Libri di Giovanni Cerro
Spirito europeo e senso storico. Gli intellettuali tedeschi e la cultura italiana
Libro: Libro in brossura
editore: Istituto Italiano di Studi Germanici
anno edizione: 2024
Il volume si propone di indagare il modo in cui nella prima metà del Novecento diversi intellettuali hanno riflettuto sul rapporto fra la cultura filosofica e letteraria italiana e quella tedesca, ponendo come tema centrale quello del senso storico. Il percorso qui proposto, che include nomi quali Benedetto Croce, Antonio Gramsci, Arnaldo Momigliano, Delio Cantimori, Luigi Scaravelli, Enrico De Negri, Guido Calogero, Ernesto Grassi ed Ernesto De Martino, ha lo scopo di far luce sugli scambi e sulle interpolazioni fra cultura italiana e cultura tedesca, nella convinzione che questa 'traslatio studiorum' sia germe di nuove idee. I saggi che compongono il volume, affidati a docenti, ricercatrici e ricercatori con formazioni, interessi di studio e metodi di lavoro differenti, sono accomunati dal tentativo di incoraggiare anche una riflessione sullo statuto dell'Europa dei nostri giorni per immaginare nuovi scenari per il futuro.
Tra natura e cultura. Degenerazione, eugenetica e razza in Giuseppe Sergi (1841-1936)
Giovanni Cerro
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2024
pagine: 328
Il volume ricostruisce il pensiero di una delle più importanti figure del positivismo italiano: l’antropologo e psicologo Giuseppe Sergi (1841-1936), a lungo docente nell’Università di Roma e fondatore della Società romana di antropologia. Speciale attenzione è riservata a tre aspetti della sua riflessione – la degenerazione, l’eugenetica e la concezione dei gruppi etnici – che vengono inseriti nel contesto culturale del tempo e riletti alla luce del rapporto tra eredità e ambiente. Da questa indagine emerge come l’opera di Sergi sia elaborata in risposta alle grandi questioni della modernità: dalla massificazione allo sviluppo scientifico e tecnologico, fino alla nascita delle metropoli.
Nel labirinto della materia. Il dibattito filosofico e teologico dalla tarda antichità all'età moderna
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2022
pagine: 230
I saggi di questo volume indagano le stratificazioni e i cambiamenti delle teorie della materia nella tradizione filosofica e teologica e approfondiscono casi e momenti cruciali per la definizione delle diverse concezioni della materia (da Tommaso d'Aquino a Bruno, da Descartes a Diderot, da Hobbes a d'Holbach, solo per citarne alcuni), così da rendere possibile delinearne e seguirne le complesse traiettorie. Nell'esaminare le trasformazioni subite dallo statuto della materia, il volume combina lo sguardo storico-filosofico, attento alla lettura e all'interpretazione dei testi e all'individuazione di linee di continuità e fratture tra gli autori, con l'analisi teoretica e concettuale: ne emerge il carattere polisemico caratteristico dell'idea di materia che coinvolge differenti prospettive di ricerca (teologia, filosofia naturale, cosmologia, politica) e che è intimamente legato alla rielaborazione di questioni poste dal pensiero antico - soprattutto di matrice aristotelica e platonica - anche in epoca medievale e moderna.
L'eugenetica italiana e la Grande Guerra
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2017
pagine: 230
Con lo scoppio della prima guerra mondiale, il presupposto su cui era nato e si era sviluppato il movimento eugenetico internazionale sembrò incrinarsi definitivamente: di fronte a tanta inaudita violenza era ancora possibile sperare in un miglioramento della “razza umana”? Anche in Italia gli eugenisti si divisero tra chi considerava il conflitto una minaccia per l’integrità fisica e psichica del corpo sociale e chi lo interpretava invece come un fattore di selezione e di progresso, in grado di favorire la parte migliore della popolazione. Questa contrapposizione contribuì a ridefinire non solo gli equilibri nel campo dell’eugenetica nazionale, ma più in generale i rapporti tra scienza e politica nella delicata fase del dopoguerra.
