressionante con il suo libro sacro, il Corano, le sue moschee, la sua scrittura, la sua letteratura, le sue forme d'arte e le sue tradizioni, una civiltà vissuta da un insieme di differenti popoli. Malgrado le diversità di culture, le opposizioni e le rivalità, un denominatore comune unisce tutti i musulmani: la loro fede. Il musulmano (muslim in arabo) fa atto di sottomissione di sé a Dio e tale atteggiamento manifesta nella pratica degli obblighi prescritti. Una simile adesione lo impegna come credente di fronte a Dio e, come persona, lo unisce alla sua comunità (umma). Questo atto di sottomissione si fonda sulla rivelazione ricevuta e trasmessa dal profeta Maometto, profeta dell'ultimo e ultimo profeta che ha richiamato il mistero di Dio creatore e misericordioso, ma anche l'imminenza del giudizio. Il musulmano afferma la sua fede nella unicità di Dio (tawhid), Creatore e dispensatore dei beni necessari, Signore della gloria, cui è dovuta ogni lode. I segni di Dio (ayat Allah = il segno di Dio) sono per l'uomo le prove della creazione e garantiscono la sua fede, di cui fa professione mediante la yahada che mette l'accento sul Dio unico e sulla chiusura della rivelazione da parte di Maometto. Questa professione di fede del musulmano costituisce la sua esperienza di Dio e una testimonianza della sua fede. L'uomo è una creatura animata dal soffio di Dio, una persona capace di rispondere a Dio. In terra egli è il khalifah (rappresentante) di Dio. Da questa condizione derivano gli obblighi dei «cinque pilastri» dell'Islam, vale a dire le pratiche cultuali del credente alle quali si aggiungono tutte le prescrizioni comunitarie sulla via che conduce a Dio al fine di garantire la vita armoniosa della comunità (umma). Così la fede nel Dio unico che sta alla base della preghiera quotidiana, del ramadan, come pure dell'espressione spettacolare del pellegrinaggio a La Mecca, rinnovata attualizzazione dell'evento originario, costituisce il fondamento e il motore del dinamismo dell'Islam moderno.
50,00 47,50

Miti, sogni, misteri

Mircea Eliade

Libro: Libro in brossura

editore: Lindau

anno edizione: 2020

pagine: 303

Il mito dell’Albero Sacro posto al centro dell’Eden risale ai primordi dell’umanità: è la suggestiva ipotesi di Mircea Eliade, il più grande studioso di storia delle religioni del XX secolo. L’Albero Sacro, scrive Eliade, consentiva all’uomo di ascendere al cielo, stabilire un colloquio diretto con Dio, arrivare alla comprensione metafisica della realtà. Poi, con la perdita dell’innocenza, venne il giorno dell’esilio dall’Eden. Le grandi mitologie del passato hanno una radice comune: la nostalgia per il paradiso primordiale, sede della felicità e dell’immortalità. Ma qual è oggi la funzione del Mito? Con la desacralizzazione della vita e del Creato, l’uomo contemporaneo ha «rimosso» il simbolo nelle zone oscure della psiche, cioè nel sogno, nelle fantasie, nelle memorie ancestrali. Con Miti, sogni, misteri Mircea Eliade procede a un illuminante raffronto tra il variegato, trasparente e interpersonale spazio delle religioni e l’opaca e limitativa sfera dell’inconscio individuale. In questo ormai classico studio, l’autore interpreta in modo nuovo e anticonvenzionale i riti della Madre Terra, i sacrifici umani, i misteri orfici, i poteri degli sciamani, la mistica indiana, le pratiche dei monaci buddhisti, i valori delle Scritture ebraiche e cristiane, per approdare alle odierne dinamiche dell’immaginario. Le sue conclusioni sono chiare: mimetizzato sotto varie forme il Mito vive ancora, la nostalgia del Paradiso resta presente in noi, e molte idee apparentemente nuove non sono altro che un prolungamento del pensiero arcaico.
28,00 26,60

Dizionario del mito

Libro

editore: Jaca Book

anno edizione: 2018

pagine: 428

Il mito è un racconto sacro ed esemplare che riferisce un avvenimento del tempo primordiale e fornisce all'uomo un senso determinante per il suo comportamento. Per la sua funzione simbolica, esso svela il legame dell'uomo con il sacro. I miti sono giunti a noi tramite testi scritti e tradizioni orali: grazie a questa copiosa documentazione, la ricerca moderna ha potuto fare una rilettura delle spiegazioni del mito elaborate nel corso dei secoli. Le radici del pensiero mitico affondano nel Paleolitico e l'arte parietale rappresenta una documentazione di primaria importanza per lo studio di questo pensiero e delle sue origini. Si giunge quindi alla ricerca di Mircea Eliade e altri sull'edificio religioso del Neolitico. Con la sedentarizzazione e la scoperta dell'agricoltura, l'uomo diventa produttore del proprio cibo, sperimentando così una solidarietà «mistica» tra sé e la vegetazione. La scienza delle religioni situa il mito «al centro», si pronuncia per la realtà dí un progetto organico che tende a delineare la statura dell'uomo elementare con un tratto che va dal simbolo al rito, passando per il mito. Questa traiettoria bio-antropologica, una volta sviluppata, si ripiega e ritorna al simbolo, suo principio. Continuamente ripreso o ripetuto nei lampi della violenza e nei morsi dell'eros, il progetto organico del simbolo, del mito e del rito tende a generare l'immagine di una spirale a cerchi variabili la cui punta ricerca un assoluto che si schiude negli esiti del sacro e che potrebbe essere chiamato, non dio, ma il divino. Introducono alla lettura i saggi dí Julien Ries e Jacques Vidal.
40,00 38,00

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