I pranzi dei santi. Pratiche alimentari e ascesi nel monachesimo tardoantico
Veit Rosenberger
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2016
pagine: 76
La pratica del digiuno e le scelte alimentari rivestono un'importanza fondamentale per la storia del movimento monastico nella tarda antichità, nonostante la carenza delle fonti materiali e il fatto che cibo e bevande possiedono un significato simbolico non univoco, bensì continuamente rimodulato, anche all'interno di uno stesso contesto culturale e religioso. In merito alla pratica ascetica del digiuno l'autore prende in esame due esempi. Il primo riguarda Paolo il Semplice, che per essere accolto come monaco da Antonio viene sottoposto a diverse prove, in cui il cibo e l'acqua svolgono un ruolo centrale. Il secondo è un passo delle Confessioni in cui Agostino afferma di lottare "ogni giorno contro la concupiscenza del cibo e della bevanda" perché, a differenza dei "piaceri venerei", la gola è più difficile da tenere a freno. Dai due casi emerge che la sfida più importante degli asceti non consisteva nel reprimere il desiderio sessuale, come invece sostiene lo storico Peter Brown, ma nel controllare la fame e la sete. La categoria moderna di sessualità, dunque, sarebbe poco adatta per comprendere il fenomeno tardoantico dell'ascetismo.
L'islam degli sciiti. Dalla saggezza mistica alla tentazione politica
Mohammad Ali Amir-Moezzi
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2016
pagine: 88
Un libro per capire l'anima dell'Iran.Con 200 milioni di fedeli, gli sciiti rappresentano un quinto della totalità dei musulmani e si caratterizzano per la particolare concezione dell’autorità religiosa, affidata all’imam. Essi ritengono, infatti, che la successione di Maometto spetti esclusivamente al genero e cugino Alì e ai suoi discendenti da parte di Fatima, figlia del profeta. Al contrario, secondo i sunniti, il successore, conosciuto con il nome di califfo, è a capo dello stato musulmano. Oltre alla figura dell’imam, una diversa visione del mondo distingue gli sciiti dai sunniti: per i primi, ogni realtà - da quella più elevata (Dio) fino a quella più quotidiana - comporta due livelli, uno apparente e uno segreto, uno esoterico e uno essoterico. La storia del mondo è la storia della lotta tra il bene e il male, tra le forze della conoscenza e quelle dell’ignoranza. Solo una corrente dello sciismo è fondamentalista e nutre ambizioni politiche: è quella che nel 1979 ha prodotto il movimento khomeinista in Iran e la trasformazione della monarchia in una repubblica islamica.
Il crocevia del mito. Religione e narrazione nel mondo antico
Jörg Rüpke
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2014
pagine: 56
L'idea che al di fuori di noi gli uomini o altri enti possano influenzare il corso delle cose nella natura e nella storia è presente in tutte le culture. Ma è nel bacino del Mediterraneo, nel corso del primo secolo avanti Cristo, che diviene popolare la pratica di rappresentare gli dèi in forma umana. Poiché essi compiono azioni destinate ad avere effetto sugli uomini, vengono ricordati i grandi avvenimenti in cui non manca l'intervento di un dio chiamato in soccorso. La cultura greca offre la possibilità di rendere pubblici questi racconti sia nel teatro che nelle espressioni tradizionali della poesia e del canto. È in questo contesto che i miti si configurano come storie o, più semplicemente, come "esposizioni". Essi, infatti, sono essenzialmente racconti tradizionali rilevanti per chi parla e per chi ascolta, caratteristiche che consentono di interpretare le narrazioni di molte culture come miti, di compararle e di sottoporle allo sguardo della storia delle religioni. Tuttavia, un'unica disciplina non basta a esaurire il fenomeno della narrativa tradizionale nel mondo antico poiché i miti sono un punto di intersezione culturale - un crocevia - in cui si incontrano la prassi e la riflessione religiosa, la semantica e l'immagine della storia, le forme di comunicazione e la vita quotidiana degli antichi.